Pianista e cantautrice romana, Carlotta Ciampa ha avuto un vero colpo di fulmine per la musica, in particolare per il pianoforte, già da quando frequentava le elementari. Per lei non esiste una distinzione tra sé stessa e la sua figura di pianista/cantautrice e per questo mantiene il suo nome come nome d’arte. Per il futuro ha in programma di raccogliere i suoi singoli e quelli che usciranno per produrre un album.
Nome: Carlotta
Cognome: Ciampa
In arte: Carlotta Ciampa
Età: 27
Città: Roma
Nazionalità: italiana
Brani pubblicati: Anna Maria, Lo Strabismo Della Signora Venere, Ogni Singolo Giorno Di Noi.
Periodo di attività: dal 2020
Genere musicale: Pop
Piattaforme: Spotify, YouTube, Apple Music, etc.

Chi è Carlotta Ciampa?
Sono una pianista e cantautrice romana, classe ‘94. Vivo a Roma e studio pianoforte classico al Conservatorio Santa Cecilia.
Perché hai scelto di mantenere il tuo nome come nome d’arte?
Perché mi piace il fatto che il mio nome e cognome inizino con la stessa lettera e perché, come pianista e musicista in generale, già ero conosciuta come Carlotta Ciampa. Per me non esiste una distinzione tra la me pianista e la me cantautrice. Faccio musica, quindi è tutto racchiuso in una stessa identità!
Quando hai scoperto la tua passione per la musica e in che modo poi l’hai coltivata nel tempo?
Guardandomi indietro, il primo momento della mia vita in cui mi sono veramente avvicinata alla musica è stato quando, in prima elementare in occasione di un saggio, mi ritrovai ad ascoltare un ragazzo delle medie che suonava il pianoforte: quello fu il colpo di fulmine tra me e la musica! Da lì ho iniziato a prendere lezioni private di pianoforte, ma solo più tardi, durante il liceo decisi di entrare in conservatorio, dove conobbi la mia prima guida pianistica importante, Damyan Tudzharov.
Quali sono i tuoi riferimenti musicali?
Ascolto musica classica, e tra i pianisti che più amo ci sono A.B.Michelangeli, S.T.Richter. Amo il rap e non posso che citare il re del rap, Eminem. Ascolto molto il pop, il soul, R&B, il vecchio blues, e tutta la scuola black che ne deriva, vecchia e nuova. Tra gli artisti che stimo di più ci sono Alicia Keys, Eminem, M.Jackson, Nadeah e Zaz. Quando scriviamo gli arrangiamenti insieme a DAEV (Davide Fusaro), non pensiamo ad un artista in particolare, quanto piuttosto alle sonorità che ho immaginato scrivendo il brano, quindi in realtà, più che ad un artista specifico, penso a sonorità interessanti che mi è capitato di ascoltare in alcuni brani, spesso lontani fra loro.
Da quanto si può intuire, attraverso la musica vuoi trasmettere e comunicare qualcosa: cosa in particolare?
Ogni canzone ha una sua particolare storia ed energia, voglio trasmettere quell’energia, e quell’amore di cui parlo alle persone che ascoltano la mia musica.
Volendo analizzare la tua musica, quali sono i tratti principali delle tue produzioni e in cosa pensi di differenziarti da altri artisti italiani?
I tratti principali che sono presenti nelle mie canzoni sono sicuramente la scelta di inserire brass di fiati ed archi che richiamano, in particolar modo ne ‘Lo Strabismo Della Signora Venere’, una compagine orchestrale. Penso di differenziarmi da altri artisti italiani un po’ per questa scelta negli arrangiamenti, e un po’ per il fatto di osare con la voce. Purtroppo, nel 2020 sento pochi artisti giocare con la voce anche su note molto alte, mentre è davvero comune interpretare note basse dando loro un flow particolare. Credo che questo sia avvenuto grazie al successo degli ASMR e quindi a tutto quel mondo un po’ sussurrato. Invece ritengo personalmente che sia più bello alternare e giocare sia su note basse che note molto alte.
“Anna Maria” è il tuo ultimo singolo, con una dedica molto particolare. Come nasce e come è stato prodotto?
“Anna Maria” l’ho scritta di getto e soprattutto di cuore, durante una notte dell’ottobre 2019. Avevo bisogno di mettere questo mio sentimento forte in musica. L’arrangiamento di Anna Maria, come tutti i miei brani, l’ho scritto insieme a Davide Fusaro, in arte DAEV, il mio produttore artistico.
Volendo tracciare una linea del tempo delle tue produzioni, come si è evoluta la tua musica negli anni?
La mia musica è molto giovane, essendo nata pubblicamente il 26 ottobre 2020, quindi avendo 3 mesi, non posso rispondere a questa domanda. Vedremo nel tempo il modo in cui si evolverà.
Quali progetti hai per il futuro?
Sto continuando a produrre il mio primo album dove racchiuderò tutti i singoli usciti e che usciranno e appena quest’emergenza sarà finita, mi piacerebbe sicuramente suonare dal vivo.
C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?
La vita è ardua ma è pur sempre bella!
Carlotta Ciampa for Siloud
Instagram: @carlottaciampa
Facebook: Carlotta Ciampa
YouTube: Carlotta Ciampa
Credits: Greta De Marsanich, CGP Press