Componenti: Gianmarco (voce), Marco (chitarra e voce), Stefano (chitarra) In arte: La Stazione Età: 23, 24 e 23 anni Città: Roma e Lamezia Terme Nazionalità: italiana Brani pubblicati: 3 Periodo di attività: dal 2016 Genere musicale: Pop Piattaforme: YouTube e Spotify
Ciao ragazzi, raccontateci un po’ più di voi: come nasce La Stazione?
La Stazione nasce dalla nostra esigenza di fare musica e metterla in giro. Avevamo questi pezzi scritti e volevamo condividerli con tutti. Alla base di tutto c’è questo: un’esigenza comunicativa e di condivisione.
In che modo vi siete avvicinati alla musica?
Sia per Marco che per Stefano l’iniziazione musicale è avvenuta con le prime scuole di musica durante le prime lezioni di chitarra, per quanto riguarda l’approccio pratico. Da ascoltatori, invece, sono cresciuti nella musica e negli ascolti di casa. Nel tempo Marco e Stefano hanno trasformato la loro esperienza in scrittura e composizione. Per quanto riguarda Gianmarco, ha sempre cantato da bambino. La scuola ha, più o meno, sostenuto questa sua inclinazione. Con gli anni ha cominciato ad ascoltare musica che poi canticchiava perennemente. Ascoltare qualche artista e cantarlo divennero la stessa cosa. La scrittura dei testi è arrivata più tardi invece.
Quando avete deciso di riunirvi in un gruppo?
Siamo sempre stati un gruppo. Siamo amici fin da bambini e siamo parte di un gruppo piuttosto allargato. Quindi è stata più un’operazione di selezione che ha portato alla nostra formazione, dovuta per lo più al fatto che noi tre avevamo davvero voglia di buttarci in questo progetto.
Che importanza ha per voi il fatto di essere un gruppo?
È estremamente importante per noi far parte di un progetto collettivo come il nostro. Ed è importante che a farne parte siano persone che si conoscono e stimano da anni. È uno dei motivi fondamentali per cui non abbiamo mai pensato ad allargare la formazione.
Che tipo di musica fate? Ci sono degli artisti da quali prendete qualche spunto?
Ci piace definire la nostra musica qualcosa tipo “pop cantautorale” per via dell’attenzione che mettiamo al testo. Il pop invece ci permette di essere più eterogenei possibile. Ascoltiamo, infatti, musica molto diversa fra di noi quindi per miscelare al meglio le nostre influenze il pop si presta perfettamente al lavoro. Ognuno di noi, inoltre, ha fin troppi artisti ai quali fa riferimento e che in un modo o nell’altro finiscono a far parte di quel che facciamo.
Come nasce un vostro brano e quali sono le tematiche che affrontate?
Le nostre canzoni partono quasi sempre dalle parole. Di solito sono per lo più poche strofe e mezzo ritornello scritti in un momento d’ispirazione su due accordi strimpellati. Da quel punto in poi parte il grosso della composizione con la musica e il lavoro di scrittura e riscrittura del testo. Fondamentalmente, le nostre canzoni sono la nostra visione del mondo in rima.
Come realizzate i vostri video e a chi affidate questa parte della produzione?
Per i nostri video ci affidiamo al lavoro di due ottimi registi coi quali collaboriamo: Ernesto Censori e Mario Vitale.
Qual è la vostra produzione fino ad ora?
Abbiamo all’attivo tre singoli. Stiamo lavorando ad altri, ma le canzoni che abbiamo già
composte o in fase di rifinitura sono un bel po’.
C’è un brano a cui siete più legati?
Probabilmente è “Termini” il nostro primo brano. Ovviamente siamo legati ad ogni pezzo
che scriviamo, ma “Termini” ci ha dato molte soddisfazioni fino ad adesso e gli dobbiamo
molto.
Il vostro canale YouTube ha per il momento due tracce. Dove è possibile trovare tutte le vostre produzioni?
Tutti i nostri singoli sono presenti su Spotify, Apple Music e tutte le altre piattaforme di streaming musicale. Per il futuro continueremo con la pubblicazione digitale accompagnata da videoclip.
Riuscireste a trovare, tra i vostri testi, una frase che rappresenta al 100% voi e la vostra musica?
Con tutta probabilità “innamorati del nostro lato migliore, intrappolati nel nostro lato peggiore” ci rappresenta moltissimo.
Quali sono i vostri progetti futuri?
Continuare con la nostra musica, suonarla in giro il più possibile e continuare a scrivere e comporre sono impegni che ci siamo prefissati tempo fa e che abbiamo intenzione di mantenere.
C’è qualcosa che vorreste dire ai nostri lettori?
Salutiamo i lettori di Siloud, grazie per essere arrivati fin qui. Continuate a seguirci e ci vediamo presto!
La Stazione for Siloud
Passa a trovare La Stazione sui loro social: - @lastazioneofficial (Instagram) - “La Stazione” (Facebook)