Caterina Dufi, classe 1998. Vive a Bologna, dove studia da qualche tempo. Vipera è il suo alterego artistica e lavora costruendo un immaginario ibrido, spartito tra musica e arte visiva. L’estetica e le intenzione del progetto riprendono musicalmente il Frusciante di Niandra La Des, le sonorità di Mount Eerie, le suggestione del misto inglese-italiano care a Flavio Giurato, le visioni aride del litorale adriatico di Umberto Palazzo, l’insaziabile sete di conoscere sè stessi, l’efferata sperimentazione del primo e ultimo Battiato. Oggi ve la presentiamo con il suo brano d’esordio “As with Fire”.
Nome: Caterina
Cognome: Dufì
In arte: Vipera
Età: 22
Città: Bologna
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: As with fire
Periodo di attività: dal 2020
Genere musicale: Art-rock
Piattaforme: YouTube, Spotify, Apple Music, Deezer, Amazon Music, ecc.

Chi è Vipera?
Vipera è il progetto di Caterina Dufì, quasi leccese, classe 1998. Studia a Bologna da qualche tempo.
Quando e perché ti sei avvicinata per la prima volta alla musica?
Mi ci sono avvicinata forse per necessità o per senso di inadeguatezza rispetto al fare poesia. La studio tuttora per conto mio e ho iniziato da piccola, suonando il pianoforte.
Un nome d’arte pretenzioso, che lascia il segno e non vuole farsi dimenticare: come lo hai scelto?
È un nome che ho trovato per caso mentre camminavo, disegnato sul muro. Ma l’ho sempre considerato come un nome proprio. I serpenti non c’entrano niente, se non per il fatto di cambiare pelle continuamente.
La tua musica ibrida e sperimentale nasce sicuramente dall’unione di diversi stili. Quali sono gli artisti che ascolti e che ti influenzano?
Sono un’ascoltatrice di tipo monomaniaco. Artisti che ho ascoltato fino allo sfinimento: Frusciante di Niandra La Des, Flavio Giurato, Syd Barrett. Poi ho ascolto tanto Laurie Anderson, Dean Blunt, Luigi Tenco etc..
“As with fire” è il tuo singolo d’esordio, quindi, prima di ogni cosa, com’è nato il pezzo?
È nato di parto gemellare con altri due brani dell’EP che uscirà ad Aprile. È nato da un testo in italiano che poi ho rivoltato, in parte, in inglese. È nella relazione con gli arrangiamenti e il video che assume una vera completezza e nasce al mondo.
Com’è stato produrlo e registrarlo?
L’estetica musicale e gli arrangiamenti sono usciti fuori dalla bella collaborazione con Niccolò Cruciani (in arte CRU, C+C=maxigross) che ha prodotto quest’ EP a Verona.
Mi ha dato una gran mano a chiarire le mie intenzioni, a cavar fuori un certo modo di intendere la musica.
Poi per As with fire non posso non citare la presenza del sax di Jacopo Finelli (aka mnngg).
A metà tra un dialogo a due voci e una spassionata confessione di amore e insofferenza, il brano cerca di comprendere la trama di una relazione che si fa teatrale per l’occasione del canto. Qual è il messaggio che volevi raccontare?
Non c’è un messaggio, sicuramente c’è un’esortazione. Ma è compito di chi ascolta coglierla. Se vogliamo parlare del testo del brano allora questo va collegato a tutto l’apparato musicale e visivo. Si tratta di cogliere una realtà che ho tentato di creare, un circolo di immagini e sensazioni. Qui per teatralità si intende una trasfigurazione del quotidiano, in un’accezione di ‘teatralità’ che so non essere ortodossa (non me ne vogliano i teatranti), ma serve bene l’idea che ho voluto esprimere. Un mondo indipendente che non necessariamente risponde alle leggi della fisica conosciuta.
Il pezzo anticipa il tuo EP d’esordio. Qualche spoiler?
Sicuramente c’è una certa continuità tra i brani. Lo stesso flusso li accomuna. Sono indagini in forma di dialoghi interiori o esteriori, se tra questi esiste una differenza.
Conto di ampliare la parte dedicata al visibile con altri video dei brani dell’EP.
Cos’hai in programma per il futuro?
Lavorare sulla performance live, sicuramente. Poi sto scrivendo gli altri video per i brani di questo EP.
C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?
Mantenere alta l’attenzione, fare di sé ciò che si può e che si deve!
Vipera for Siloud
Instagram: @viperavu Facebook: Viperas Credits: Morgana Grancia, Conza Press