Nome: Nicolò Cognome: Ughetti Anni: 36 Città: Milano Nazionalità: Italiana Professione: Graphic designer – Content creator Sito web: www.nicoloughetti.com
Ciao Nicolò, ci racconti qualcosa in più su di te?
Ciao, sono nato e cresciuto a Sassuolo, in provincia di Modena. Mi sono trasferito a Milano quando avevo 20 anni, sono un graphic designer e content creator.
Come nasce il tuo amore verso il mondo della grafica?
Quando avevo 12 o 13 anni realizzavo piccoli booklet per cd e musicassette, a quel tempo ci si faceva le compilation in casa per passare la musica agli amici, e impiegavo più tempo a fare e personalizzare le grafiche delle copertine che a mettere insieme i brani musicali. Crescendo l’interesse per la grafica non ha fatto che aumentare, così ho cercato una scuola che consolidasse le basi che mi ero creato da autodidatta e mi permettesse di far diventare la mia passione il mio lavoro.
Milano è la capitale del mondo creativo, è un dato di fatto. L’avvicinamento a questa città è inevitabile per chi, come te, ha a che fare con questo mondo. Quando hai deciso di spostarti nella città lombarda e quanto ti stimola?
Da quando abito qui, ormai sono 16 anni, sono nati quartieri, musei, sono aumentate le iniziative e gli eventi, ci sono sempre angoli nuovi da scoprire, Milano è una metropoli in continua evoluzione ed è un centro creativo in cui è facile conoscere persone con cui condividere le proprie passioni.
Linee semplici ma pulite, colori puri ma decisi: questo è quello che percepiamo guardando i tuoi progetti. Come descriveresti il tuo stile? Che legame c’è con il mondo dei pattern?
Il mio stile è caratterizzato da linee pulite, forme nette e spigolose. Mi piace giocare con le geometrie, linee trasversali che dividono spazi, moduli ripetuti che creano dei pattern, giochi di luci e ombre.
Non mi piace incastrare il mio stile in una definizione precisa, il punto di partenza resta sempre abbastanza definito ma mi lascio ispirare dal momento, dalle emozioni e dai luoghi in cui mi trovo per far trasparire sempre nuove sfumature nei miei lavori.
Ad oggi lavori per George Sowden e Nathalie Du Pasquier, due personalità non da poco. Cosa stai imparando da questa esperienza?
Ho iniziato a lavorare per George e Nathalie nel 2011, era la mia terza esperienza lavorativa, mi hanno affidato il progetto “Sowden”, una linea di prodotti per la cucina, occupandomi della immagine coordinata, packaging, etichette, leaflet e tutto quello che concerne la parte grafica e promozionale della linea.
Ad oggi lavoriamo per vari clienti e in vari settori, dal design alla moda, tra questi HAY, Memphis, Uniqlo, Max Mara, Mutina, abbiamo collaborato anche ad una collezione di Valentino.
Per Nathalie mi occupo di impaginazione di piccoli libri d’arte, inviti, cataloghi e vari materiali grafici.
George e Nathalie sono due persone con una storia incredibile, con un gusto che caratterizza ogni loro lavoro, sono stato molto fortunato ad incontrarli e da loro ho imparato tanto, credo che la cosa più bella che mi abbiano insegnato è il pensare fuori dagli schemi.
Il tuo lavoro ha a che fare con il design, il tuo profilo Instagram è molto più vicino alla fotografia. È un cambio di ‘stile’ oppure c’è qualcosa che accomuna il tuo lavoro con il tuo progetto social?
Il mio profilo Instagram è il risultato delle mie passioni: grafica, architettura, fotografia e pattern. La maggior parte delle mie foto sono grafiche ottenute da particolari o dettagli di architetture che vedo in giro per Milano o altre città, fotografo quello che mi piace e lo elaboro secondo il mio gusto e il mio stile personale.
Instagram è il mio social network preferito, oltre all’aspetto creativo mi permette di entrare in contatto con persone e agenzie di tutto il mondo, le aziende hanno iniziato a investire molto sui social network per allacciare rapporti e far nascere collaborazioni, ho ricevuto proposte lavorative molto interessanti grazie alla mia presenza su Instagram.
Abbiamo visto che ti sei occupato di progetti per molti brand e siamo curiosi di capire come prendono forma. In che modo riesci a sviluppare un’idea che rispecchi alla meglio l’identità di un certo cliente?
Una cosa che ho imparato col tempo e con l’esperienza è che la comunicazione con il cliente è la chiave per portare a termine un buon lavoro. Che sia un cliente dello studio o un cliente che mi contatta tramite i social, è necessario che tra noi ci sia un dialogo, che io possa capire le esigenze del cliente in modo da potergli creare un prodotto su misura, nuovo e mai banale. Attraverso un dialogo sincero il cliente capisce che può fidarsi di me, che il nostro obbiettivo è comune, e può lasciarmi lo spazio creativo necessario per permettermi di dargli la risposta perfetta alle sue necessità.
C’è un’esperienza lavorativa che ti ha lasciato il segno?
Ho lavorato due anni e mezzo in Cheil per Samsung, un mondo completamente diverso rispetto a quello a cui ero abituato. Lì ho imparato a confrontarmi con varie figure lavorative, a rispettare tempistiche strette e sono riuscito a creare materiali grafici con richieste molto precise mantenendo comunque il mio stile, questo mi ha dato forza e fiducia in me stesso. È stata una esperienza che ha profondamente cambiato lo sguardo con cui io stesso giudicavo i miei lavori.
Hai dei progetti per il futuro?
Mi piacerebbe creare qualcosa di mio, ho un paio di idee che vorrei sviluppare legate ai pattern.
C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?
Sì: siate curiosi, viaggiate, guardatevi intorno ad occhi spalancati, la realtà è la migliore fonte di ispirazione possibile.
Nicolò Ughetti for Siloud
Link: www.nicoloughetti.com Instagram: @nicoloughetti