È fuori dal 15 ottobre Piombo, il nuovo singolo del cantautore Disarmo che, durante la sua partecipazione ad X-Factor 2020, decide così di mettersi a nudo con un brano che descrive ciò che si prova nell’attimo esatto in cui i desideri e le aspettative costruite insieme ad un’altra persona cadono con lei in un abisso irraggiungibile.
La desolazione del distacco e il senso di vuoto che si prova pensando al futuro che appare all’improvviso così diverso divengono temi portanti. Il brano, particolarmente emotivo, dalle venature neo-soul, ci trasporta letteralmente in una stanza vuota da riempire, una pagina bianca che ha bisogno di essere scritta, un contenitore vuoto in attesa del suo contenuto: un’esperienza di mancanza e sensazioni estremamente forti e malinconiche.

Come nasce “Piombo”?
Sono solo a casa, è notte, fuori piove e ricevo una brutta notizia… avrei voglia di spegnermi e dormire ma sarebbe inutile anche solo provarci, quindi mi metto davanti al piano elettrico, butto giù alcuni accordi e vomito fuori le parole.
Perché questo titolo e in che relazione si pone con il testo?
Credo di aver pensato al concetto di “cadere a piombo” che è il sentimento descritto nel brano. È un pezzo che può portare l’ascoltatore nell’ombra, nello stesso senso di vuoto che ho provato, ed è per questo che credo non abbia le caratteristiche di ciò che ora viene accettato discograficamente come “singolo”, tuttavia è un brano dannatamente vero.
Con questo singolo lo stile cantautorale si sposta verso un neo-soul di matrice estremamente moderna e sperimentale. Come hai lavorato al sound di questo brano?
A dire il vero sto lavorando da circa un anno a questo sound, è nato tutto nella mia stanza sperimentando con il basso elettrico e il piano Rhodes. Sono andato a istinto divertendomi e sono nati diversi pezzi con queste sonorità… quindi è ciò che bisognerà aspettarsi da me d’ora in poi.
Per quando riguarda il lato sound, è certo che il brano incarni al meglio l’aggettivo “sperimentale”. Cosa puoi svelarci riguardo la produzione?
Già in fase di scrittura ho dato un identità sonora molto ben definita a questo pezzo, in fase di produzione ho suonato tutti gli strumenti ad eccezione della batteria per la quale ho coinvolto Luca Mignano. Con Claudio Adamo poi abbiamo semplicemente seguito il “flow” ci siamo presi il giusto tempo in studio di registrazione per sperimentare alcune soluzioni come i cori soffiati mega compressi e a giocare con macchine a nastro.
Le tue esibizioni ad X-Factor ti stanno facendo emergere per quello che sei, sia come persona che come artista. “Piombo” nasce come conseguenza della tua partecipazione al talent o ha una motivazione a sé?
“Piombo” è nata poco prima che io mi presentassi ai provini di X-Factor quindi non è collegata in nessun modo a questa esperienza. Sono contento che stia uscendo la mia identità, è quello che mi sono proposto dall’inizio di questo percorso, ovvero pensare a esprimere il mio linguaggio sul palco tralasciando qualsiasi altra dinamica. Non credo sia un discorso che alla lunga verrà premiato in un contesto televisivo e se non mi stessi sbagliando rifarei comunque la stessa scelta.
Hai già in cantiere qualche nuovo pezzo?
Sì, ogni volta che entro in studio faccio in modo di finire un pezzo e iniziarne un altro, così ho la scusa buona per tornare lì e divertirmi. Probabilmente entro fine anno sentirete qualcosa di nuovo.

Claudio Luisi, in arte Disarmo, eredita la passione per la musica dalla sua famiglia, divisa tra ascolti di musica classica e gospel. Si diploma all’età di 13 anni al conservatorio di Genova e in adolescenza si appassiona alla musica rock iniziando a scrivere i primi inediti e militando in diverse band. Termina l’accademia canto musica e spettacolo di Torino nel 2011, anno in cui, con la formazione Infranti Muri, è tra i 9 artisti selezionati per Sanremo Giovani con il suo brano “Contro i giganti” grazie al quale si esibisce per 3 puntate a Domenica In ed entra nella compilation Sanremo 2011. Nel 2012 scrive “Non ti lascio”, brano che viene inserito nella programmazione di MTV Music, e nello stesso anno pubblica da indipendente il suo primo album solista. Continua a collaborare come interprete, autore e compositore in alcune band, vincendo diversi concorsi tra i quali lo Standing Ovation Contest aggiudicandosi l’esibizione al concerto di Vasco Rossi dell’1 luglio al Modena Park, e Fiat Music, iter che vede il progetto artistico aggiudicarsi la finale sul palco Ariston e il premio della critica Fonoprint.
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