Disgusto è un progetto artistico nato a Roma nel 2016, ma lo stile che vediamo oggi nei suoi manifesti comincia ad essere concepito nel 2018 dopo numerosi esperimenti e la partecipazione ad un’importante esposizione ad Atene. Quella dell’artista romano è una vera e propria ricerca visiva, cosa che rispecchia a pieno il significato del fare arte, e Roma ne fa sempre da protagonista.
Nome: Disgusto
Anni: 26
Città: Roma
Nazionalità: Italiana
Professione: Artista

Ciao Disgusto, prima di tutto parlaci di te!
Disgusto nasce nel 2016. Fin da subito ho iniziato ad attaccare poster e manifesti nel centro di Roma, la mia città, grazie anche al supporto di un mio caro amico street artist romano WUARKY. Dopo numerosi esperimenti, solo nel 2018, dopo essere stato invitato ad Atene ad un importante esposizione (11 artisti greci e americani tra cui Obey), una volta rientrato a Roma iniziai a concepire lo stile che oggi possiamo vedere nei miei manifesti.
Ho sempre preferito che fossero gli altri a definire la mia ricerca artistica e a parlare di me. Viviamo in un periodo storico in cui spesso gli artisti si autodefiniscono tali e non lasciano agli esperti e ai critici il loro mestiere, dando troppo spazio al proprio ego e troppo poco a ciò che ‘producono’. Nella storia dell’arte studiamo le interpretazioni non di certo le spiegazioni degli artisti. Quindi lascio agli esperti e ai miei lavori la parola il più delle volte
Sei un creativo a tutti gli effetti, ma alla base immaginiamo ci sia una grande passione per l’arte. Quando ti sei appassionato ad essa?
Mi sono appassionato all’arte fin da molto piccolo; abitando a Roma ho avuto la fortuna di visitare il museo d’arte moderna e tante altre mostre e musei. Gli stimoli artistici in una grande città sono tanti. All’epoca delle medie iniziai a notare il writing e la street art. Crescendo, pur rimanendo appassionato a certe forme espressive, mi sono legato ad altre ‘sottoculture’ e ho fatto tutt’altro, solo qualche anno fa decisi di riprendere in mano questa passione e dare vita a Disgusto.
La tua è una vera e propria ricerca visiva, cosa che rispecchia a pieno il significato del fare arte. Quali sono le tematiche su cui ti concentri con le tue opere e quali sono i soggetti che prediligi?
Ho sempre preferito rappresentare soggetti femminili, forse perché le donne nell’immaginario collettivo sono più in grado di trasmettere le emozioni. Non tratto delle tematiche specifiche, ma cerco di trasmettere o una sensazione o un’emozione evocata da una storia, una canzone o una particolare momento della vita.
Cosa pensi che ti contraddistingua da altri artisti?
Credo che la particolarità nei miei manifesti sia la sapiente miscela di vari stili, il saper mischiare i soggetti e le figure in maniera armoniosa e sicuramente il fatto che inserisca i miei manifesti solo negli spazi pubblicitari “SPQR” rende i miei lavori ulteriormente unici. Penso che ciò che contraddistingue e differenzia un artista da un altro siano l’attitudine e le sue esperienze di vita, non è solo un fatto di tecnica o di idee.
Hai un forte legame con la tua città, Roma, dove hai anche affisso anche più di 50 manifesti. Quanto la città eterna ti influenza?
Roma è presente in tanti miei manifesti in maniera chiara, ma anche in quelli dove non si vede c’è… madre, moglie, amante.
Nel mondo dell’arte sei molto conosciuto per quello che fai: partecipazioni ad eventi, affissioni varie e anche un progetto di abbigliamento. Cosa puoi dirci di più?
Il mio progetto di abbigliamento si basa sul riciclo di abiti vintage con un immaginario “post streetwear”, disegnandone e creandone di nuovi. @Rar_lab nasce dall’esigenza di creare qualcosa di nuovo da ciò che già esiste. La pagina Instagram, fino all’uscita della collezione, sarà un moodboord dedicato al mondo della moda del design e del life style in generale, con un’estetica vintage.
C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?
“L’agire è sempre premiato, della tua mente diventa soldato.” (Disgusto)
Disgusto for Siloud






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