A fine Ottobre ho avuto l’occasione di visitare uno dei borghi più belli d’Italia, Civita di Bagnoregio, in provincia di Viterbo. Probabilmente destinata a scomparire per via delle continue erosioni e frane del terreno sottostante, è denominata ‘la città che muore’.
Il borgo è raggiungibile unicamente da un ponte pedonale. Superato l’ingresso principale il silenzio e la meraviglia avvolgono subito il visitatore. La sensazione di malinconia, al pensiero che queste rocce instabili, modellate dalle acque dei torrenti e delle piogge, pian piano trascineranno a valle il borgo, è però molto forte.
Il momento riportato nel mio scatto mi ha trasmesso esattamente questa sensazione.
Le piante rampicanti che avvolgono le abitazioni del borgo sembrano riportare al richiamo della natura. Consapevole che prima o poi tutto questo non ci sarà più. Le persone in fondo sotto al portico, che sembrano lasciare il borgo, e le persiane chiuse emanano anch’esse una certa malinconia.
Visitandola nel periodo in cui l’ho fatto io si nota abbastanza, nonostante comunque una discreta quantità di turisti, la minima presenza di abitanti (dovrebbero essere all’incirca una decina quelli che continuano a risiederci). In altri periodi però, ad esempio quello natalizio, per via dei numerosi eventi, il borgo si riempie di persone provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero.
Consiglio vivamente la visita di questo piccolo ma bellissimo borgo, tranquillamente visitabile in una mezza giornata, affiancata magari ad una passeggiata a Viterbo, Orvieto o al Lago di Bolsena.
Vi lascio sotto alcuni dati sullo scatto:
- Sony Alpha 7 Mark II con obiettivo Sony FE28-70mm F3.5-5.6 OSS 1/160 sec a f/6.3 – ISO160
- Post produzione con Adobe Photoshop Lightroom.
Ringrazio gli amici di Siloud e i loro lettori per questa fantastica opportunità. Se volete, continuate a seguirmi su Instagram sul profilo @nencospic.
A presto!
Stefano Izzo for Siloud
Stefano Izzo è un disegnatore meccanico e vive a Prato, dove lavora presso uno studio tecnico. Nell’intervista che noi di Siloud gli abbiamo dedicato qualche tempo fa, Stefano ci ha descritto i suoi primi passi in questo campo.
Il suo lavoro non ha nulla a che fare con la fotografia, ma la sua passione verso questa “arte” lo porta continuamente ad imparare e sperimentare nuove tecniche.
Nonostante sia lui stesso a dire di essere alla ricerca di uno stile più personale, riteniamo che in realtà ne abbia uno già ben che definito che rende le sue foto uniche ed inconfondibili.
Instagram: @nencospic
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