InTheMusic: Sealow, interview

Dietro Sealow c’è Simone Patti, un ventisettenne di Roma. Nella vita principalmente ascolta: fa musica e post-produzione audio. Ritmi in levare, potenti bassi caraibici, progressioni new soul, linguaggio rap-cantautorale: queste sono le caratteristiche principali della sua musica. “Notti vicine” è il titolo del suo nuovo singolo, che si aggiunge alla tracklist del suo album d’esordio.

Nome: Simone
Cognome: Patti
In arte: Sealow
Età: 27
Città: Roma
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: Notti Vicine, Oggi Perdonami, Occhi da Serpente, Baby Nuvole
Album pubblicati: Onde
Periodo di attività: dal 2014
Genere musicale: Afrobeats, Dancehall, Reggae
Piattaforme: Spotify, Apple Music, YouTube, Tidal, Amazon Music, ecc.
Foto di Theo Soyez

Chi è Sealow?

Simone, da Roma, 27 anni. Nella vita principalmente ascolto: faccio musica e post-produzione audio.

Come sei passato da Simone a Sealow?

Il nome “Sealow” nasce dal mio soprannome dai tempi della scuola: “Cello”, da quando un giamaicano di nome Suku l’ha pronunciato all’inglese, ho deciso di scriverlo così e di farlo diventare il mio nome d’arte.

Come sei arrivato alla musica e quando è arrivata, poi, la decisione di intraprendere un tuo percorso artistico?

Ballando sotto un impianto con accanto gente come me. Quelle emozioni hanno fatto diventare la musica una parte fondamentale di me. Diventare un musicista è stato un passaggio naturale, volevo dire la mia!

Quali sono i tuoi riferimenti principali?

Continuo ad appassionarmi a tanti generi diversi, mi piace la musica che crea un’atmosfera, dalla più movimentata alla più introspettiva. Le sonorità che mi hanno sempre ispirato sono quelle giamaicane: dal Reggae più classico, alla Dancehall più spinta al Dub che sfonda gli impianti. Mentre scrivevo “Onde”, in Nigeria esplodeva l’Afro-pop di Wizkid e Burna Boy, queste sonorità mi hanno ispirato tantissimo, le sento molto vicine al mio background musicale. Giamaica e Nigeria non sono le mie uniche ispirazioni, ascolto molta musica italiana ed in generale del vecchio continente, adoro esperimenti audaci come la Vapor Dub francese di Biga Ranx, che ha ispirato canzoni come “Todo el Mundo” e “Luna e Marea”.

Sei nato a Roma e nella stessa città hai trovato l’ambiente fertile per intraprendere un percorso musicale tutto tuo. Fino ad oggi, quali sono stati i tuoi momenti più importanti nel settore?

L’uscita dell’album è stato un momento importante, ma è il risultato di innumerevoli momenti importanti con un microfono in mano su un palco. Sicuramente un altro momento importante è stato collaborare con persone ed artisti del calibro di Roy Paci e Tommaso Colliva, il loro lavoro mi ha sempre ispirato a crescere ed avere la possibilità di condividere delle canzoni con loro mi ha fatto capire di essere cresciuto e di voler fare ancora tanta strada musicalmente parlando.

Ritmi in levare, potenti bassi caraibici, progressioni new soul, linguaggio rap-cantautorale: così si definisce la tua musica. Volendo descrivere in parole più semplici la tua musica, cosa diresti ad una persona che non ancora ha avuto modo di conoscere ciò che fai?

Non c’è niente di più semplice di farsi una propria idea, gli direi di venire a sentire un mio concerto e lasciarsi trasportare, per me è il momento più importante.
Se poi questo concerto si tiene su una spiaggia direi che la dimensione è perfetta per entrare nel mio mondo.

“Notti vicine” è il titolo del tuo nuovo singolo, che si aggiunge alla tracklist del tuo album d’esordio. Cosa puoi dirci di più?

“Notti Vicine” nasce dalla collaborazione con 1Drop: Deda e Dj Madkid. È un brano che parla delle sensazioni che si provano nell’addormentarsi all’alba e risvegliarsi che è già buio, vedendo quindi le due notti avvicinarsi. La notte è un catalizzatore di energie, può portarti nei picchi più alti o negli abissi più profondi. Ho scritto praticamente tutto “Onde” in nottate del genere.

In che modo questo brano anticipa le tue produzioni future e come si relaziona con quelle passate?

Le sonorità di questo brano arricchiscono l’album dal mio punto di vista: è un afrobeats diverso, un po’ più scuro, un’atmosfera che si va ad aggiungere alle altre presenti. Ora che il disco è uscito nella sua interezza la lista già ricca dei produttori che ci hanno lavorato è completa ed è bello sentire il tocco di ognuno.

Quali progetti hai per il futuro?

Album e concerti! La missione è riunire sotto un mio palco persone diverse e sconosciute ma con valori simili, farle conoscere, riunirle sotto lo stesso tetto.

C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?

Ascoltate sempre la musica che vi piace, che sia prodotta nel 2021 o nel 1970, ricercate ed informatevi, ce n’è sempre di nuova da scoprire.

Sealow for Siloud

Instagram: @sealow_man
Facebook: @sealowofficial

Credits: Alice Cherubini, Valentina Aiuto, Macro Beats

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