InTheMusic: Aliperti, interview

Daniele Aliperti è un ragazzo di venti anni che vive a Lucca e che è in fissa con la musica fin da bambino. Aliperti è il suo nome d’arte ma anche il suo cognome, per cui lo rappresenta nel modo più nudo e sincero possibile. La sua musica è pensata un po’ come un insieme di album fotografici di emozioni. Le sue canzoni vogliono condividere delle sensazioni appartenenti alla quotidianità mediante una sequenza di fotografie che cerca di scattare con le parole e la musica. “Fard”, il suo singolo d’esordio, fotografa il desiderio mentre prende il posto di un silenzio immobile, quello che segue il litigio di due innamorati.

Nome: Daniele
Cognome: Aliperti
In arte: Aliperti
Età: 20
Città: Lucca
Nazionalità: Italiano
Brani pubblicati: Fard
Periodo di attività: dal 2020
Genere musicale: Indie
Piattaforme: Spotify, YouTube, Apple Music, Tim Music, Amazon Music, Tidal

Chi c’è dietro Aliperti?

Dietro Aliperti c’è Daniele Aliperti, un ragazzo di venti anni che vive a Lucca e che è in fissa con la musica fin da bambino. La musica che scrivo infatti definisce molti aspetti della mia personalità.

Oltre a occuparmi di questo settore, sono uno studente universitario, da un anno mi sono iscritto alla facoltà di Economia a Pisa.

Il tuo nome d’arte è in realtà già una cosa che ti appartiene: perché la scelta del tuo cognome per rappresentarti in ambito artistico?

Questa scelta è è stata abbastanza spontanea, condividere la mia musica significa condividere le mie emozioni e la mia immaginazione. “Aliperti” è il nome che mi poteva rappresentare nel modo più nudo e sincero.

Hai incontrato la musica da bambino prendendo lezioni di pianoforte e durante l’adolescenza poi ti sei appassionato alla composizione. Cosa ti lega alla musica e in che modo si è evoluto negli anni il tuo rapporto con essa?

Quello che mi lega alla musica è la sua capacità di enfatizzare le emozioni.

Già da bambino avevo intuito che questo avrebbe potuto avere un effetto ancora più profondo se da ascoltatore fossi stato in grado di parlare di me passando attraverso la mia voce, i miei accordi e le mie parole. Con il passare degli anni questo è diventato il centro delle mie aspirazioni.

I tuoi riferimenti artistici appartengono principalmente al mondo indie?

Attualmente sì, anche se ho passato fasi alterne per quanto riguarda gli ascolti. Ho iniziato appassionandomi al rock e in particolare all’indie rock nell’adolescenza, ma crescendo ho sentito la necessità di approfondire il resto della storia della musica, soffermandomi su vari generi.

Oggi oltre all’indie cerco di mantenermi aggiornato sulle novità musicali senza disdegnare alcuno stile.

Hai dato una bellissima definizione alla musica in generale: “La musica e la composizione sono un’ottima cura per i momenti peggiori e una perfetta compagna nei momenti euforici, entrambi fonte di ispirazione per le mie canzoni”. Come definiresti, invece, la tua musica?

La mia musica è pensata un po’ come un insieme di album fotografici di emozioni. Le mie canzoni vogliono condividere delle sensazioni appartenenti alla quotidianità mediante una sequenza di fotografie che cerco di scattare con le parole e la musica.

Sei ufficialmente ai tuoi esordi, ma il fare musica non è una cosa che accade all’improvviso. Ci descriveresti il tuo percorso nella musica con riferimento, in particolare, agli sviluppi delle tue produzioni?

Ho iniziato a prendere sul serio la composizione a quindici anni. Avevo una band e ho iniziato così a scrivere le prime canzoni. Dopo quell’esperienza ho continuato ad alimentare questo approccio creativo cercando di far sentire la mia musica a diverse persone, finché non sono entrato in contatto con la mia etichetta discografica: Formica Dischi.

Hai un sound ben definito e ben delineato. Come hai lavorato per trovare queste sonorità e quanto ti rappresentano?

Per trovare un’identità musicale ho dovuto sperimentare molto, passando da diversi generi. L’indie ora è sicuramente il genere che più mi rappresenta, ma nonostante questo non abbandonerò mai la sperimentazione in fase creativa, non amo le targetizzazioni.

“Fard” è il tuo singolo d’esordio che fotografa il desiderio mentre prende il posto di un silenzio immobile, quello che segue il litigio di due innamorati. Come nasce questo brano?

Nasce grazie all’ispirazione data da un’immagine della quotidianità che ho voluto condividere.

Essendo agli esordi, avrai in progetto l’uscita di nuovi singoli. Quali sono i tuoi piani per il futuro?

I prossimi passi saranno cercare di far conoscere la mia musica con l’obiettivo di portarla al più presto sul maggior numero di palchi possibile.

C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?

Vorrei ringraziarli per aver letto questa intervista e invitarli ad ascoltare il mio singolo “Fard“.

Aliperti for Siloud

Instagram: @aliperti___
Facebook: @Danielelprt

Credits: Formica Dischi

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