InTheMusic: Paul Giorgi, interview

Paul Giorgi nasce il 19 maggio del 1995 ad Ascoli Piceno nelle Marche. Inizia a fare musica all’età di 5 anni. Esce dalle superiori e, nonostante la passione per la musica, si iscrive a ingegneria. Nel frattempo, però, si diploma anche in chitarra con la Music Academy e un giorno si imbatte per caso in un concorso musicale nel quale vince una borso di studio per autori al Cet di Mogol. Nel 2020, rimasto a casa il più del suo tempo per un virus diffuso su scala globale, scrive e registra un album “animalesco” che verrà seguito dall’ennesima etichetta indipendente e che vedrà la luce nel corso di quest’anno. “Tigre” il suo brano d’esordio.

Nome: Paul
Cognome: Giorgi
In arte: Paul Giorgi
Età: 25
Città: Ascoli Piceno
Piattaforme: Spotify, YouTube, ecc.

Ciao Paul, parlaci di te!

Il più è scritto sopra! Cosa faccio nella vita. Nel tempo libero ho pubblicato un omnichord su AppStore. Mi piace scrivere musica e suonare un po’ il piano. Fare passeggiate in campagna e stare al sole quando possibile. Ascoltare la discover weekly di spotify. 

Inizi a fare musica davvero presto, ma nonostante questo decidi di non farne il tuo percorso accademico dedicandoti anche all’ingegneria. Perché ti sei avvicinato alla musica e quando?

I miei mi hanno portato a scuola di musica che ero molto piccolo. Nonostante loro non siano musicisti hanno pensato bene di farmi studiare un po’. Ho iniziato con la tastiera per poi passare alla chitarra che avevo credo 12 anni.

Ti diplomi alla Music Academy in chitarra e, quasi per caso, vinci una borsa di studio per autori al Cet di Mogol. Cosa ha rappresentato per te questo momento? 

Beh sono stato molto contento della borsa di studio. Però è passato del tempo, nel frattempo sono successe anche altre belle cose per fortuna.

Se dovessi dare un nome alla tua musica, quale sarebbe?

Mariangela. Mi suggerite di parlare del mio stile e della mia musica. Credo sia qualcosa tra l’italiano e lo straniero. Ovviamente in lingua italiana. Le canzoni che faranno parte di questo disco hanno una connessione interna di sonorità e di “tema”. Gli animali sono un po’ l’elemento chiave. Produzione e mix sono miei. Il mastering di Marco Vannucci.

Chi sono le ispirazioni che ti hanno “aiutato” nel creare il tuo sound attuale?

Un po’ quello che ho sentito negli ultimi anni. C’è un po’ di pop francese, un po’ di Smiths, un po’ di Empire of the sun e credo altri artisti.

Nel corso del 2020, costretto a casa come tutti, ti dedichi alla scrittura e alla produzione di un album “animalesco”. Com’è nata l’idea di questo progetto?

I pezzi erano quasi tutti scritti e fine gennaio 2020. L’idea dell’”animalesco” è nata per caso, dopo che mi sono accorto che diversi pezzi avevano un animale al loro interno. E così doppia necessità di chiudermi nel mio studio. La pandemia ha impacchettato il tutto. E mi ha in qualche modo salvato mentalmente.

Quindi, “Tigre” è il tuo singolo debutto estratto proprio dall’album in uscita nel 2021. Di cosa parla il brano?

Principalmente della paura di mettersi in gioco in una relazione.

Nel futuro, dove ti vedi?

In uno specchio come faccio anche oggi

C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?

Se siete arrivati fino a qui grazie. Se avete ascoltato il brano grazie doppiamente. 

Paul Giorgi for Siloud

Instagram: @paulgiorgi
Facebook: @paulgiorgisok
YouTube: Paul Giorgi

Credits: Morgana Grancia, Conza Press

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