InTheMusic: Moscardi, interview

Moscardi è il nome d’arte di Francesco, giovane cantautore pop-folk. Attinge sia dalla tradizione del cantautorato italiano, sia dai songwriters stranieri. Il 2019 è stato l’anno della svolta: vince il Premio Nazionale delle Arti e si laurea al triennio di “Composizione Pop/Rock”. Durante gli studi in Conservatorio a Pescara incontra Pierfrancesco Speziale ed Umberto Matera e fondano l’etichetta iSugo Records registrando i suoiprimi tre singoli. Dal 6 Novembre è disponibile “Rosso Moscardi”, il suo EP d’esordio. Un album di ricordi autobiografici e musicali interconnessi tra loro da sonorità pop e melodie.

Nome: Francesco 
Cognome: Moscardi 
In arte: Moscardi 
Età: 26
Città: Pescara 
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: Gli Eroi, Fidati di me, Happiness, Prezioso 
Album pubblicati: Rosso Moscardi 
Periodo di attività: dal 2019
Genere musicale: Cantautorato pop-folk
Piattaforme: Youtube, Spotify, Apple Music, Deezer, Amazon Music 

Chi è Moscardi nella vita di tutti i giorni?

Sono Francesco, vivo a Pescara ma sono di origine marchigiana. 

Ho 26 anni e, tra una canzone e l’altra, studio Composizione Pop/Rock al Conservatorio di Pescara. 

Fin da piccolo ti appassioni alla musica e prendi lezioni di solfeggio e ritmica, ma com’è nato questo amore?

Venendo da una famiglia di appassionati di musica, l’ho sempre studiata fin da piccolo e, nello specifico, il mio primo grande amore è stata la batteria.

Durante il periodo del Liceo, ho cominciato a scrivere canzoni, sulla scia di mio padre (cantautore per passione) e mi sono avvicinato alla chitarra da autodidatta. 

I feedback positivi che man mano ricevevo mi hanno cominciato a far credere che quella del cantautore potesse essere una strada percorribile, così ho deciso di intraprenderla seriamente

Attingi sia dalla tradizione del cantautorato italiano, sia dai songwriters stranieri. Se dovessi dare dei nomi, chi sono gli artisti che ti ispirano maggiormente?

La scintilla che mi ha fatto innamorare del songwriting è sicuramente James Taylor. In generale, gli ascolti stranieri sono quelli che eredito da mia madre (Tracy Chapman, Cat Stevens e poi Ed Sheeeran, James Bay) mentre la tradizione del cantautorato italiano deriva da mio padre, nello specifico De Gregori, Fossati e De André. 

Qual è, invece, lo stile in cui identifichi il tuo sound?

Il mio stile è un mix tra strumenti acustici ed elementi elettronici, tra melodie pop e testi cantautorali. Se dovessi racchiuderlo in una categoria probabilmente direi Cantautorato Pop/Folk, ma le sfumature sono davvero tante. 

Il 2019 è per te l’anno della svolta: vinci il Premio Nazionale delle Arti e ti laurei al triennio di “Composizione Pop/Rock”. Come questi avvenimenti hanno cambiato il tuo modo di far musica?

Sì, il 2019 è stato l’anno della concretizzazione di un progetto nato da anni. L’uscita del primo singolo e la vittoria al Premio Nazionale delle Arti mi hanno fatto capire che le canzoni che tenevo da tempo nel cassetto erano pronte a presentarsi al pubblico e a raccontare ognuna la propria storia. Sicuramente studiando sono migliorato, ma il mio modo di creare non è cambiato. 

Ciò che è davvero mutato è stato tutto il “contorno”: da quando lavoriamo in team con i miei amici e colleghi, il progetto ha fatto un salto di qualità che mi ha davvero sorpreso. 

Durante gli studi in Conservatorio a Pescara incontra Pierfrancesco Speziale ed Umberto Matera e fondate l’etichetta iSugo Records registrando i tuoi primi tre singoli. Cosa rappresenta per te questa etichetta?

iSugo Records per me è una seconda famiglia e Pierfrancesco ed Umberto sono due fratelli. A loro si aggiungono anche marasmo ed IMPERATORE (altri due artisti di iSugo) che sono i miei coinquilini.

Ci siamo conosciuti tra il Conservatorio di Pescara ed il CET di Mogol ed è scattata subito la scintilla tra noi cantautori e Pierfrancesco, che è il producer. 

L’arrivo quasi immediato di Umberto ci ha permesso poi di organizzare le nostre idee e farle diventare dei progetti artistici veri e propri. 

iSugo Records, quindi, non è altro che un collettivo di amici che hanno deciso di condividere la propria passione e le proprie professionalità, in un ambiente che sa molto di casa. 

Dal 6 Novembre è disponibile “Rosso Moscardi”, il tuo EP d’esordio. Come nasce questo progetto?

Le canzoni sono nate tra il 2012 e il 2018 circa (tra le Marche, Roma e Berlino), ma il concept di questo EP si è sviluppato soprattutto negli ultimi due anni a Pescara. In questo senso, l’incontro con Pierfrancesco è stato fondamentale per dare una forma ed un suono a canzoni che altrimenti avrei continuato a cantare da solo in camera con la mia chitarra. 

Gli ultimi due “acquisti” della squadra, relativi alla distribuzione (Artist First) e all’ufficio stampa (Annalisa Senatore) hanno dato un’ulteriore spinta professionale al mio progetto e questo è sicuramente merito di Umberto. 

Un album di ricordi autobiografici e musicali interconnessi tra loro da sonorità pop e melodie. Qual è la storia che volevi raccontare?

La storia che volevo raccontare è la mia. Sono anni che tento di dare un senso alle tante esperienze che ho vissuto (musicali e non) ed attingere ai miei ricordi, tornando alle origini e ripercorrerendo i passi che avevo fatto, mi ha in qualche modo aiutato. È bastato aprire un album di vecchie fotografie che avevo a casa e tutti quei lavori che stavo portando avanti da anni con impegno e fatica hanno preso magicamente forma, dando vita a questo EP. 

Quali sono i tuoi programmi per il futuro?

In primis sicuramente continuare a migliorarmi come artista, come autore e come performer. Poi, con iSugo abbiamo in serbo qualche bella sorpresa legata a “Rosso Moscardi” e vi anticipo che non si limiterà solo alla musica. Inoltre, vi confesso che questo EP è stato un lungo viaggio nella mia coscienza e mi sta aiutando a trovare finalmente un mio equilibrio, perciò uno degli auspici per il futuro è di continuare questo cammino di ricerca interiore. 

C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?

Non vorrei risultare banale ma vi auguro con tutto me stesso di trovare la vostra strada, perché ho capito che anche se è la più dura, è l’unica che vale la pena di percorrere. Vi abbraccio virtualmente e grazie mille per questa chiacchierata. 

MOSCARDI for Siloud

Instagram: @framos._
Facebook: @moscardiofficial
YouTube: iSugo

Credits: Annalisa Senatore, Umberto Matera, iSugo

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