InTheMusic: Paolo Fantoni, interview

Paolo Fantoni è nato e cresciuto a Roma. Ha coltivato la passione della musica fin da piccolo suonando chitarra e pianoforte; finito il liceo ha iniziato gli studi di recitazione e ha capito subito che questa era la strada giusta. Ad oggi, infatti, la sua vita si divide proprio fra musica e recitazione. “Resta con me” è il titolo del suo ultimo singolo dal gusto a metà tra il blues, l’hip hop e il soul.

Nome: Paolo
Cognome: Fantoni
In arte: Paolo Fantoni
Età: 26
Città: Roma
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: Giorno nuovo, Il tuo nome, Resta con me
Periodo di attività: dal 2020
Genere musicale: Pop
Piattaforme: YouTube, Spotify, Apple Music, Deezer, Amazon Music, ecc.

Chi è Paolo Fantoni nella vita di tutti i giorni?

Sento di essere un ragazzo semplice ma ambizioso. Nato e cresciuto a Roma, ho coltivato la passione della musica fin da piccolo suonando chitarra e pianoforte. Finito il liceo ho iniziato gli studi di recitazione e ho capito subito che questa era la strada giusta.

Perché hai deciso di mantenere il tuo vero nome anche in ambito artistico?

Sono cresciuto ascoltando i grandi cantautori della musica italiana e ho sempre creduto che la loro autenticità derivasse anche dalla trasparenza con cui si presentavano al pubblico. Un nome d’arte diverso dal mio nome avrebbe creato un filtro in più tra le mie parole e il pubblico.

La tua vita si divide tra musica e recitazione. Come nascono queste tue passioni e come riesci a farle convivere?

Sono due mestieri che convivono bene insieme. Anzi, credo che si supportano a vicenda. Ho iniziato a recitare un po’ per curiosità ed è stato amore a prima vista. Poi approfondendo lo studio non ho più potuto farne a meno. La musica è arrivata molto prima invece. A 11 anni ho iniziato a suonare la chitarra perché ne ‘avanzava’ una a casa. Qualche anno dopo ho iniziato il pianoforte e a 20 le prime canzoni.

Focalizziamoci ora sulla musica. Da cosa ti lasci influenzare per le tue creazioni?

Dalla, Daniele, Battiato sono il motivo per cui ho iniziato a scrivere canzoni e la mia ispirazione da sempre. C’è tanto blues nei miei ascolti e ho una passione per i ritmi latin. Ho studiato chitarra jazz per tanti anni. Non è il genere che più mi appartiene ma è stato molto utile per capire l’armonia di cui sono davvero appassionato.

Come definiresti la tua musica e cosa caratterizza ciò che fai?

“Cantautorato pop rock” credo riassumi bene la mia musica. Le canzoni che fanno parte dell’album, che uscirà il 2 luglio, sono state registrate tutte insieme nel giro di una settimana. Abbiamo portato la strumentazione per registrare in un casale nella maremma toscana e insieme al produttore e ai musicisti abbiamo registrato da mattina a sera tutti i brani. La sezione ritmica è stata suonata in presa diretta da Nico Roccamo alla batteria, Luca Javier Bologna al basso e Stefano Lenzi al piano. Registrare gli strumenti contemporaneamente è qualcosa che si vede sempre meno nelle produzioni pop di oggi ma che secondo me conferisce alla produzione un sapore del tutto diverso, unico e riconoscibile.

È da poco online il tuo nuovo singolo: “Resta con me”. Come nasce e come è stato prodotto?

“Resta con me” è stato prodotto da Livio Magnini. Abbiamo voluto dare un gusto a metà tra il blues, l’hip hop e il soul. Mi sono divertito a dare una struttura rap al brano con un extrabeat nel secondo verso. È un brano che ho scritto di getto in una notte a seguito di una delusione d’amore forte. L’ho scritta con la rabbia e la frustrazione del momento e con Livio abbiamo inserito sul finale un synth quasi disturbante che potesse esprimere quella sensazione.

In che modo questo brano si relaziona con le tue produzioni passate?

Come ho detto, le canzoni sono state registrate tutte insieme. Quindi non mi sento di parlare di evoluzione per quanto riguarda la produzione. Anzi, mi piace che ci sia un forte legame tra loro e un filo conduttore che gli fa avere la stessa anima. Però mi piace anche molto cambiare e sperimentare. Le prossime produzioni non so ancora che suono avranno, forse più elettronico/digitale, elemento che in questo album ho deciso di inserire poco.

Prima di salutarci, vorremmo approfondire velocemente anche la tua carriera come attore. Quali sono stati i momenti più importanti in questo settore?

Il primo giorno sul primo set non potrò mai dimenticarlo. Giravo “Un medico in famiglia” ed ero emozionantissimo. Avevo neanche vent’anni e la curiosità di un bambino. È stato un giorno speciale.

Un’altra bellissima esperienza è aver lavorato al fianco di Sophia Loren ed essere stato diretto da Giuseppe Tornatore nello spot ”Dolce & Gabbana Rosa Excelsa”. A coronare il sogno è stato Ennio Morricone che ha composto la colonna sonora. Non mi sembra vero ancora oggi. Ma istintivamente mi viene da pensare che il momento più importante deve ancora arrivare!

Quali progetti hai per il futuro?

In ordine cronologico sicuramente l’uscita del disco che è imminente e non vedo l’ora. Spero di riuscire a organizzare anche un tour promozionale dell’album e qualsiasi data sarà pubblicata sulle mie pagine social di riferimento. Poi quest’estate girerò una miniserie a tre puntate in un progetto inglese di cui non posso ancora svelare il titolo. Sarà la prima volta che recito in inglese in una serie e sono molto contento. Nel frattempo sto scrivendo tanto e sto raccogliendo nuove tracce per il prossimo disco!

C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?

Non vedo l’ora di vedervi tutti al mio prossimo concerto, poter cantare per voi e tornare a condividere musica insieme. Oggi più che mai è quello che ci serve!

Paolo Fantoni for Siloud

Instagram: @paofansav
Facebook: @paolofantoni22
YouTube: Paolo Fantoni

Credits: Claudia Cefalo, Freecom Hub

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