InTheMusic: Smako Acustico, interview

Smako Acustico è composto da tre ragazzi della provincia vicentina. Sono nati come cover band, che rifaceva in chiave acustica e vocale successi rock e pop degli anni ‘70 ’80. Negli anni hanno collezionato molte esperienze e da poco sono tornati con l’etichetta Dischi Soviet per il brano “Ira Diamanti”.

Band: Smako Acustico
Componenti: Michele Busato, Francesco Maria Iposi, Mattia Modolo
Età: 40
Città: Vicenza
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: Tra i falchi Sibilla, Pluto l’atomico, Il Cartello, Ira Diamanti
Album pubblicati: Mandorla, Sintetico, Smako acustico detto poi “il Battagliero”, Il Cartello
Periodo di attività: dal 2000
Genere musicale: Alternative blues, Rock’n’Roll, A capella
Piattaforme: YouTube, Spotify, Apple Music, Deezer, Amazon Music

Ciao ragazzi, parlateci di voi!

Ciao, siamo tre ragazzi della provincia vicentina. Oramai abbiamo passato i 40, abbiamo impieghi diversi (professore, architetto e ingegnere), fatto molti lavori, cambiato… mai fermi.

La vostra unione musicale non è molto recente: quando vi siete incontrati e perché avete deciso di fondare gli Smako Acustico?

Siamo amici da sempre, Francesco e Mattia sono cugini. Inizialmente gli Smako sono nati come cover band, che rifaceva in chiave acustica e vocale successi rock e pop degli anni ‘70 ’80. Avete presente gruppi come i Mr.Big o i Toto?

Tante le esperienze che avete collezionato negli anni. Quale vi ha particolarmente segnato?

Sono molte ma non ce n’è una in particolare. Forse certi live, dove riesci finalmente a stare bene con tutto quello che hai attorno, anche se sei magari a suonare sotto casa tua con cinque persone davanti.

Come nasce l’idea del nome d’arte Smako Acustico?

In pratica non vuol dire niente. Inizialmente stava a sottolineare che puoi fare molto casino anche suonando con due chitarre acustiche marce, qualcuno poi nel tempo ci ha pure suggerito di cambiarlo perché fa troppo anni ’90. Lo teniamo come un “cimelio”, dentro una teca antiproiettile.

Siete tornati con l’etichetta Dischi Soviet per il brano “Ira Diamanti”. A cosa si ispira il brano?

Prende spunto dal personaggio più terribile del romanzo “Le belve” di Don Winslow e abbiamo pensato di collocarlo nell’odierna Berlino. Noi amiamo Berlino Est.

E qual è la storia che volevate raccontare?

Ira Dimanti è la donna che desideri e temi allo stesso tempo, nessun uomo è all’altezza del suo terribile potere e se te la fai nemica spera solo che non sia armata. Madre premurosa. Perduta nei ricordi. Il suo urlo non lo senti. Sta dando da bere alle piante…e tu sei morto.

Siete un coro gregoriano mancato che battete rock! Riconfermate questa scelta stilistica anche per questo brano?

Questa è una bella domanda… sì e no. Il brano è armonizzato vocalmente, anche se si è preferito in questo caso fare emergere le singole vocalità e un arrangiamento ‘importante’ (diversi sint, piano, molto delay).

Possiamo aspettarvi prossimamente in un live?

Certo, non so se si possa già anticipare ma il prossimo sarà quasi sicuramente all’interno del Festival della nostra etichetta.

Altri progetti per il futuro?

Siamo sempre in procinto di scioglierci… per cui…

C’è qualcosa che vorreste dire ai nostri lettori?

Come cantano gli Iron Maiden: “There’s got to be just more to it than this or tell me why do we exist?”. Ovvero: “Resistiamo, usciremo fuori da tutto questo, perché c’è sempre qualcosa di più rispetto a ciò che si vede, altrimenti perché viviamo?”.

Smako Acustico for Siloud

Instagram: @smakoacustico
Facebook: @smakoacustico

Credits: Dischi Soviet

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