InTheWeb: MOLESTE, Cristina Tedde & Alessia Dulbecco

«Anche nel mondo del fumetto italiano succedono cose sgradevoli.»
Comincia così il manifesto del Collettivo MOLESTE, di cui oggi vogliamo parlarvi.

MOLESTE è un Collettivo femminista ed un luogo di mutuo ascolto nato dalla necessità
di un gruppo di fumettiste, sceneggiatrici, autrici, ghost writer che lavorano o aspirano a lavorare nel mondo del fumetto. Partendo dalla propria esperienza di discriminazione e di abusi, hanno voluto creare uno spazio nel quale condividere questi vissuti che – affermano – non sono poi così rari nel loro contesto lavorativo, per quanto spesso vengano taciuti. Come tutti i luoghi di lavoro con poche garanzie sindacali (non’è, ad esempio, un Albo Professionale che tuteli la categoria) le discriminazioni trovano terreno fertile.
Le fondatrici di Moleste si riconoscono prevalentemente nel genere femminile e per questo che il Collettivo ha scelto di declinare il nome aderendo al genere di appartenenza, usando però il plurale perché i ragionamenti di partenza sono stati fatti da attiviste con questa identità: il loro approccio è  intersezionale e, proprio per questo, scelgono di non parlare per altrə.

MOLESTE non semplicemente un gruppo di denuncia, ma un luogo di riflessione, un laboratorio in cui iniziare ad immaginare un ambiente più paritario e più inclusivo, in cui la professionalità sia realmente riconosciuta a tutti i livelli. 

Come Collettivo, credono di non dover tollerare atteggiamenti scorretti perché qualcuno “è fatto così”. Non si presentano come “le compagne di” : il loro status non deve riguardare 
i colleghi o i datori di lavoro. Difendono il diritto di essere ascoltate e di essere prese sul serio da colleghi e amici senza subire svalutazioni o affermazioni sessiste.  Rivendicano il diritto di vivere secondo i loro tempi e modi, senza che nessuno o nessuna dica loro come si debba reagire: “Solo noi possiamo valutare l’effetto che certi gesti hanno avuto su di noi” – affermano nel loro Manifesto.

È facile pensare che il nome che hanno scelto per il Collettivo, rimandi ad un’esperienza vissuta sulla propria pelle. Le protagoniste affermano però che «non siamo solo molestate, siamo molto più di questo» . Alcune delle associate hanno subìto dei torti, altre no. Ciò che le accomuna è la ferma volontà che situazioni simili non si verifichino mai più.

Moleste non intende educare gli abusers, né si insegnare norme di comportamento; il Collettivo vuole essere un punto di riferimento per chiunque abbia bisogno di informarsi e formarsi in questo senso. 
È uno spazio di ascolto e riflessione per chi – qualunque sia il suo genere – ha vissuto episodi molesti, sessisti, abusanti.

Sulla loro pagina instagram sono presenti post informativi (come contattare i CAV in caso di necessità, ad esempio), ma anche molte testimoniante e denunce di quanto accade nel mondo del fumetto. Il nostro consiglio è di dare uno sguardo alla loro attività e di sostenerlə attivamente.

Cristina Tedde & Alessia Dulbecco for Siloud


Cristina Tedde

Laureata in Scienze Politiche e specializzata in Storia e Giornalismo, Cristina Tedde ha ammesso di scrivere per necessità. Ha iniziato parlando di politica sulla Nazione e solo poi si è dedicata a cultura, arte, moda e spettacolo.

Oggi vive e lavora a Firenze dove prende parte a numerosi progetti. Tra i più consolidati ci sono le riviste Elitism e Scimparellomagazine. Scrive per Siloud di argomenti sempre attuali e delicati, riuscendo a fornire ai lettori un punto di vista innovativo.

Instagram: @cri.ted

Cerca “Cristina Tedde” su http://www.siloud.com per leggere l’intervista di Cristina e per vedere tutti gli articoli in collaborazione con lei!


Alessia Dulbecco

Alessia Dulbecco, pedagogista e counsellor per adulti e bambini, scrive per Contronarrazioni e affronta con estrema serietà le tematiche di genere per i quali oggi la società sembra non essere ancora pronta. Ama raccontare, un po’ meno raccontarsi.

Crede che nella sua professione conti molto il “cosa” e il “come”: è importante cosa si dice – la qualità dei contenuti – ma anche come vengono veicolati. Le piace comunicare sui social perché si raggiungono molte persone, anche quelle che direttamente non sarebbe facile coinvolgere.

Instagram: @alessiadulbecco
Link: www.frammentidiundiscorsopedagogico.wordpress.com

Cerca “Alessai Dulbecco” su http://www.siloud.com per leggere l’intervista di Alessia e per vedere tutti gli articoli in collaborazione con lei!

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