Voleva crearsi una seconda personalità musicale, per questo Renato D’Amico è diventato RENEE. La sua passione per la musica è probabilmente nata dalla prima volta che ha visto un concerto, poi all’età di 12 anni inizia a strimpellare la chitarra e da lì ha cominciato con lo scrivere le prime canzoni. Ha cominciato la sua carriera artistica come produttore, per poi gettare anche le basi per un progetto cantautorale nel 2018. “A casa mia” è il titolo del suo singolo d’esordio.
Nome: Renato Cognome: D’Amico In arte: RENEE Età: 22 Città: Trapani Nazionalità: Italiana Periodo di attività:2017 Genere musicale: Alternative Pop Piattaforme:YouTube, Spotify, Apple Music, Deezer, Amazon Music, ecc.

Chi è RENEE nella vita di tutti i giorni?
Ciao ragazzi! Sono Renato, ho 22 anni e vengo da Trapani, in Sicilia. Per il momento non ho un posto fisso, in questi anni ho girovagato tra Empoli, Livorno e Firenze per seguire la produzione degli artisti che ho incontrato nel mio percorso.
Come sei passato da Renato a RENEE?
Volevo crearmi una seconda personalità musicale, tra i tanti nomi pensati Renee era quello che mi tornava spesso in mente, non c’è una vera motivazione ma spesso è cosi, quando smetti di pensarci vuol dire che è quello giusto.
Quando ti sei avvicinato alla musica e perché?
Penso sia nato tutto dalla prima volta che vidi un concerto, mi si accese qualcosa dentro, poi all’età di 12 anni iniziai a strimpellare la chitarra e da lì mi misi a scrivere le mie prime canzoni. Condividere la sala prove con la mia prima band mi ha fatto apprezzare ancora di più questo mondo, la condivisione sta al centro di tutto.
Quali sono i generi musicali che ascolti solitamente e quali sono i tuoi riferimenti artistici?
Se dovessi dirvi un genere sarebbe l’alternative pop, mentre gli artisti che hanno influenzato la mia idea di suono sicuramente sono: Son Lux, Woodkid, Slowdive, Alex Ebert, Verdena.
Hai cominciato la tua carriera artistica come produttore, per poi gettare anche le basi per un progetto cantautorale nel 2018. Fino ad oggi, quali sono stati i momenti più importanti del tuo percorso nel settore musicale?
Sicuramente il disco di Postino è quello a cui sono più legato sentimentalmente, mi ha permesso di gettare le basi in toscana e di essere credibile tra gli addetti ai lavori.
Focalizziamoci ora sulla tua musica. Come definiresti ciò che fai e in cosa pensi si distingua la tua musica?
Non so in cosa si distingua, ma uno dei caratteri principali sicuramente sono i riverberi, ho una passione sfrenata per questo effetto, nel disco ne ho abusato tanto cercando di ricreare degli ambienti molto larghi che permettano all’ascoltatore di entrare in un paesaggio sonoro.
“A casa mia” è il titolo del tuo singolo d’esordio: come nasce e perché hai deciso proprio lui per presentarti al pubblico?
A casa mia è nata pensando ad un ambiente desertico, la scrissi in Sicilia proprio per ricordarmi da dove venivo. Presentare le mie radici come primo singolo penso sia un buon modo per iniziare a conoscere RENEE.
In che modo questo singolo anticipa quello che sarà del tuo progetto artistico?
Le sonorità elettroniche miste a strumenti acustici sono la chiave per le mie produzioni, timpani e percussioni tengono vive le pulsazioni di A Casa Mia, che è un po’ il riassunto di tutti i mondi sperimentati in questi anni con i vari artisti. È un brano per racchiudere la fase creativa vista dagli occhi dell’autore.
Quali progetti hai per il futuro?
Collaborare con degli artisti che stimo, continuare a fare dischi e spero anche di trovare una band che entri nel vivo del mio progetto per poter lavorare insieme alle mie produzioni future.
C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?
Voglio concludere ringraziando i ragazzi di Siloud per questa intervista e spero di beccare voi ed i vostri lettori ai prossimi concerti.
RENEE for Siloud
Instagram: @/_______renee________/ Credits: Anna K Là, Ferramenta Dischi