Nel 2018 Carlotta si trasferisce a Milano e decide di specializzarsi in Urban Music Production. Questa fase della vita le permette di aprire numerose porte nel mondo della musica. Nel 2019, poi, nasce l’idea di Marla. RnB, Hip Hop, New Soul, cantautorato, queste le sonorità che si distinguono nella sua musica. Uno stile difficile da definire ma estremamente orecchiabile. Oggi si presenta con i tre singoli che ha pubblicato a giugno, l’ultimo il 26 giugno scorso. Scoprite di più leggendo l’intervista!
Nome: Carlotta Cognome: Masetti In arte: Marla Città: Pesaro Nazionalità: Italiana Brani pubblicati: Ambra, Luci Spente, Sottovoce Periodo di attività: 2019 Genere musicale: un mix di r’n’b, nu-soul, rap, pop e cantautorato Piattaforme: Spotify, YouTube, Apple Music e altre

Marla, parlaci di te!
Ciao! Mi chiamo Carlotta e vengo da Pesaro. Vivo a Milano e mi sto specializzando nella Urban Music Production e nella Produzione Audio. Mi divido tra musica, accademia e lavoro. Vivo un’eterna indecisione tra pizza e gelato e solitamente, per non sbagliare, prendo entrambe.
Da piccola ti appassioni alla musica e crescendo decidi di farne la tua vita. Quando hai capito che la musica significasse tanto per te?
La mia non è una famiglia di appassionati di musica mentre io in qualche modo ho sempre cercato di avvicinarmi a questo mondo. Ho iniziato a frequentare la scena Hip-hop della mia città verso i 17/18 anni. Passavo le giornate chiusa negli stanzini di amici, dove facevamo girare i primi dischi e dove mi sono innamorata dei campionatori.
Ho comprato un MPC2000XL e insieme a due amiche abbiamo preso il nostro primo stanzino. Lì dentro ho passato le giornate e le nottate più belle della mia vita, hai presente quando ti senti nel posto giusto al momento giusto?
Nel 2018 ti trasferisci a Milano e decidi di specializzarti in Urban Music Production. Questa fase della vita ti permette di aprire numerose porte nel mondo della musica. Quanto ti ha influenzata questa città?
Milano mi ha influenzata davvero tanto. Vengo da una provincia dove è molto solida la scena underground fatta di stanzini nei garage e sonorità crude. Tutto bellissimo eh, mi ha dato la possibilità di farmi le ossa e di costruirmi una personalità solida però, artisticamente parlando, nessuna città mi ha dato tanto come Milano. Quando mi sono trasferita qui ho iniziato a cercare nuove sonorità, lasciandomi alle spalle certe chiusure mentali che mi limitavano molto.
Nel 2019 nasce l’idea di Marla. Raccontaci questo progetto!
MARLA è nata senza neanche rendersene conto anzi, penso sia “sbocciata” più che nata. Mi sono trasferita a Milano per studiare Urban Music Production in SAE Institute Milano e l’unica cosa che volevo fare era musica, musica, musica.
È quello che ho fatto. Sono arrivata al punto di avere parecchia musica tra le mani e mi è arrivata una proposta di collaborazione da persone che stimo. Abbiamo ripreso i brani che avevo ed eccoci qui. Nulla di troppo studiato, è successo tutto molto naturalmente.
RnB, Hip Hop, New Soul, cantautorato, queste le sonorità che si distinguono in Marla. Uno stile difficile da definire ma estremamente orecchiabile. Quali sono gli artisti a cui ti ispiri?
Grazie mille! Avendo tante reference di genere puoi immaginare il numero di artisti ai quali mi ispiro. Mi piace ascoltare davvero tanta musica, passo volentieri dal rap, all’r’n’b, al nu-soul, alla bass music. Seguo molto la scena UK e per il momento, una delle mie artiste preferite è IAMDDB, anche lei sfiora parecchie sonorità diverse ma la sua voce fa da filo conduttore.
“Ambra” è il primo pezzo pubblicato il 5 giugno. Cosa c’è dietro questo brano?
Ambra è un brano nato in quarantena, dal bisogno di spronarmi e di ricordarmi che non mi devo mai dimenticare chi sono. Durante il lockdown ho avuto momenti di sconforto, come immagino tanti di voi. In questo pezzo mi spingo a credere in me stessa ed è per me diventato un mantra. Ricordatevi sempre quanto valete e tenete il focus sui vostri obiettivi!
Il 12 giugno, invece, c’è stato il secondo episodio, “Luci Spente”, diverso dal precedente ma con un filo conduttore evidente. Cosa racconta il pezzo?
Luci Spente è il primo brano nato durante la quarantena. Mi sono ritrovata spesso a confrontarmi con me stessa e a scontrarmi con vari pensieri. Sono un’inguaribile romantica e durante il lockdown questo aspetto del mio carattere non è cambiato, anzi! Il filo conduttore sta sicuramente nelle produzioni, Elia aka MPI RIP nell’ultimo periodo ha dato veramente il suo meglio. Ha tirato fuori un suono che stavamo ricercando ormai da un po’ e mi ha spronata a fare qualcosa di nuovo. Ne avevo davvero bisogno.
Infine, il 26 giugno abbiamo potuto ascoltare “Sottovoce”: musica dolce, voce decisa, sound riconoscibile. Come è nato questo terzo episodio?
Sottovoce chiude le tre uscite di questo periodo ed è la traccia che preferisco. Mi rappresenta molto, spesso tendo a chiudermi in me stessa e ad evitare di raccontarmi e di raccontare cosa mi frulla nella testa. Nelle canzoni tendo sempre a dire qualcosa di più e in sottovoce sottolineo questo aspetto del mio carattere.
Comincia a delinearsi un progetto più grande e ambizioso: quali sono i tuoi progetti?
I progetti sono tanti, considera che prima del lockdown stavamo lavorando a tanta musica. Con la quarantena abbiamo dovuto bloccare i lavori e passare ad altro, quindi quella che avete sentito finora è tutta musica nata nell’ultimo periodo, in cameretta. Quello che posso dire è che stiamo lavorando a tanti progetti abbastanza diversi da loro, mi piace mischiare sonorità e riscoprirmi sempre la stessa. Abbiamo anche qualche feat in uscita!
C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?
Beh, grazie per il vostro tempo e per la vostra attenzione! Non vedo l’ora di farvi sentire cose nuove!
Marla for Siloud
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