InTheMusic: Nel Ventre dell’Orsa, interview

Ha la fortuna di vivere vicino ad un bosco e di sentire ogni giorno il suo cambiare nelle stagioni, il profumo, l’umidità dei prati, il vento e i canti. Nel Ventre dell’Orsa nasce così. Con la sua musica spazia tra Ambient, Folk e Drone music, accompagnate da piccole registrazioni esterne provenienti dal bosco. “Brigida” è un brano chiave per il tuo progetto da solista.

Nome: Giulio            
Cognome: Pastorello
In arte: Nel Ventre dell’Orsa
Età: 42
Città: Cereda frazione di Cornedo Vicentino (VI)
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: Il Risveglio, Brigida
Periodo di attività: dal 2014
Genere musicale: Ambient, Folk, Drone, Sperimentale
Piattaforme: Soundcloud, Spotify, Bandcamp, Youtube.  

Chi è la mente e il volto di “Nel Ventre dell’Orsa”?

Mi chiamo Giulio, ho 42 anni, vivo in un paesino chiamato Cereda tra i colli e le montagne dell’ovest Vicentino. Metà delle mie giornate scorrono nelle vesti d’operaio in un’azienda di ristorazione, l’altra metà, quella vera, dedica spazio e realizzazione a musica, fotografia, arte del legno e apicoltura.     

Non sei nuovo nel mondo della musica e prima di scoprire qualcosa in più sulla tua vita artistica ci piacerebbe conoscere quali sono stati i tuoi inizi!

Mia madre ha forgiato i miei primi passi tra i vari generi musicali che col passare del tempo si succedevano. Non apprezzavo tutto, ma la sua scuola d’ascolto mi ha insegnato bene.   Ho iniziato ad amare il mio primo strumento, la batteria acustica, molti anni fa’. Allora avevo le mie prime ispirazioni ritmiche musicali, le band d’oltreoceano e italiane degli anni novanta mi hanno accompagnato ed insegnato: Uzeda, Sonic Youth, Nirvana, Blonde Redhead, Afterhours, Slowdive e altri. Un giorno comprai una chitarra vendutami da un mio vecchio chitarrista così senza saper da dove cominciare. Io sono un musicista autodidatta e quindi ho imparato a suonare sia la batteria che la chitarra a modo mio. Ho la fortuna di avere una buona memoria visiva e sonora. Le note non le conosco, negli anni ho modificato le accordature nelle mie chitarre per facilitarmi nel creare i suoni che tutt’ora esistono. 

Come nasce l’idea di uno pseudonimo così particolare?

Ho la fortuna di vivere vicino ad un bosco, ogni giorno sento il suo cambiare nelle stagioni, il profumo, l’umidità dei prati, il vento, le foglie che avvizziscono, la neve, la pioggia, il caldo, la notte, i suoi abitanti, e i canti. Niente è uguale. Nel Ventre dell’Orsa nasce così. Suoni nascosti arrivano alla pancia, udibili solo per chi ha il coraggio di saper ascoltare.    

Il tuo progetto da solista nasce negli inverni 2014/2015, ma in realtà sei tuttora chitarrista per un collettivo differente. Cosa ti ha portato fin qui?

In musica sono nato come batterista. All’inizio suonavo con vari gruppi, poi sono arrivato a farne parte di uno soltanto perché con quelle persone, Nicola e Michele esisteva una coesione molto forte. Facevamo un gran baccano, ma ci divertivamo. Dopo vari percorsi decisi di cambiare. Scelsi la via chitarristica ed entrai a far parte di un gruppo già avviato chiamato Eroma poi cambiato in Nova sui Prati Notturni. Da quel momento accantonai la batteria per un po’, feci qualche sporadica collaborazione dietro ai tamburi e partecipai ad eventi contemporanei nel Vicentino. Poi conobbi Teno che all’epoca, assieme a Davide, stavano cercando un batterista per il loro progetto musicale Muleta e così ritornai alla batteria. Con loro ho fatto un bel po’ di date, con loro mi sono divertito parecchio. Ho suonato coi Muli nei primi due anni e due dischi. Me ne hanno dato di coraggio ed energia in quel periodo, li ringrazierò sempre. Ad oggi suono la chitarra coi Nova sui Prati Notturni. Oramai saranno più di quindici anni che suono con loro. Una bella famiglia di musicanti. Loro mi hanno insegnato l’importanza del suono nel comporre la musica, i brani lenti, l’ascolto, il coraggio di buttar fuori la voce e cantare.           

Un sound, il tuo, quasi onirico, che cerca lentezza e sussurri. Cosa ti ha aiutato a creare questo mix? 

Come dicevo in precedenza, il fatto di poter uscire da casa e intraprendere un sentiero a piedi in mezzo ai boschi la dice lunga. Inseguo e vivo le stagioni mai uguali a sé stesse, le mie letture, i sogni, la fotografia. Da tutto questo ne traggo ispirazione per colonne sonore a volte strumentali, a volte con voce. Cerco di mantenere lentezza e sussurri quanto possibile, anche perché non riesco altrimenti. Spazio tra Ambient, Folk e Drone music, accompagnate da piccole registrazioni esterne che possono essere pioggia, grilli nelle notti d’estate, temporali, rane nello stagno, rumori e altro.

“Brigida” è un brano chiave per il tuo progetto da solista perché riapre le porte ad un percorso di riscoperta che rischiava di rimanere tra le quattro mura di casa. Com’è nato il brano?

Brigida nasce da un sogno che mia moglie ha fatto. Noi ci raccontiamo dei sogni reciproci. Una sera, prima di coricarmi a letto, presi in mano la chitarra ed iniziai a immaginare parole e musica. Le note rimanevano in testa, poi scrissi parte del testo e alla fine arrivò completo. Uscire fuori e far ascoltare la mia musica lo devo a Patrizia che mi sostiene ogni giorno. Lo devo anche a Matteo e Marika di Soviet Studio che credono in me, Luca di Tiny Drones for Lovers, senza dimenticare Teno de Lo Strano Frutto e i Nova sui Prati Notturni. 

C’è un messaggio che vuoi lasciare ai tuoi ascoltatori con questo singolo?

Non ho un messaggio vero e proprio. Penso sia nel sentire di ogni persona che vorrà intraprenderne l’ascolto. A loro il proprio giudizio.

E soprattutto, possiamo sperare di sentirne presto di nuovi, o, perché no, vedere la nascita di un album?

L’album è già pronto, penso vedrà luce in autunno.

C’è qualcosa che progetti per il futuro?

Qualcosa di nuovo c’è ma ho bisogno di fare ordine. Per ora ho solo disegni fatti a matita, più avanti, se andranno bene, aggiungerò colore.

C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?

Posso solo ringraziarli per aver letto ed ascoltato un po’ di me. Grazie.   

Nel Ventre dell’Orsa for Siloud

Soundcloud: nelventredellorsa
Facebook: @NelVentredellOrsa
YouTube: Nel Ventre Dell'Orsa
Bandcamp: https://nelventredellorsa.bandcamp.com

Credits: Dischi Soviet

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