Yosh Whale è un progetto musicale nato nel 2017. Quattro componenti co background molto diversi, sono riusciti a creare un perfetto meltin pot tra sonorità rock, R&B e Soul. Dopo l’apprezzamento ricevuto dal loro EP d’esordio, sono da poco ritornati con un nuovo singolo intitolato “Nilo“. un viaggio sensoriale di ricerca attraverso gli oggetti che ci circondano nella quotidianità ed elementi naturali.
Band: Yosh Whale Componenti: Vincenzo Liguori, Ludovico Marino, Andrea Secondulfo, Sam De Rosa Età: 24-25 Città: Salerno, Napoli Nazionalità: Italiana Brani pubblicati: Nilo, Primo Scirocco, Profonde, Ciclope Album pubblicati: YAWN Periodo di attività: dal 2017 Genere musicale: Rock, Indie, Elettronica, New Soul Piattaforme: YouTube, Spotify, Apple Music, Deezer, Amazon Music, TIDAL, ecc.
Chi è Yosh Whale?
Yosh Whale è un progetto musicale nato nel 2017. È formato da Andrea Secondulfo (elettronica), Vincenzo Liguori (voce, tastiere), Samuele De Rosa (batteria) e Ludovico Marino (chitarra). Siamo tutti classe ’95. Siamo attualmente studenti, tra conservatorio e università. Samuele è della provincia di Napoli, mentre Andrea, Ludovico e Vincenzo sono del salernitano. Siamo prima di tutto amici, il caso ha voluto che condividessimo questa passione.
Qual è il significato del vostro nome d’arte e in che modo vi rappresenta?
Quando è nato il progetto pensavamo a un nome che rispecchiasse un carattere rituale. Abbiamo pensato alla frase “Io Silenzio Balena”, dalla quale è nato, per puro gioco fonico, il nome YO(Io) SH(esclamazione per indurre silenzio “Shhh!”) WHALE (balena).
Quattro anime musicali completamente diverse che si uniscono per creare sensazioni tutte nuove: come vi siete conosciuti e come nasce Yosh Whale?
Il progetto nasce come un duo nel 2017 tra Andrea e Vincenzo, amici fin dalla più tenera infanzia, i quali sono cresciuti con gli stessi interessi e gli stessi ascolti musicali. Poco dopo si sono uniti Ludovico e Samuele, anche loro amici tra i banchi del conservatorio.
Ognuno di voi ha un background musicale molto diverso da quello degli altri e questo è sicuramente uno degli elementi che vi rende unici. Quali sono i vostri rispettivi riferimenti e gusti musicali?
Condividiamo tutti una grande eterogeneità di ascolti musicali, anche se i rispettivi background sono diversi. Andrea ha una grande passione per gli ascolti elettronici, spaziando dall’ambient alla Brian Eno a sonorità più oscure. Vincenzo ha grande apprezzamento per la black music e il new soul. Samuele viene da un background di hardcore, rock e progressive che sono sfociati nel jazz. Ludovico ha iniziato a suonare la chitarra grazie ai Red Hot Chili Peppers e ha continuato ad approfondire i suoi ascolti, spaziando dal folk rock al new soul, costellato da ascolti elettronici.
Vi siete dati un’ottima definizione: “un meltin pot tra sonorità rock, R&B e Soul”. Noi, in più, nei vostri brani abbiamo colto anche dell’elettronica. Quali sono i caratteri principali della vostra musica?
La nostra musica è l’unione di tutte le nostre esperienze, è un processo estremo di condivisione delle nostre influenze musicali. Nella parte creativa si articola un grande flusso di coscienza, dovuto alla predisposizione per suonare insieme da parte di tutti noi. La lirica esprime una condivisione di emozioni e sentimenti molto spesso contrastanti che si nascondono nelle relazioni interpersonale e nel mondo reale, che però lentamente si trasforma nella sua stessa immagine distorta.
Nel 2017 avete esordito con “YAWN”. Come primo progetto, tra l’altro autoprodotto, avete fatto molto più di un ottimo lavoro. Cosa potete dirci della produzione di questo EP e, a distanza di tempo, in cosa vi sentite migliorati?
“YAWN” è stato una necessità espressiva, senza alcun obiettivo di sorta: un lavoro fatto unicamente dalla musica e per la musica. È stato pubblicato in maniera totalmente autonoma e il suo apprezzamento è stato inaspettato. È proprio grazie a questo EP che siamo potuti crescere e abbiamo avuto la possibilità di suonare tanto in giro per tutta l’Italia.
In questi ultimi due anni abbiamo vissuto tanto insieme, siamo migliorati nella comprensione gli uni degli altri all’interno band e abbiamo imparato, infine, ad apprezzare idee altrui, come quelle di un produttore, che ci potessero mettere in discussione.
Da poco è uscito il vostro nuovo singolo “Nilo”, un viaggio sensoriale di ricerca attraverso gli oggetti che ci circondano nella quotidianità ed elementi naturali. Si è avvertita molto la vostra tendenza nel mescolare umori e sensazioni molto diverse. Come nasce questo singolo?
L’idea della musica e del testo sono nate insieme dalle mani di Vincenzo, che inizialmente non era convinto dell’importanza del brano. Facendola ascoltare al resto del gruppo si è però percepita la potenzialità, così è stato sviluppato un primo provino. Successivamente, per poter mettere in discussione le nostre visioni e migliorare quello che era stato fatto, abbiamo contattato Massimo De Vita (Blindur), che ci ha fatto da produttore artistico.
C’è una cosa che accomuna le vostre produzioni: la lingua italiana. La vostra è una scelta con un preciso motivo alle spalle, giusto?
È una semplice esigenza espressiva, poi è così bella! Ci sono anche altri elementi che accomunano tutta le produzioni online: certamente il tipo di vocalità e il sound elettronico, che esprime immaginari che oscillano tra visioni contrastanti.
È da un po’ che non rilasciate un progetto completo, immaginiamo che stiate lavorando ad un album! Che progetti avete per il futuro?
Siamo in continua evoluzione, in cantiere abbiamo tante cose su cui stiamo lavorando con molta attenzione e dedizione.
C’è qualcosa che vorreste dire ai nostri lettori?
Ci piacerebbe che le persone possano rispecchiarsi nella nostra musica, senza necessariamente trovarne un significato preciso, né musicale né testuale. Speriamo che i brani possano evocare soggettivamente sensazioni ed emozioni ogni volta diverse.
Yosh Whale for Siloud
Credits: Foresta Promotion