Gli Antartica sono quattro ragazzi a cui piace fare musica. Prima di unirsi erano già entrati nel mondo della musica, facendo però pop punk. Ora però si sono fiondati su un genere opposto: l’indie. Il loro ultimo singolo è “Clinica” che parla di non riuscire a stare vicini come si vorrebbe a qualcuno e di quel senso di colpa che ti prende dentro.
Band: Antartica Componenti: Marco Fongaro, Samuel Sarappa, Francesco Cappellari, Mattiello Simone Età: 23-24 Città: Vicenza Nazionalità: Italiana Brani pubblicati: Clinica, Savoia, Tornerà, Trenitalia Periodo di attività: dal 2019 Genere musicale: Indie Piattaforme: Spotify, Apple Music, YouTube

Parlateci di voi ragazzi!
Ciao, noi siamo gli Antartica e veniamo da Vicenza. Siamo quattro ragazzi di 23/24 anni e ci piace fare musica. Nella vita lavoriamo e cerchiamo di spendere tutti i nostri averi in questo progetto.
Quando, come e perché avete deciso di cominciare a far musica insieme?
Veniamo tutti da progetti musicali precedenti e nelle serate avvolte dalla nebbia vicentina ci siamo conosciuti. Marco e Simone suonavano assieme e facevano pop punk, mentre Samuel faceva pop punk ma con gli urli. Alla fine di questo periodo d’oro Simone e Marco hanno pensato: “Hey proviamo a fare qualcosa di diverso, magari in italiano“. E così abbiamo reclutato Samuel, abbiamo conosciuto Francesco che ha portato le sue influenze più pop ed eccoci qui.
Com’è nato il nome Antartica?
C’erano in ballo diversi nomi, ma poi una luce ci ha illuminato dall’alto e in estasi abbiamo tutti pronunciato contemporaneamente la parola “Antartica”.
Il vostro stile è l’unione perfetta tra l’alternative americano e l’indie-pop nostrano. Come riuscite ad ottenere questo sound?
Come già detto prima, venivamo tutti dal pop punk e comunque dalle sonorità americane. Quindi già correva nelle nostre vene quel sound un po’ caldo e pompato. Ci siamo accorti che l’indie era tutto un po’ depresso e freddo e abbiamo detto: “Dovremmo proprio farlo noi“. E così ci siamo messi questo obiettivo in testa e cerchiamo tutt’ora di perseguirlo.
E soprattutto, qual è il messaggio che volete lasciare ai vostri ascoltatori?
Sì, la vita non è un granché, ma meglio dirlo ridendo.
Dall’8 febbraio è disponibile in tutti i digital stores il vostro ultimo singolo “Clinica”. Cosa potete dirci su questo brano?
Questo brano è stato prodotto in primis da Enzo Cappucci e poi è passato nelle mani del mitico Simone Sproccati. La canzone parla di una cosa triste, ma sempre con un sound caldo e allegro.
Qual è il tema sul quale si è incentrato il brano?
La canzone parla di non riuscire a stare vicini come si vorrebbe a qualcuno (ad esempio anche durante la quarantena, che è una sensazione che tutti abbiamo vissuto isolandoci) e quindi di quel senso di colpa che ti prende dentro.
Possiamo aspettarci un album?
Voi che dite, ci sta? O è troppo presto? Siamo indecisi.
Nel futuro, cosa avete in programma?
Continuare a scrivere pezzi, crescere, e speriamo di poter tornare a suonare dal vivo al più presto.
C’è qualcosa che vorreste dire ai nostri lettori?
Provate ad ascoltarci, se proprio non vi piacciamo consigliateci al vostro miglior nemico!
Antartica for Siloud
Instagram: @antartica_chi Facebook: Antartica.chi Credits: Federico Cardu, PressaCom