La vita di Denis Ago è divisa tra responsabilità e passione: insegue il sogno di diventare DJ produttore, ma allo stesso tempo è impegnato nel lavoro come tecnico informatico. Innamoratosi della musica da adolescente, nel 2009 ha cominciato a studiare musica con l’obiettivo di definire una propria identità come DJ. Il suo genere prevalente è la tech-house, all’inizio con uno stile più dark ma oggi con un sound più fresco ed allegro.
Fino ad oggi Denis ha fatto molta esperienza: è riuscito ad esibirsi come DJ in moltissimi club della sua zona fino a padroneggiarne e a conquistarne la scena e si è fatto strada tra diverse etichette musicale come producer musicale.
Nome: Denis
Cognome: Ago
In arte: Denis Ago
Età: 25
Città: Monopoli
Nazionalità: Albanese
Brani pubblicati: Yes Prof, Black Write, Perla, Dissing, Turn Up, Face to, And You, ecc.
Periodo di attività: dal 2016
Genere musicale: House, Tech-house
Piattaforme: Beatport, Spotify, Traxsource, Soundcloud, YouTube, Spotify, Apple Music, Deezer, Amazon Music

Chi c’è dietro Denis Ago?
Denis Ago è un ragazzo di 25 anni di origini albanesi che vive in Italia da ormai 20 anni. La mia vita è divisa tra responsabilità e passione, infatti inseguo il mio sogno di diventare DJ produttore, ma allo stesso tempo sono impegnato nel lavoro come tecnico informatico.
Vivo in una piccola cittadina in provincia di Bari, dove col tempo ho messo su il mio studio di registrazione e produzione.
Perché hai scelto di utilizzare il tuo vero nome come nome d’arte?
Tutti credono che il mio sia un nome d’arte, ma non è altro che il mio vero nome. Ho scelto di non cambiarlo per quanto riguarda la mia carriera artistica in quanto è già di per sé riconoscibile e, in fondo, nulla avrebbe potuto rappresentarmi meglio.
Ti sei innamorato della musica da adolescente, cosa che poi ti ha spinto ad iniziare una vera e propria formazione artistica. Cosa ti ci ha fatto appassionare e in che modo si è evoluto il tuo rapporto con essa?
Non posso non citare il giorno in cui un mio caro amico, bussando alla mia porta e ascoltando un mio dj set, mi ha incitato e convinto a suonare per la prima volta in pubblico ad una serata di 300 persone. Non è difficile immaginare, a soli 17 anni, come 300 persone possano aver avuto un impatto nella mia vita. Non conoscevo questo mondo, non avevo idea che sarebbe diventato di lì a poco tempo il mio mondo, rappresentando la mia più grande passione.
L’approccio vero e proprio con la produzione musicale è stato graduale, nato per la curiosità di scoprire a cosa la mia passione avrebbe potuto portarmi. Inoltre, continuando ad esibirmi in diversi club e stando a contatto con chi, all’epoca, aveva più esperienza di me, il desiderio di non fermarmi ad un semplice set è nato da sé. Dal 2016 ad oggi il mio rapporto con la musica ha visto numerose sfumature, dovute alla mia crescita professionale e personale. Ad oggi lavoro con diverse etichette che inizialmente consideravo irraggiungibili, ma questo per me non rappresenta un punto di arrivo, bensì una tappa del mio percorso artistico.
Quali sono i tuoi riferimenti artistici?
La mia fonte di ispirazione non si ferma ai singoli artisti, non mi focalizzo sul singolo produttore, ma su brani che identifico come vicini e attinenti al mio stile.
Nel 2009 hai cominciato a studiare musica con l’obiettivo di definire una tua propria identità come DJ. Abbracci principalmente la tech-house e noi abbiamo avvertito una propensione più ‘dark’ nelle tue produzioni. Quali sono i caratteri distintivi della tua musica?
La musica non è altro che il riflesso delle proprie emozioni e dei propri sentimenti. Non nego che lo stile più ‘dark’ fosse identificativo di un certo periodo della mia vita, che nel tempo ha lasciato spazio a un sound nettamente più fresco e allegro che contraddistingue i miei brani.
Il processo creativo alla base di un singolo è una cosa molto personale, ogni artista ha un modo tutto proprio di lavorare. A riguardo, come nasce un brano di Denis Ago?
Avete ragione, è un percorso del tutto personale anche per quanto riguarda il punto di partenza. La maggior parte delle volte i miei brani hanno inizio da una bass line, a cui affianco kick e percussioni; dopodiché creo la drum e infine adeguo un vocal. Questi sono gli elementi di base in grado di fornirmi un’idea del brano, resa concreta dal lavoro che svolgo sugli Fx e sull’arrangiamento.
Solo nel 2020, fino ad oggi, hai rilasciato già molti singoli che hanno caratteristiche anche molto varie. Dal tuo esordio nel 2017 ad oggi, come si è evoluta la tua musica?
Come citato precedentemente, le caratteristiche dei miei brani sono sempre dipese dal periodo di vita che stavo attraversando e, ovviamente, dalla mia esperienza come produttore. Ad esempio, “Maps”, una delle mie prime tracce, che tra l’altro è entrata in classifica sulla top 20 di Traxsource, ha un sound decisamente più scarno e povero di elementi rispetto a “Let’s go”, uno dei miei ultimi brani rilasciati.
Questa differenza è il risultato di una crescita professionale dovuta soprattutto alla familiarità che nel tempo ho instaurato con i diversi strumenti e programmi di produzione musicale.
Dal 2009 ad oggi, hai fatto molta esperienza: sei riuscito ad esibirti come DJ in moltissimi club della tua zona fino a padroneggiarne e a conquistarne la scena e ti sei fatto strada tra diverse etichette musicale come producer musicale. Puoi vantare la presenza in grandi locali italiani, senza dimenticare le tue esibizioni al fianco di artisti di fama internazionale. Raccontaci di più di tutti questi momenti!
Condividere la console con artisti di fama internazionale come Loco Dice, Dennis Cruz o Miguel Bastida è sempre un’emozione fortissima, capace di farti sentire piccolo ed ispirarti al contempo. Allo stesso modo, quando fai il tuo ingresso in club del calibro del Buongiorno Classic o del Clorophilla Club, sai bene che il pubblico è davvero molto preparato sul genere, dunque una buona selezione musicale è fondamentale.
Il riscontro che si ha da queste esibizioni non ha paragoni, sia prima che dopo di esse ricevo un supporto incredibile da tutti coloro che mi seguono e soprattutto da chi mi ascolta per la prima volta.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro e quali, invece, i tuoi sogni?
I miei progetti e i miei sogni coincidono, sono l’uno la conseguenza dell’altro. Voglio dar voce alla mia musica, lavorare come produttore musicale ed esibirmi sui palcoscenici più importanti al mondo. I miei progetti includono il raggiungimento di questo risultato.
C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?
Di credere sempre nella musica e di non abbandonarla mai, perché è l’unica che può farci vivere mentalmente qualcosa che fisicamente non viviamo.
Denis Ago for Siloud
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YouTube: Denis Ago