InTheMusic: Francesco Arpino

Francesco Arpino ha un lungo percorso musicale, basta pensare che era attivo già prima del 2000 con gli OffSside e poi con i B-nice. Dopo le esperienze con le due band, ha deciso di dedicarti alle attività di arrangiatore, produttore di studio e compositore. Le sue produzioni vanno nel verso pop-cantautorale e “Canzoni per alieni” è il singolo che apre il 2020, che segna il suo ritorno e che, tra l’altro, anticipa anche l’uscita dell’album. Leggete l’intervista per scoprire il futuro di Francesco Arpino come cantautore.

Nome: Francesco 
Cognome: Arpino 
In arte: ex Offside 
Età: 20 (età aliena)
Città: Roma/Genova 
Nazionalità: Italiana 
Brani pubblicati: 2 singoli con gli Offside e 1 singolo con il gruppo B-Nice
Album pubblicati: come artista 1 con gli Offside. Come produttore e arrangiatore: The Niro feat. Gary Lucas, The complete Jeff Buckley and Gary Lucas Songbook, Nessuno poteva non sapere (singolo di Alessandro Haber con Giuliano Sangiorgi, Giusy Ferreri, Alessio Bonomo, Beppe Servillo, Enzo Gragnaniello), Ai confini di un’era di Alessio Bonomo, e altri.
Periodo di attività: dal 1996 al 2006 come artista, dal 2006 ad oggi come produttore 
Genere musicale: Brit Pop 
Piattaforme: YouTube, Spotify, Apple Music, Deezer, Amazon Music, ecc.

Chi è Francesco Arpino?

Sono un cantautore, produttore e musicista. Sono nato a Roma ma ho vissuto tutta la mia infanzia a Genova, città che mi appartiene e che amo moltissimo. Mia sorella vive tuttora lì e ci torno spesso!

Vivo a Roma, dove qualche anno fa ho aperto il mio studio di registrazione, il “Rock me Amadeus”: qui lavoro e produco i dischi miei e di molti artisti Italiani e internazionali.

Hai un lungo percorso musicale, basta pensare che eri attivo già prima del 2000 con gli OffSide e poi con i B-nice. Ci racconteresti tutto il tuo passato nella musica, a partire dai tuoi inizi?

Ho iniziato a scrivere canzoni a 15 anni, e da lì non mi sono più fermato. Compongo e suono il pianoforte e la chitarra anche se non ho mai studiato musica; ho rubato molto con gli occhi, la mente e il cuore, sono stato vicino a molti musicisti e produttori nella mia esperienza in Inghilterra dove ho vissuto per quasi 2 anni, lì dove tutto ebbe inizio. Nel 2001 ho formato il mio primo gruppo, gli Offside, e abbiamo firmato un contratto con Rolando D’angeli e la Warner Records. Nel settembre 2001 eravamo usciti con un primo singolo, “Singing in the Classroom”, che andò in tutte le radio, era partito benissimo ma poi ci furono gli attentati dell’11 settembre, e per un po’ il mondo ebbe altro a cui pensare.

Nel 2002 partecipammo al Festival di Sanremo tra le Nuove proposte con il brano “Quando una ragazza c’è” che anticipava l’uscita del disco “Tra le cose che ho di te” (pubblicato poi l’8 marzo 2002) che ebbe un bel risultato di vendite e di consensi.

Nel 2005 dopo il periodo Offside avevo formato un altro gruppo, i B-Nice e abbiamo pubblicato un nuovo singolo, “Panico”. Il brano era accompagnato da un video molto particolare girato a Cinecittà e nel negozio Profondo Rosso con la regia di Luigi Cozzi, l’aiuto regista di Dario Argento.

Dopo le tue esperienze con le due band, hai deciso di dedicarti alle attività di arrangiatore, produttore di studio e compositore. Come mai questa scelta?

Non è stata una vera è propria scelta: ho iniziato a produrre e, come si dice, l’appetito vien mangiando! Vedevo che mi chiamavano e mi cercavano per tante produzioni e alla fine sono stato quasi travolto, ma è una cosa che mi piace moltissimo!

Le tue produzioni vanno nel verso pop-cantautorale, ma immaginiamo che le tue influenze vadano anche oltre questi due ‘filoni’. Che musica ascolti solitamente e quali sono gli artisti che ti influenzano di più?

Sono cresciuto con il Brit Pop, il rock e i cantautori inglesi. Elton John, John Lennon, David Bowie, The Police, i Queen, e altri, però ascolto anche musica classica e musica italiana.

Come anticipato, puoi vantare una lunga carriera nel mondo della musica, prima con le band, poi come produttore/compositore e ad oggi anche come solista. Come si è evoluto negli anni il tuo modo di fare musica e, di conseguenza, il tuo modo di fare musica?  

Le cose sono cambiate nel corso del tempo. All’inizio con la mia prima band, gli Offside, la scrittura era davvero molto istintiva e semplice: semplicità e naturalezza per me sono importanti, e ho cercato di mantenerle. Poi, con il passare del tempo e dell’esperienza, sono diventato più attento alle sonorità e grazie alla produzione mi sono appassionato al vintage, e alla continua ricerca di un sound sempre più personale. Non mi piace molto seguire le mode, come dico anche nel testo di “Canzoni per alieni”.

Stando alle tue pubblicazioni su Spotify, il tuo ultimo singolo da solista risale al 2010. Come mai tanti anni di pausa e cosa ti ha spinto a ricominciare?

In realtà non ho mai smesso di scrivere canzoni. La grande passione per la produzione mi aveva preso molto e negli anni ho curato molte produzioni italiane e internazionali. Diciamo che è stato tutto un processo naturale sia passare dall’artista alla produzione che il contrario. Ultimamente passavo giornate intere a scrivere. Poi l’anno scorso mi è rivenuta voglia di rimettermi in gioco ed eccomi qui!

“Canzoni per alieni” è il singolo che apre il tuo 2020, che segna il tuo ritorno e che, tra l’altro, anticipa anche l’uscita del tuo album. Il brano è un manifesto della nuova direzione di produzione cantautorale di Francesco Arpino. Come nasce questo brano e in che modo anticipa l’album?

Ho scritto “Canzoni per alieni” l’estate scorsa mente stavo per andare al mare. Mi è venuta di getto, avevo il ritornello che girava in testa da un po’. È una sorta di manifesto del mio pensiero e di me! “Mi affido all’universo e cerco di trovare sempre una soluzione ai problemi”. “Canzoni per alieni” anticipa il disco in uscita nell’autunno 2020. 

Fino ad oggi hai collaborato con moltissimi artisti, nell’album “Canzoni per alieni” ti si è affiancato anche Chris Thomas, che è stato al fianco di grandi nomi della musica (The Beatles, Pink Floyd, Elton John). Cosa hai appreso da così tante personalità e in che modo stai portando questa esperienza nelle tue nuove produzioni?

Chris Thomas ha prodotto un brano che sarà il singolo di lancio del disco in uscita a ottobre 2020 e mi ha dato preziosissimi consigli sul progetto. Chris è davvero una persona speciale con una sensibilità fuori dal comune ed è un onore e una fortuna poter lavorare con lui, che è stato il produttore dei miei punti di riferimento musicali con cui sono cresciuto. Non si finisce mai di imparare ma soprattutto “less is more””.

L’album è sicuramente il tuo obiettivo a breve termine. Quali sono, invece, i tuoi progetti a lungo termine? 

Progetti a lungo termine: suonare, scrivere e poter fare musica per tanto tempo!

C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?

Sì! Grazie per la bellissima intervista! Siate positivi che le cose presto torneranno a sorriderci e venite ai miei live, vi aspetto in giro prossimamente!

Francesco Arpino for Siloud

Facebook: @francescoarpinofficial
Instagram: @francescoarpino

Credits: Safe&Sound, Chiara Giorgi

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