Prima di essere una progettista d’interni, Carlotta Berta è un’ingegnere edile (con l’apostrofo), con una grande passione per la progettazione. La sua carriera universitaria si è incentrata per lo più su tematiche ingegneristiche. Ad un certo punto, però, ha deciso di seguire la tua passione per il design. Il suo lavoro si concentra su tutto ciò che necessita di una soluzione progettuale: non importa che sia una casa, un locale, un negozio o qualsiasi altra cosa. La sua passione per la progettazione e per la comunicazione online è sfociata in unprogetto, un blog bilingue dedicato al design, alla progettazione d’interni e al lifestyle che oggi vi faremo conoscere.
Nome: Carlotta Cognome: Berta Anni: 33 Città: Torino Nazionalità: Italiana Professione: Progettista d’interni Sito web: www.unprogetto.com

Ciao Carlotta, è un piacere conoscerti. Prima di ogni cosa, parlaci di te!
Ciao Siloud, sono Carlotta, ligure di nascita, torinese d’adozione. Ho 33 anni e da quando ne ho 27 progetto interni. Ho una laurea in ingegneria edile al Politecnico di Torino, ho lavorato come project manager per l’Associazione Nazionale Costruttori Edili, e poi mi sono resa conto che volevo essere una libera professionista, e soprattutto che volevo aiutare le persone a realizzare la casa perfetta per loro. Nel frattempo, ho sentito la necessità di informarmi e rimanere costantemente aggiornata sul settore dell’interior design, e ho scoperto che il miglior modo era informare a mia volta. Nel 2016 è nato un progetto, il mio studio di progettazione e blog dedicato alla progettazione d’interni.
Sei un’ingegnere edile (con l’apostrofo), per cui immaginiamo che alla base di tutto ci sia una grande passione per la progettazione. Come ti sei appassionata a questi settori?
Credo che la laurea in ingegneria edile mi abbia effettivamente fatto appassionare al Progetto. Credo che alla base di ogni buon progetto ci sia un iter quanto più possibile fluido e definito. La passione per l’architettura, invece, penso derivi dagli innumerevoli viaggi che i miei genitori mi hanno permesso di fare sin da piccola.
La tua carriera universitaria si è incentrata per lo più su tematiche ingegneristiche. Ad un certo punto, però, hai deciso di seguire la tua passione per il design. In che modo la tua formazione accademica si relaziona con la tua professione odierna?
Il fulcro è il Progetto. L’ingegnere, l’architetto, il designer sono tutte figure che devono essere in grado di trasformare un’idea in un oggetto. Il processo tra idea e oggetto altro non è che la progettazione. Nel mio caso, ho scelto la progettazione d’interni perché mi permette di approfondire il tema della relazione: la relazione tra l’Uomo e lo spazio, tra me e i miei clienti e soprattutto tra le persone e la loro casa.
I tempi, poi, hanno influito sulla mia scelta: rispetto all’architettura, intesa come costruzione di edifici, la progettazione d’interni ha tempi più rapidi e permette un passaggio più veloce da unprogetto a un altro.
Il tuo lavoro si concentra su tutto ciò che necessita di una soluzione progettuale: non importa che sia una casa, un locale, un negozio o qualsiasi altra cosa. Qual è il processo che ti porta al soddisfacimento delle esigenze dei clienti?
Partiamo dalla ricerca delle necessità, funzionali e stilistiche. Ci concentriamo sui clienti e sulle loro peculiarità, sulla loro idea di vita, oltre che di casa. Dopodiché affrontiamo separatamente le proposte stilistiche (attraverso le moodboard) e le proposte funzionali (attraverso le planimetrie) e una volta presa una decisione su questi due fronti, procediamo con un progetto 3d di dettaglio.
Una volta definito il progetto 3D, possiamo procedere con l’avvio del cantiere e con la gestione di tutto ciò che capita nel passaggio da carta a mattone.
Nel caso di locali commerciali, l’unica cosa che cambia è l’approccio iniziale: ci concentreremo meno sulle peculiarità dei clienti e più sulla definizione del target.
Ricapitolando, di cosa ti occupi nello specifico?
Progetto interni, dal residenziale al commerciale, con un occhio molto attento al cliente e alla sua personalità.
La tua passione per la progettazione e per la comunicazione online è sfociata in “unprogetto”, un blog bilingue dedicato al design, alla progettazione d’interni e al lifestyle. Come nasce questo spazio online?
unprogetto nasce dalla mia necessità di tenermi informata. È il canale che mi sprona, ogni giorno, a conoscere e approfondire. È il mio modo per restare sul pezzo.
I contenuti del blog sono divisi in cinque categorie: interior, design, viaggi, arte, persone. Quali tematiche affrontate nello specifico e cosa cercate di trasmettere a chi passa sui vostri canali online?
Ci occupiamo di tendenze d’interni, approfondimenti su materiali, prodotti e nuove collezioni e alterniamo questa parte specifica con informazioni su viaggi d’architettura, arte e interviste ai protagonisti del mondo interior design.
l team di unprogetto è molto vario: come sono divisi tra di voi i vari compiti?
Io gestisco il blog e lo studio di progettazione. Davide, @davidebuscaglia, si occupa della fotografia di unprogetto e dei canali social correlati. Francesca, @unadesignerpertutti, è il mio braccio destro per quanto riguarda lo studio di progettazione d’interni. Si occupa con me di progettazione con un occhio di riguardo alle scelte d’arredo. Valeria, @bottegabotanica, si occupa della cura delle piante, sia sul blog, sia per lo studio di progettazione. Lorenzo, @latatamaschio, è l’esperto di spazi family friendly. E Elisabetta, @studiobulbus, mette a servizio le sue competenze legate al lighting design.
Nonostante tutte le recenti critiche ai social e ad internet, siamo convinti che il mondo online sia una grande risorsa per tutti. Pertanto, Carlotta, quanto credi sia importante internet per il mondo lavorativo?
Per me è stato ed è tuttora fondamentale. Molti dei miei clienti arrivano dall’online; molti altri mi seguono nelle mie avventure. L’online, nell’ultimo anno, è stato una risorsa fondamentale per non sentirsi soli, per interagire e avvicinare.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Vorrei uno studio fisico a Torino, dove accogliere i miei clienti e organizzare piccoli eventi.
C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?
La casa è la vostra terza pelle: quando la progettate, non dimenticatevi di voi stessi. Guardate meno immagini online e cercate di più tra le vostre passioni. Affidatevi a qualcuno che possa aiutarvi a realizzare una casa vostra, più che alla moda.
Carlotta Berta for Siloud
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