InTheMusic: Haidil, interview

Dietro Haidil c’è Lidia, una ragazza di 25 anni che vive e lavora a Bitonto. Da piccola subiva bullismo e la musica l’ha aiutata a non cadere nell’abisso; grazie ad essa è diventata forte e ha iniziato a credere nella speranza. “Nuestro Fuego” è il titolo del suo ultimo singolo.

Nome: Lidia
Cognome: Berardi
In arte: Haidil
Età: 25
Città: Bitonto
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: I’m a clown, Nuestro Fuego
Album pubblicati: I can be somebody
Periodo di attività: dal 2019
Genere musicale: Dance
Piattaforme: Youtube, Spotify, Amazon music, Play music, Apple music, ecc

Prima di ogni cosa, chi c’è dietro Haidil?

Dietro Haidil c’è una ragazza di 25 anni che vive e lavora a Bitonto in ufficio. Ho il diploma in alberghiero, ma mi sono ritrovata ad essere assunta in un mondo completamente diverso da quello in cui sono stata preparata. Ma va bene, anzi di meglio non potevo chiedere. Sono persone molto cordiali con me.

Hai incontrato la musica attraverso la passione per la danza: come nasce l’esigenza di questo cambiamento?

Non è un’esigenza direi più una via che mi ha aiutato nei momenti più bui. Da piccola subivo bullismo e la musica mi ha aiutato a non cadere nell’abisso e grazie ad essa sono diventata forte e ho iniziato a credere nella speranza. Ho frequentato corsi di canto sin dall’età i 13/14 anni e non ho più smesso. Certo con la crescita ho migliorato me stessa e anche il mio stile. Tutt’ora continuo a seguire corsi di canto. Non si smette mai di imparare e migliorarsi. Ma il vero motivo che mi ha aiutato ad approcciarmi nel mondo della musica è grazie a mia nonna che non c’è più da un po’ ormai. Ogni volta che andavo a trovarla cantava a squarcia gola maledetta primavera. Dopo la sua morte le ho promesse che non mi sarei arresa e che qualsiasi sogno voglio coltivare, cercherò di realizzarlo.

Lidia in arte diventa Haidil. Perché hai scelto questo nome d’arte?

Una volta ho letto Dottor Jekil e Mr Hide, sicuramente lo conoscete, è un classico. E racconta di questo dottore che bevendo una specie di “pozione” diventa un’altra persona. Praticamente il suo alter ego. E questa cosa mi affascinava del fatto che una persona può essere più di una. Però purtroppo è finito male, perché lui muore. Perché il dottor Jekil non riesce a trovare un equilibrio tra lui e Mr Hide. Da lì ho voluto creare la fusione di Lidia e Aliens, un soprannome che i bulli della scuola mi hanno etichettato per anni. E da lì è nata Haidil ovvero il contrario di Lidia. 

Tante le esperienze che ti hanno segnato nella tua crescita personale e artistica, ma quale, più di tutte, ha significato qualcosa per la tua musica?

Sin da piccola ho partecipato a molti concorsi, eventi, concerti, saggi di fine anno e alcuni casting. Vi potrei dire che la sensazione di stare su un palco è come sentirsi a casa e come se fossi riuscita a trovare il mio posto nel mondo. Ma l’esperienza più cruciale che mi ha fatto capire che sto progredendo e che finalmente la mia musica sta iniziando ad andare lontano è stato quando mia sorella una mattina mi ha chiamata tutta elettrizzata e felice dicendomi che è uscito un articolo su di me sul giornale locale bitonto.it. Mio padre mi ha chiamato dicendo che lo sapeva e che aveva letto l’articolo. Vedete io ho imparato a non aspettare l’approvazione degli altri per fare le cose che mi fanno stare bene. Perché non è un reato seguire la propria strada, ma è bello quando ogni tanto le persone a te care si rendano conto che stai ottenendo buoni risultati. Un anno dopo è uscito un articolo su un altro giornale locale questa volta però di barletta. 

Tante le cover e le produzioni che ti diverti a pubblicare sui tuoi canali. Quanto ti aiuta interfacciarti con il tuo pubblico attraverso i social?

I sociali li utilizzo per sponsorizzare la mia arte e la mia passione, però pubblico anche piccoli momenti della mia vita privata. Momenti belli che voglio condividere con i miei followers. Li utilizzo molto, quasi tutto il giorno. Certo quando lavoro, o sono con la mia famiglia, o con gli amici, oc on il mio ragazzo, non li uso. Perché la compagnia è gradevole quindi ti dimentichi di prendere il telefonino e vedere che notifica ti è arrivata. Però sono molto attiva sui social. Anzi, da settembre lo sarò di più. Infatti ho deciso di pubblicare un video post dove canto ogni mese. Ma se le persone vogliono sapere di più mi dovranno seguire. Solo così potranno capire di cosa si tratta nello specifico.

Tornando alla tua musica, come definisci il tuo stile?

Io sono cresciuta ascoltando ogni tipo di musica. Dal rock al funk al pop al latino alla dance alla disco. Tanti generi grazie a mio padre. Ogni volta che facevamo un viaggio in famiglia in estate lui preparava diverse compilation di canzoni vecchie e nuove tutte da ascoltare. Ed era bella come idea. Così ho imparato ad apprezzare ogni genere. Ma devo dirlo il mio genere è moderno; nello specifico ho iniziato con la dance. Ma ovviamente mi sono evoluta da lì anche la mia musica, quindi posso dire che di base è il genere dance ma poi mi sbizzarrisco con i generi pop, latino, trap, rock. Mi piace fonderli e creare dei suoni tutti nuovi e mai sentiti. O almeno ci provo.

C’è qualche artista a cui ti ispiri particolarmente?

Non una preferenza specifica, ma i miei gusti sono maggiormente stranieri.

“Nuestro Fuego” è il tuo nuovo singolo, un brano fresco e latino che ti lancia su nuovi sound. Com’è nato?

Devo dirlo non ne ho proprio idea. Non l’ho pensato nello specifico, ho iniziato a scoprire questi nuovi suoni sul mio dispositivo e da lì ho sperimentato ed è nato Nuestro Fuego.

Con il brano è uscito anche un videoclip interamente girato con uno smartphone. Cosa hai provato nel raccontare con le immagini la tua musica?

Ogni volta è sempre un divertimento oltre che fatica. I miei amici si mettono con la santa pazienza nel sopportarmi, ma quando capita che hanno un’idea per una scena me lo dicono e da lì la giriamo. Non sono una persona chiusa, accetto ogni tipo di consiglio e critica. E ovviamente non possono mancare le risate che aiutano a trasformare le giornate di riprese in uno spasso assoluto. 

C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?

Sperate, ma mantenete sempre i piedi per terra. Siate costanti e decisi. Seguite il vostro istino. E cercate di prendere di petto ogni cosa. Il mondo è molto duro e oscuro, un po’ di luce non guasta mai.

Haidil for Siloud

Instagram: @haidil96officialartist
Facebook: @haidilofficialpage
YouTube: Haidil Official Channel 

Credits: Nicolo Pentimone, Etichetta Discografica della “Boot Recordings”

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