InTheMusic: Voodoo Kid, interview

Oggi studia Commercial and Popular Music alla University di Westminster ma il suo percorso nella musica è più lungo e parte da lontano: Voodoo Kid è una cantautrice, una producer e un’autrice che rappresenta perfettamente la nuova generazione, quella che gioca con la sua identità liquida e il proprio vissuto. La sua esperienza con i Red Lines le ha permesso, già nel 2017, di farsi notare da numerose testate e vieneannoverata tra le migliori realtà emergenti. È riuscita a catturare l’attenzione dei big della scena urban e rap come Mecna che l’ha prima scelta per il feat corale di “Nervland” e che di recente si è occupato dell’aspetto grafico del progetto. Oggi è tornata con “Domino”, un pezzo dove sonorità latine e atmosfere dark si sposano perfettamente.

Nome: Marianna
Cognome: Pluda
In arte: Voodoo Kid
Età: 25
Città: Milano
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: Domino, Tempi Alterni, Come Quando Fuori Piove
Album pubblicati: Presto vediamo
Periodo di attività: con questo progetto, dal 2019
Genere musicale: Urban
Piattaforme: Spotify, Apple Music, ecc.

Oggi studi Commercial and Popular Music alla University di Westminster ma sicuramente il tuo percorso nella musica è più lungo e parte da lontano. Com’è nato questo amore?

Ieri studiavo Commercial Popular Music, se per ieri intendiamo che ho concluso gli studi nel 2018. Ho iniziato a suonare la chitarra in prima superiore, poi ho integrato con lo studio del canto, abbinandolo al pianoforte, e man mano la curiosità mi ha spinto alla ricerca di altro, sempre qualcosa in più.

Voodoo Kid è una cantautrice, una producer e un’autrice che rappresenta perfettamente la nuova generazione, quella che gioca con la sua identità liquida e il proprio vissuto. Quando Marianna ha lasciato il posto a Voodoo Kid?

Voodoo Kid c’è sempre stato, aspettava solo il momento giusto per esprimersi. Il nome viene da Voodoo Child, un pezzo di Jimi Hendrix del quale sono fan da sempre.

Hai uno stile che varia tra l’R&B, l’Urban e il Pop. Ti senti particolarmente vicina a qualcuna di queste correnti musicali?

Tutte. La musica ormai non ha più genere, relegarla ed etichettarla non ha mai avuto senso per me. Se penso alla mia libreria musicale credo sia così vasta a livello di “genre” che si potrebbe immaginare una scala cromatica che passa tutti i colori, dal bianco fino al nero.

La tua esperienza con i Red Lines ti ha permesso, già nel 2017, di farti notare da numerose testate e vieni annoverata tra le migliori realtà emergenti. Quanto questo momento è stato significativo per la tua carriera musicale?

Far parte di una band (che poi era un duo, ma in live si suonava in quattro) mi ha fatto capire quanto sia importante il lavoro di squadra. Oggi il mio progetto può sembrare solo, certo, il volto rappresentativo è il mio e le idee nascono dalla mia testa, ma tutto il lavoro che sta tra il concepimento e la nascita è seguito da un team. Siamo una squadra, lavoriamo come tale. 

Sei riuscita a catturare l’attenzione dei big della scena urban e rap come Mecna che ti ha prima scelta per il feat corale di “Nervland” e che di recente si è occupato dell’aspetto grafico del progetto. Com’è stato collaborare con un’artista importante ed affermato come lui?

Mi fate sempre questa domanda, come dev’essere lavorare con un tuo collega? Ormai Corrado lo vedo come un amico, sono felice mi abbia scritto per collaborare a quel primo pezzo, così ho avuto la possibilità di approfondire la nostra conoscenza. Mi piace come scrive, è una bella persona, tutte cose che gli ho già detto, lo ammiro per quello che fa, non per chi è o dove è arrivato, mentre per quanto riguarda il lato grafico.. beh, mi affido a lui perché penso sia il migliore.

Oggi sei tornata con “Domino”; un pezzo dove sonorità latine e atmosfere dark si sposano perfettamente. Cosa c’è alla base del singolo?

Questo pezzo nasce da una ricerca stilistica, ho scritto una bozza su un type beat e successivamente ho sviluppato l’idea con Renzo Stone; mi sento libera di dire che ormai è un mio producer di fiducia (Stone on the beat !), mi trovo davvero bene con lui, è un’altra persona che ammiro tanto per il modo che ha di affrontare la vita ed il lavoro.

Con “Domino” metti un altro tassello al puzzle di Voodoo Kid che si sta costruendo nel tempo. Qual è il messaggio che vuoi trasmettere?

Ci sono dei pezzi che aspettano di essere chiusi e pubblicati, ancora sto capendo cosa voglio fare, però presto arriverà un lavoro più corposo, considerando che sono già al lavoro per quello che lo seguirà.

Quali sono i tuoi programmi per il futuro?

Nel mio futuro imminente vedo sessions di una settimana in un casale a Volterra insieme ad altri artisti ed amici, queste sono le cose che stimolano la mia creatività.

C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?

Treat people with kindness

Voodoo Kid for Siloud

Instagram: @whatifdracula

Credits: Giuseppe Barone, Carosello Records

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