Nome: Andrea Brandino Età: 28 anni Professione: Fotografo Sede attività: Roma
Chi sei e da dove vieni?
Sono Andrea, ho 28 anni e sono un messinese trapiantato a Roma. Vivo in questa città da quasi 5 anni. Mi sono innamorato di Roma a 16 anni, durante una gita scolastica. Probabilmente già allora decisi di venirci a vivere, poi il tempo e le circostanze hanno fatto il resto. L’elemento fondamentale è stato l’amore: per la città, per chi mi sta accanto, e per il mio lavoro.
Come è nata la tua passione per la fotografia e quando hai cominciato a scattare foto?
Ricordo di aver ricevuto la mia prima macchina fotografica come regalo della comunione, da allora ho cercato di coltivare questa passione e di farla crescere con me, ero un bambino che obbligava suo fratello minore a fargli da modello, e adesso lavoro stabilmente come fotografo. Si potrebbe parlare di una crescita continua, permanente, in cui i miei sforzi accademici e professionali si sono incanalati verso l’obiettivo di fare della mia passione un mestiere. Non penso si possa mai dire di essere arrivati ad un punto di massima consapevolezza e conoscenza, per questo credo che il mio spirito curioso vada saziato continuamente, con nuovi stimoli e nuovi obiettivi (anche imprevedibili). Non sono un fotografo tecnico, sono davvero una capra in matematica, ma cerco di creare un mio mondo, in nome dell’appagamento estetico.
Quali sono i soggetti che preferisci fotografare?
Lavorare come fotografo porta anche a doverti confrontare con situazioni poco stimolanti dal punto di vista artistico, fa parte del mestiere. Se dovessi scegliere un soggetto preferito da fotografare, probabilmente direi i luoghi, che sia una piazza assolata, o una strada nascosta nel cuore della Sicilia. Cerco di trasmettere sempre le mie sensazioni attraverso la foto che scatto in quel momento, magari ognuno poi finisce per costruirci dietro la propria storia, ma questo è proprio il bello della fotografia: crei una storia che tutti possono leggere e tutti possono scrivere.
Qual è lo scatto che preferisci di più?
Domanda difficile, non penso di avere uno scatto preferito, o forse ne ho più di uno! Da immigrato siciliano posso dire di amare le foto della mia terra, amo i suoi colori, i suoi contrasti netti, la sua varietà. Ogni anno, in estate, passo del tempo in Sicilia, ed ogni volta cerco di creare un bagaglio di immagini da portarmi dietro per i mesi a venire. Una sorta di lenitivo fotografico per curare la distanza. Le mie foto preferite potrebbero essere queste, una ragione meramente egoistica, che serve a soddisfare il mio bisogno di Terra Natale.
Quale fotocamera utilizzi e quali consigli daresti a chi vuole cominciare?
Uso una Nikon D800. Non sono un nikonista o un canoniasta, semplicemente costava meno al momento della scelta. Un consiglio per chi vuole iniziare: i corsi di fotografia lasciano il tempo che trovano, spesso si pagano fior di quattrini per imparare cose che, con un po’ di pazienza, si possono acquisire da soli. Fate fotografie, quando uscite il pomeriggio, a casa di amici o nella vostra cameretta. Per imparare la tecnica serve solo la pratica; per il buon gusto, beh… dipende!
C’è qualcosa che vorresti dire ai lettori di Siloud?
Cosa potrei dire ai lettori di Siloud? Siate voi stessi, puntate ad un obiettivo e non abbiate paura degli ostacoli. Avere un obiettivo vuol dire sforzarsi per raggiungerlo, altrimenti si chiamerebbe “regalo”. Io sono fortunato, faccio una cosa che amo e credo che l’impegno e gli sforzi, anche a distanza di anni, trovino una loro realizzazione.
Andrea Brandino per Siloud
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