InTheMusic: Piro, interview

Alberto Piromallo Capece Piscicelli è nato a Roma e ci vive da 29 anni. Non c’è un gruppo di persone in cui si è ritrovato che poi non sia finito a chiamarlo Piro, da qui il suo nome d’arte. “Profonda” è l’aggettivo che meglio descrive la sua musica: le storie raccontate vogliono essere semplici ma anche offrire tanti spunti a cui pensare.
Eroi del 2020”, il suo album d’esordio, è una raccolta di canzoni lunga circa 10 anni.

Nome: Alberto
Cognome: Piromallo Capece Piscicelli
In arte: Piro
Età: 29
Città: Roma
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: La Donna Del Futuro, Vodkaredbull, Città D’Oriente
Album pubblicati: Eroi Del 2020
Periodo di attività: dal 2020
Genere musicale: Cantautorato, Pop
Piattaforme: Spotify, YouTube, Apple Music, ecc.

Chi c’è dietro il progetto Piro?

Mi chiamo Alberto, sono nato e vivo a Roma da 29 anni. Sono laureato al DAMS e ho lasciato Musicologia per fare il cuoco.  Poi ho smesso di fare il cuoco perché troppo stressante ed estremamente limitante nei rapporti sociali. 

Scrivo canzoni ma mi interessa molto anche il lato manageriale e delle etichette discografiche, perciò ho fatto un master a riguardo.

Il tuo nome d’arte deriva dal tuo cognome?

Indubbiamente. Non c’è un gruppo di persone in cui mi sono ritrovato che poi non sia finito a chiamarmi così. Anche se nessuno conosceva miei amici precedenti. Mi sono arreso all’idea.

La tua formazione è iniziata con la chitarra, per poi allargarsi anche in lezioni di canto. Ci parleresti del tuo percorso nella musica fino ad oggi?

La chitarra l’ho iniziata a studiare alle elementari, nei corsi dopo scuola. È stato interessante capire come si formavano gli accordi e le armonie, anche confrontandomi con l’ascolto di varie canzoni. Quando si trattava di progredire troppo tecnicamente un po’ mi annoiavo, mi piacevano più le sequenze di accordi e le melodie che gli assoli troppo tecnici o gli spartiti. La voglia di raccontare storie mi ha portato a volerle cantare, aiutandomi con lezioni di canto private. Erano proprio divertenti!

Che relazione c’è tra la tua passione per la musica e i tuoi studi universitari e post-laurea?

Una relazione evidente. Al DAMS mi sono laureato con una tesi su Schumann in storia della musica. La relazione tra le diverse arti poi mi affascinava moltissimo. Alla fine si tratta in qualche modo di diverse modalità di raggiungere il sublime. Come si può scegliere tra un film di Chaplin è una sinfonia di Beethoven? Però non volevo fare il professore di musica, preferisco far parte di un ambiente più pop, nel senso radiofonico del termine.

In cosa si caratterizza la tua musica e quale pensi sia un aggettivo che riesca a descriverla al meglio?

Credo l’aggettivo possa essere “profonda”. Ci sono spesso cambi di tonalità e strutture particolari, ma senza che le canzoni risultino barocche o pesanti. Le storie raccontate vogliono essere semplici ma anche offrire tanti spunti a cui pensare.

Quali sono i tuoi riferimenti artistici?

Battisti e i Radiohead prima di tutti. Max Gazzè è stato d’ispirazione per gli arrangiamenti. Cerco di ascoltare frequentemente più o meno tutti i cantautori italiani che trovo, da Tony Dallara a oggi.

Hai da poco rilasciato “Eroi del 2020”, il tuo album di debutto. Come nasce?

“Eroi del 2020” è una raccolta di canzoni lunga circa 10 anni. Con l’idea di voler inserire synth e drum machine nella mia vita ho trovato il filo conduttore. Di base sono storie d’amore che stanno bene separate, ma anche se le immaginiamo consequenziali temporalmente seguendo la tracklist.

Come è avvenuta la produzione di questo progetto e a quale genere pensi si possa attribuire?

Ho scelto Lorenzo Ceci come produttore, era il chitarrista di un gruppo che si è sciolto, i Lov-fi.  Lui smanetta forte e chiaro, cerca di semplificare dove io glielo concedo e traduce ottimamente le mie idee in suoni.

Poi c’è un bel rapporto di messaggi vocali con cui lavoriamo. Penso che per la maggior parte dei pezzi il genere sia una sorta di cantautorato pop con elementi elettronici, in italiano chiaramente.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Prendermi un attimo per ragionare su come fare le prossime mosse, magari lavorando blandamente ad un EP.

C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?

Ciao a tutti, siete assai belli. Ascoltate la bella musica, soprattutto la mia!

Piro for Siloud

Instagram: @piro_pics
Facebook: @pirolapagina

Credits: Cassandra Enriquez, Conza Press

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