Non è passato moltissimo tempo dall’ultima volta che avevamo sentito Stefano Cocco eppure sono cambiate tante cose nella sua vita. Il suo progetto artistico, Ghiaccio, si sta evolvendo sempre più. Il suo ultimo singolo si intitola “In solitudine” ed è sostanzialmente l’altra faccia della medaglia di “Penisola Spleen”. Il brano racconta una passione che annega nella solitudine e nell’incomprensione, ma senza voler cedere alla nostalgia e allo sconforto.
Nome: Stefano Cognome: Cocco In arte: Ghiaccio Età: 30 Città: Treviso Nazionalità: Italiana Brani pubblicati: In solitudine Periodo di attività: dal 2021 Genere musicale: Indie pop Piattaforme: YouTube, Spotify, Apple Music, Deezer, Amazon Music, ecc.

Ciao Stefano, è da un po’ che non ci sentiamo. Cos’è cambiato dall’ultima volta?
Beh, ho compiuto 30 anni! Il destino è curioso perché questo compleanno che tanto temevo sta coincidendo in realtà con un momento di passaggio molto importante e bello nella mia vita, che mi sta facendo pensare per la prima volta di essere finalmente adulto: sto andando a vivere per conto mio con la ragazza che amo. Sei mesi fa non l’avrei mai detto, forse solo immaginato. Musicalmente invece questo mio nuovo singolo, “In solitudine”, rappresenta l’altra faccia della medaglia della mia produzione rispetto a “Penisola Spleen”: ci sono molti più synth, l’atmosfera è distesa e sognante.
Dopo anni di esperienze musicali nella scena alt-rock e indie italiana, tra cui Impero del Mare Magenta e Alcesti, decidi di dedicarti al progetto Ghiaccio. Cosa ti ha portato a questa scelta?
È nato tutto dalla necessità di esprimermi in un modo che sentissi totalmente mio e che rispecchiasse l’idea di musica che avevo in mente da qualche tempo. Suonare con una band è bellissimo ma bisogna per forza arrivare a dei compromessi, perciò Ghiaccio per me è stato fin da subito uno spazio in cui potermi muovere in totale libertà.
Un sound rinnovato, fatto di pop-rock e cantautorato. Come nasce questo mix eclettico?
Molto impulsivamente. Per me la musica ha sempre avuto a che fare con l’inconscio e il puro desiderio di espressione, che una volta incanalato diventa un modo di rappresentarsi e descriversi. In questo mio progetto sapevo fin da subito che volevo dare spazio al mio strumento di elezione, la chitarra, ma che volevo anche esplorare la possibilità di farla convivere con i synth e le potenzialità che danno. I miei due singoli usciti ad ora rappresentano un po’ i due estremi di questa ricerca.
“In solitudine” è il tuo secondo malinconico singolo, parte del progetto Ghiaccio. Cosa racconta?
Il brano è nato durante il primo lockdown e racconta una passione che annega nella solitudine e nell’incomprensione, ma senza voler cedere alla nostalgia e allo sconforto, piuttosto cercando una reazione e una scialuppa di salvataggio in qualcosa di vivo e tangibile, che per me in quel momento è stato proprio il fare musica. Per altri magari la scialuppa è stata fare yoga o la pizza fatta in casa. Ognuno si difende come può, ma la sostanza non cambia.
E chi ti ha aiutato nella produzione del singolo?
Per produrre “In solitudine” mi sono avvalso dell’inestimabile e fondamentale aiuto di Tobia Della Puppa, musicista e produttore veneziano che ho conosciuto ai tempi degli Alcesti e che reputo una delle migliori menti musicali in circolazione in Veneto. La sostanza del brano c’era, ma lui l’ha portata decisamente ad un altro livello.
Come questo brano si collega alle tue precedenti uscite?
“In solitudine” è sostanzialmente l’altra faccia della medaglia di “Penisola Spleen”. La fase di produzione descrive bene questa antitesi. Per registrare il primo singolo ho usufruito di uno studio di registrazione professionale e di musicisti che hanno suonato diversi strumenti nella canzone, in un processo molto standard e sostanzialmente veloce, mentre per “In solitudine” ho fatto (quasi) tutto da solo nel mio studietto casalingo, nel corso di diversi mesi.
Un secondo pezzo vicino alla tua prima uscita “Penisola Spleen”. Possiamo aspettarci un album?
L’orizzonte è ancora distante ma c’è! Sicuramente prima ci saranno degli altri singoli, ma l’uscita del disco è in programma per l’inizio del nuovo anno. Nel frattempo spero di essermi sistemato e di poter iniziare a pensare seriamente all’aspetto del live.
Spoiler sui progetti futuri?
Nessuno spoiler! In questo momento la ‘vita vera’ sta assorbendo gran parte delle mie energie, per cui vivo un po’ alla giornata. Posso dire che sto pianificando la costruzione del mio nuovo home studio e che non vedo l’ora di potermi cimentare nuovamente e ancora più seriamente nella produzione di nuovi brani, ma per il resto sto vivendo il processo di ‘nascita’ di questo nuovo progetto con molta calma e senza l’ansia di dover fare tutto e subito. Chi vivrà vedrà!
C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?
Mi farebbe molto piacere se dedicaste 4 minuti della vostra giornata ad ascoltare il mio nuovo singolo “In solitudine”, che tra parentesi ha anche un video molto bello che potete trovare su YouTube. Se poi la canzone di piace e vi va di supportarmi, la cosa più generosa che potete fare in questo momento è parlarne con un amico ed iniziare a seguirmi su Instagram. Come dicevo, sto andando con calma, ma nei prossimi mesi ci saranno nuove canzoni da ascoltare!
Ghiaccio for Siloud
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YouTube: Ghiaccio
Credits: Dischi Soviet Studio