InTheBook: Fiesolana 2b, Cristina Tedde & Alessia Dulbecco

A Firenze, poco lontano dal Duomo, c’è un luogo importante per le donne e non solo. Due ampie stanze arredate con divanetti, poltrone, tavolini. Lungo le paretiFiesolana 1 manifesti storici, grafiche più moderne e soprattutto scaffali pieni di libri.

Siamo in via Fiesolana, al civico 2b. Qui, nel 1980, la Cooperativa delle Donne aveva fondato la Libreria Femminista: un luogo di attivismo politico e di pratica culturale, uno spazio condiviso, un ambiente di ritrovo per tutte le donne della città. Firenze ha rischiato di perdere questo luogo, che nella prima decade degli anni Duemila ha cominciato a vivere alcuni momenti di difficoltà.

Fiesolana 2Oggi, la Libreria delle Donne ha cambiato forma e nome – si chiama infatti Biblioteca Femminista – ma continua ad esserci grazie all’impegno dell’Associazione Fiesolana 2b che ha insistito e lavorato sodo per continuare il percorso segnato dalla Ex Libreria delle Donne nei suoi quasi 40 anni di attività

Abbiamo incontrato Carla Fronteddu, presidente di Fiesolana 2b, per conoscere più da vicino questa nuova realtà.

Quando nasce la Biblioteca Femminista?

La Biblioteca Femminista è un progetto dell’associazione Fiesolana 2b ed è stata inaugurata il 28 ottobre 2018.

Pochi mesi prima, in seguito alla chiusura della Libreria delle Donne, l’associazione aveva deciso di continuare a mantenere vivi i locali che per quasi quarant’anni avevano ospitato la storica libreria. Dopo aver messo a punto un calendario di presentazioni, workshop e laboratori, il passo ulteriore è stato costituire una biblioteca femminista. L’idea era quella di conservare il patrimonio di saperi e cultura delle donne sapientemente acquisito dalla vecchia libreria delle donne, ma anche raccogliere nuovi libri, riviste e materiali che permettano di diffondere la cultura femminista con le sue diversità e i suoi contributi.

Che tipo di risposta c’è stata da parte della cittadinanza?

Il giorno dell’inaugurazione fuori dall’ingresso della biblioteca c’era una fila lunghissima, che abbiamo interpretato come il segno che la città non volesse veder sparire uno luogo simbolico, uno spazio di elaborazione politica, di confronto e di elaborazione di cultura.

Attraverso quali strumenti avete implementato la vostra raccolta di libri, magazine e materiali?

Ci siamo mosse attraverso un crowdfunding (#ripartiamodailibri) a cui sono seguite numerose e generose donazioni. Oggi, ad un anno dalla nascita, la Biblioteca può contare su quasi 900 volumi.

Fiesolana 2

La Biblioteca ha compiuto un anno pochi mesi fa: quali sono gli obiettivi futuri?

L’obiettivo per il futuro è riuscire a incrementare il patrimonio, aggiornare il sistema di catalogazione e sviluppare progetti che riescano a valorizzarlo.

Oltre a questo intendiamo continuare con l’esperienza delle tavole rotonde (momenti di approfondimento e discussione su tematiche d’attualità); continuare a offrire presentazioni e laboratori per sviluppare l’autodeterminazione e la consapevolezza e corsi di scrittura e lettura come cura del sé.

Cristina Tedde & Alessia Dulbecco for Siloud


Cristina TeddeLaureata in Scienze Politiche e specializzata in Storia e Giornalismo, Cristina Tedde ha ammesso di scrivere per necessità. Ha iniziato parlando di politica sulla Nazione e solo poi si è dedicata a cultura, arte, moda e spettacolo.

Oggi vive e lavora a Firenze dove prende parte a numerosi progetti. Tra i più consolidati ci sono le riviste Elitism e Scimparellomagazine. Scrive per Siloud di argomenti sempre attuali e delicati, riuscendo a fornire ai lettori un punto di vista innovativo.

Instagram: @cri.ted

Cerca “Cristina Tedde” su http://www.siloud.com per leggere l’intervista di Cristina e per vedere tutti gli articoli in collaborazione con lei!



Alessia Dulbecco

Alessia Dulbecco, pedagogista e counsellor per adulti e bambini, scrive per Contronarrazioni e affronta con estrema serietà le tematiche di genere per i quali oggi la società sembra non essere ancora pronta. Ama raccontare, un po’ meno raccontarsi.

Crede che nella sua professione conti molto il “cosa” e il “come”: è importante cosa si dice – la qualità dei contenuti – ma anche come vengono veicolati. Le piace comunicare sui social perché si raggiungono molte persone, anche quelle che direttamente non sarebbe facile coinvolgere.

Instagram: @alessiadulbecco
Link: www.frammentidiundiscorsopedagogico.wordpress.com

Cerca “Alessai Dulbecco” su http://www.siloud.com per leggere l’intervista di Alessia e per vedere tutti gli articoli in collaborazione con lei!

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