InTheMusic: Brugnano, interview

Brugnano sono due fratelli originari di Napoli. Antonio ha una scuola di musica e si occupa di direzione artistica; Gianluca ha iniziato la sua carriera prestissimo e all’età di 18 anni era in tournée. Per loro, una canzone che non racconta qualcosa di significativo e non produce un’emozione, non ha motivo di vedere la luce. Il loro ultimo singolo si intitola “Supereroi”.

Duo: Brugnano
Componenti: Antonio Brugnano e Gianluca Brugnano 
Età: 38 
Città: Napoli
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: Draghi, Acqua Gelida, Le Notti Insieme, Supereroi
Periodo di attività: dal 2019
Genere musicale: Indie Pop 
Piattaforme: Spotify, Amazon Music, Deezer, Tidal

Chi sono i Brugnano?

Siamo due fratelli, veniamo da Napoli, 35 anni Antonio e 40 Gianluca. Io, Antonio, ho una scuola di musica e mi occupo di direzione artistica oltre al mio lavoro di autore e producer. Io, Gianluca, ho iniziato la carriera di musicista professionista (batterista) prestissimo, all’età di 18 anni ero in tournée con i rappresentanti della musica jazz italiana nel mondo. Attualmente lavoro in progetti diversi come quello con Rocco Hunt.

Siete due fratelli, per cui non ha senso chiedervi come vi siete conosciuti. Piuttosto, quando avete deciso di avviare un progetto artistico insieme?

Decidemmo che Brugnano poteva essere un progetto stabile una sera che ci ritrovammo in studio a ci venne molto naturale lavorare insieme alle nostre idee, trovammo un equilibrio sulle voci, sul sound, e tutti quei brani che a volte avevamo provato a far cantare ad altri cantanti, interpreti, ci sembrava avessero trovato il giusto posto.

Sicuramente l’utilizzo del vostro cognome anche in arte è stata una scelta più adatta. Come mai non avete pensato ad un nome diverso?

Avendo scritto e collaborato con altri artisti, i brani che avevamo tenuto lì erano davvero molto personali, non sentivamo nessun altro adatto a cantarlo e interpretarli. E quindi, proprio per marcare il concetto che erano nostri, ci sembrò giusto utilizzare come nome il nostro cognome, proprio per indicare l’estrema personalità intima del progetto. 

Quali sono le vostre principali influenze musicali?

Ci piace distinguere la musica in bella e brutta, ovvero quando ascoltiamo qualcosa non ci poniamo mai il limite di genere. Siamo partiti col cantautorato italiano e il jazz, ma anche il rap, il funk e le diverse declinazioni, catturano molto tempo della nostra giornata. Una soluzione melodica interessante, una frase, un giro di accordi, può catturarci anche in generi diversi da quelli che di solito ascoltiamo. 

Quali sono stati i momenti più importanti della vostra carriera nella musica fino ad oggi?

I momenti più importanti privati molti. Quelli con il progetto Brugnano, che in effetti è nato da poco più di un anno, sicuramente la vittoria a Musicultura con l’esibizione allo Sferisterio di Macerata. È stato un momento davvero molto bello e intenso. 

Diteci qualcosa in più sulla vostra musica. Come definireste ciò che fate? 

Definire la propria musica è sempre molto strano. Di sicuro partiamo dal concetto di verità. Ci deve essere in qualche modo una verità nostra, che ci rappresenta. Poi, il modo di arrivare a esprimere al meglio questa verità può essere sorprendente. Stiamo lavorando ad esempio con il super producer Nazo, che sta dando una veste completamente diversa a ciò che scriviamo, ma ci sembra comunque non tradire mai le nostre premesse di verità. Una canzone che non racconta qualcosa di significativo per noi, e produce un’emozione, per noi non ha motivo di vedere la luce.

Il vostro nuovo singolo si intitola “Supereroi”. Come nasce e come è stato prodotto?

“Supereroi” nasce tra studio e casa, come quasi tutti i brani. Ci piaceva la frase “lei ha mille sogni e un drink in mano”, girava molto bene. Un giro di accordi semplice. Volevamo rappresentare una storia, nella sua altalena emotiva, però con dolcezza e semplicità, utilizzando immagini immediate e dirette. Poi in studio è nato il riff di piano, e ci è sembrato davvero che poco altro andava aggiunto ed era perfetta così.

Qual è la relazione tra questo brano e le vostre produzioni passate?

Crediamo che il filo conduttore tra supereroi e gli altri brani sia sempre nella modalità del racconto. Può cambiare il sound, ma l’anima di ciò che vogliamo dire e come lo diciamo resta quella. È bello anche allontanarsi un po’, e poi ritornare, musicalmente parlando. Non ci poniamo limiti nel cercare sonorità diverse ad ogni produzione.

Quali sono i vostri progetti per il futuro?

Ci interessa chiudere il disco, che rappresenta la fine di un percorso e l’inizio di un altro. Il disco segna una linea, così magari metabolizziamo meglio ciò che è accaduto e ciò che abbiamo fatto, svuotiamo il bagaglio, e partiamo per riempirlo di altro. 

C’è qualcosa che vorreste dire ai nostri lettori?

Non accontentatevi dei brani che vi propongono, cercate, scavate nelle playlist, molte realtà musicali sono coperte dalle major che propongono progetti e artisti, detto molto onestamente, molto simili tra di loro. Invece ci sono molte realtà interessanti, che potrebbero colpirvi, e molte canzoni potrebbero davvero colpirvi e diventare parte della vostra vita. Chiaramente tra queste, ascoltate le canzoni di Brugnano! A presto.

Brugnano for Siloud

Instagram:@brugnano_official
Facebook: Brugnano
YouTube: Brugnano

Credits: Luppolo Dischi

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