Appena 23 anni, Greta Zuccoli è una promettente cantautrice italiana. Scoperta quasi per caso dal cantautore irlandese Damien Rice durante un aftershow di un suo concerto e invitata dallo stesso a prendere la chitarra e a improvvisare, Greta ha duettato con lui nel 2017 all’Olympia di Parigi e preso parte al suo tour in barca a vela il “Wood Water Wind Tour” nel 2018. Nel 2019 poi hpartecipa al film “Il ladro Di Giorni” di Guido Lombardi con Riccardo Scamarcio, cantando dal vivo la canzone Un’altra vita o ieri. Nel 2020 accompagna Diodato nel suo tour. Oggi torna con il singolo Ogni cosa sa di te che presenterà al Festival di Sanremo tra le Nuove Proposte.
Nome: Greta
Cognome: Zuccoli
In arte: Greta Zuccoli
Età: 23
Città: Napoli
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: Ogni cosa sa di te, Golden cracks, The right place, Darwin
Album pubblicati: Greta & The Wheels
Periodo di attività: dal 2017
Genere musicale: Cantautorato italiano, echi trip-hop e folk
Piattaforme: YouTube, Spotify, Apple Music, Deezer, Amazon Music, ecc

Chi è Greta Zuccoli nella vita di tutti i giorni?
Sono una cantautrice partenopea, ho 23 anni. Sono nata e cresciuta con il Vesuvio sotto agli occhi, nella mia amata Napoli. In questo momento sono a Roma, ma presto mi trasferirò a Milano.
Il tuo è stato un percorso ricco di collaborazioni importanti che ti hanno portata, a soli 23 anni, ad essere considerata tra le migliori voci italiane attuali. Facendo però un passo indietro, quando hai cominciato a fare musica e quali sono state le fasi più importanti della tua carriera fino ad oggi?
Ho cominciato a 14 anni. Sentivo una forte necessità di esprimermi attraverso il canto, ma nessuno sapeva che avessi questa passione. Fin quando ho regalato a mio padre un cd masterizzato con alcune mie cover. Quel momento ha rappresentato in qualche modo il mio primo impatto con un pubblico.
Successivamente ho iniziato a studiare canto in una scuola di musica, dove ho conosciuto tantissimi musicisti, tra cui i due componenti della mia ex band, Greta & the Wheels. Presto ho intrapreso un percorso da solista, che mi ha regalato emozioni ed incontri speciali, momenti di condivisione con anime preziose. Porto nel cuore in particolar modo due di queste anime, che hanno fatto luce sul mio percorso, artistico ed umano, aiutandomi a mettermi a fuoco. Mi riferisco a Damien Rice ed Antonio Diodato, artisti splendidi con i quali ho condiviso esperienze meravigliose, in musica e nella vita.
Sei in gara all’edizione 2021 del Festival di Sanremo nella sezione Nuove proposte con il brano “Ogni cosa sa di te”. Come nasce questo singolo?
Nasce di notte, da alcune emozioni in qualche modo contrastanti che mi portavo dentro come un peso e mi chiedevano di venir fuori. Scrivendo questa canzone mi sono riconciliata in qualche modo con quei conflitti interni, accettandoli. Il forte desiderio di avvicinarmi ad una persona e di tendervi in qualche modo, aldilà di ogni distanza, ma senza riuscirvi, si è trasformato in un’emozione positiva. Mi sono liberata di certe nostalgie, lasciando fiorire da quei vuoti una nuova consapevolezza, dando spazio alla mia rivoluzione, che parte proprio da quei conflitti.
Come ti stai preparando per questa importante partecipazione e quanto sei emozionata?
Sono molto emozionata! Sto cercando di godermi appieno anche questo momento d’attesa, che a tratti sembra lasciarmi sospesa. Invece ci sono momenti in cui ho la percezione che il tempo stia scorrendo velocissimo e vorrei poterlo fermare per vivere tutte le emozioni di questo periodo così bello.
Ma facciamo un passo indietro e andiamo più a fondo nella tua musica. Quali sono le tue maggiori influenze?
Sono una grandissima amante della musica folk, del brit-rock. Sono cresciuta ascoltando Joni Mitchell, Cat Stevens. Poi ho scoperto Damien Rice, i Kings Of Convenience, i Blur, Feist e quel meraviglioso mondo indie-folk-rock americano, da Bon Iver a The National. Con il tempo mi sono avvicinata alle atmosfere trip-hop dei Massive Attack, Portishead e sono rimasta folgorata da Bjork e quella scena islandese, fatta di suoni e colori tutti da sperimentare. Ascolto tanta musica diversa, tenendo sempre molto forte la connessione con le mie radici. Amo il cantautorato italiano più classico, da Tenco, Endrigo, a Dalla, De Andrè. Nella mia musica cerco di mescolare queste influenze e renderle un unico suono.
Come definiresti il tuo fare musica e in cosa pensi di differenziarti dagli altri artisti italiani?
Il mio modo di fare musica è strettamente legato alla maniera in cui vivo la mia vita, a come guardo il mondo. Tengo molto all’idea di trasferire in musica tutto quello che sento nella maniera più sincera possibile. È una cosa fondamentale per me, ed è in questa direzione che si muove la mia ricerca.
Vorremmo che tu ci facessi una panoramica delle tue produzioni passate: come si è evoluta la tua musica negli anni?
Si è evoluta insieme a me. Ogni canzone segna un momento preciso del mio percorso umano, oltre che artistico. In questo momento sto facendo un lavoro di ricerca espressiva nella mia lingua madre, dopo aver dedicato tanti anni della mia vita alla composizione di musica prevalentemente in lingua inglese.
È un momento delicato ed importante, in cui sto cercando di mettermi a nudo attraverso l’espressione delle mie emozioni.
Dopo Sanremo, quale sarà il tuo prossimo step e a cosa stai già lavorando?
Sto lavorando a nuova musica che non vedo l’ora di farvi ascoltare!
Quali progetti hai per il futuro?
Sicuramente oltre al disco c’è il desiderio di tornare a suonare dal vivo. Speriamo di poterlo avverare presto.
C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?
Vorrei mandargli un grosso abbraccio e dirgli che spero di condividere tanta musica ed emozioni con loro molto presto!
Greta Zuccoli for Siloud
Instagram: @gretazuccoli Facebook: @gretazuccolimusic YouTube: Greta Zuccoli Credits: Big Time Ph: Luisa Carcavale