Adelasia ha iniziato a scrivere canzoni nel 2014 quando sapeva fare solo cinque accordi alla chitarra. La prima canzone l’ha scritta per un ragazzo a cui ha spezzato il cuore e da lì non ha mai smesso. Ha preso lezioni di canto e la cosa è diventata seria nel 2019, quando ha incontrato i ragazzi di Sbaglio Dischi ed è iniziato il progetto Adelasia.
Nome: Adelasia
Cognome: Lazzari
In arte: Adelasia
Età: 25
Città: Roma
Nazionalità: Italia
Brani pubblicati: Controcorrente, Acqua, Camera Mia, Umido
Album pubblicati: 2021
Periodo di attività: dal 2019
Genere musicale: Indie-pop
Piattaforme: YouTube, Spotify, Apple Music, Deezer, Amazon Music, ecc.

Chi è Adelasia nella vita quotidiana?
Sono una studentessa di storia dell’arte, sono una fuorisede, sono toscana ma vivo a Roma da 7 anni, sono una cantautrice, mi piace cantare, mi piace andare in bici ma mi piace ancora di più cantare mentre vado in bici.
Come ti sei avvicinata alla musica?
Ho iniziato a scrivere canzoni nel 2014, sapevo fare 5 accordi alla chitarra, avevo appena iniziato a prendere lezioni da un amico. La prima canzone l’ho scritta per un ragazzo a cui avevo spezzato il cuore, mi sentivo in colpa. Ho continuato a scriverne altre e poi altre ancora, ho preso lezioni di canto e la cosa è diventata seria nel 2019, quando ho incontrato i ragazzi di Sbaglio Dischi ed è iniziato il progetto Adelasia.
Dai tuoi brani emergono un susseguirsiù di racconti, lasciando delle sensazioni dolci e amare. Quando hai capito che era il momento di aprirsi con la musica?
Non so, mi è venuto spontaneo farlo: un giorno invece di scrivere sul diario una storia, l’ho scritta su un quaderno e ci ho messo degli accordi sotto. Ho sostituito i diari segreti con delle canzoni, il che è assurdo perchè le due cose sono totalmente agli antipodi. Non so spiegarti perchè l’ho fatto. Forse avevo bisogno di attirare l’attenzione.
3 parole con cui definisci la tua musica!
Credo che la più grande qualità delle mie canzoni sia la sincerità. Nelle mie canzoni non fingo di essere qualcosa che non sono, sono canzoni intellettualmente oneste.
Ci sono artisti che ascoltandoli, hanno lasciato qualcosa nella tua arte?
Certo, credo che non avrei mai scritto delle canzoni se non avessi ascoltato i Big Thief, Bon Iver e Jack Johnson. Non avrei mai scritto Controcorrente se non avessi ascoltato Angèle. Acqua non esisterebbe se non fossi andata al concerto di Ela Minus. Diciamo che molto spesso mi viene voglia di scrivere una canzone dopo aver ascoltato altri artisti perchè ho ancora tanto da imparare e ascoltare è molto stimolante e mi insegna tante cose.
Le strumentali nonostante siano differenti a seconda del concept del brano, hanno un filo di Arianna che le collega, la delicatezza. Come arrivi a decidere e produrre una strumentale?
Di solito me ne occupo insieme al produttore, non sono brava con le basi, con le strumentali, sono più una a cui piace scrivere le parole.
Da poche settimane è uscita Camera Mia (Sbagliata theme), ce ne parli?
Era una versione di Camera Mia a cui avevo lavorato due anni fa con Pietro Foglietti, il mio vecchio Producer. Era rimasta nell’Hard Disk abbandonata e non avrei mai pensato di ritirarla fuori. Invece poi è successo che delle amicizie in comune l’hanno fatta ascoltare a Virginia Valsecchi e lei ha deciso di renderla la sigla di Sbagliata, il podcast di Sirene Records, e così è nato tutto.
Abbiamo trovato molto suggestiva la collaborazione al brano Niente con i Gbresci, un progetto differente al tuo scenario. Come vi siete ritrovati sulla stessa traccia?
Siamo amici da tempo. E’ stato fico lavorare con loro e ho scelto di farlo proprio perchè è un progetto completamente diverso dal mio, volevo vestire altri panni e vedere come ci stavo.
Se pensi al futuro e alla musica, Adelasia cosa immagina?
Allora, un prato sterminati pieno di gente semivestita con le birre in mano che canta a squarciagola, sorride e balla. Sembra assurdo ora ma io ci credo che tornerà ad essere così.
C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?
Si. Ciao, spero di non avervi annoiati. Se siete arrivati fino qui a leggere allora grazie a voi e a Siloud.
P.s facciamo i bravi così tra qualche mese ci vediamo su quel prato!
Adelasia for Siloud
Instagram: @adelasia Facebook: @adelasialasia Intervista di Mario Castaldo Credits: Morgana Grancia, Astarte Agency