Come loro dicono, dietro Il Peggio è Passato ci sono normalissimi dinosauri parmigiani con vite e lavori altri, che rinascono nella musica. “Pop corrotto” è la definizione che danno al loro genere. Hanno di recente pubblicato il secondo singolo, “Corse ad ostacoli”, uscito per Dischi Soviet Studio.
Band: Il Peggio è Passato
Componenti: Michele Zilioli, Francesca Pesci, Simone Vaccari
Età: 50, 40, 47
Città: Parma
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: Corse ad ostacoli, Lo so, Lo so
Periodo di attività: dal 2016
Genere musicale: Electro-pop
Piattaforme: YouTube, Spotify, Apple Music, Deezer, Amazon Music, ecc.

Chi sono Il Peggio è Passato?
Siamo normalissimi dinosauri parmigiani con vite e lavori altri, che rinascono nella musica. In questi contesti Simone è un padre di famiglia e fa l’operaio, Francesca è un’apprezzata architetto e Michele, il sottoscritto, fa l’impiegato. Come avrete capito siamo tutt’altro che una boy band, infatti puntiamo a svettare/primeggiare tra le classifiche musicali degli animali senili, nella categoria non-giovani forever “tesi e nervosi”.
Come nasce questo progetto artistico e, prima ancora, come vi siete conosciuti?
Nasce con Simone e Michele che scrivono canzoni in italiano per voce e chitarra acustica ed una volta approntata una decina di brani e deciso di cercare un batterista incontrano Francesca, una tastierista con cui c’è subito affinità e si sentono realizzati come trio. Simone e Michele si erano conosciuti tanti anni prima dividendo il palco con i loro gruppi precedenti oltre che in qualità di fanatici ascoltatori di musica e comunque già in passato avevano fatto musica insieme.
Perché un nome d’arte così particolare e, per certi versi, mirato?
Volevamo un nome che fosse un modo di dire ricorrente e ci siamo riconosciuti in questo attribuendogli tanta, tanta ironia perché qualsiasi cosa facciamo ci costa tanta, tanta fatica. È un nome che abbiamo scelto ben prima della pandemia e nulla a che fare con essa.
Nelle vostre produzioni unite stili musicali molto diversi tra loro. Quali sono le vostre influenze principali?
È una domanda che ci mette sempre in difficoltà. Francamente non lo sappiamo bene nemmeno noi. Non voglio tirarmela, ma abbiamo ascoltato e suonato tantissima musica fino ad oggi e noi semplicemente ci mettiamo lì e suoniamo senza pensare a chi vogliamo somigliare. Io, per esempio, canto semplicemente nell’unico modo in cui so cantare. Del primo singolo, “Lo so, Lo so”, è stato scritto che abbiamo influenze che vanno dai Baustelle, ai primi Bluvertigo e persino a Elio e le Storie Tese. Vediamo cosa scriverete ora che è uscita “Corse ad ostacoli”, sta soprattutto a voi rispondere a questa domanda.
Parlateci del vostro percorso nella musica, dagli inizi ad oggi. Quali sono stati i momenti più importanti? Incontro fra, pandemia, soviet primi live prime uscite
Veniamo tutti da anni di militanza con progetti precedenti, ma quando è nato “Il Peggio è Passato” eravamo fermi da oltre una decade. L’esordio dal vivo nel marzo 2019 fu pertanto un momento catartico di riconoscimento della nostra esistenza in qualità di entità musicale pulsante. Dopo questo c’è stato l’incontro con Matteo Marenduzzo che ci ha accolti calorosamente nella grande famiglia Dischi Soviet Studio all’inizio di questo 2021.
“Pop electro-acustico” è la definizione che associate al vostro stile. In che modo avete lavorato sulla vostra identità artistica?
“Pop corrotto”: in realtà è così che amiamo definire il nostro genere. Un pop senil-giovanile fatto da adulti depressi per giovani e meno giovani curiosi ed annoiati o forse un pop non così pop. Musicalmente abbiamo scelto di essere pochi e lavorare con poco: una voce lead, una chitarra acustica, sintetizzatori e ritmi minimali. Le nostre canzoni parlano di vissuto e raccontano di relazioni, quasi vittorie, sconfitte, addii, nuovi amori e vita quotidiana con fare confidenziale, un po’ d’ironia e un po’ di malinconia.
Quali sono le vostre produzioni più recenti e come nascono?
Abbiamo appena pubblicato il secondo singolo “Corse ad ostacoli” uscito per Dischi Soviet Studio. Per la stessa etichetta abbiamo pubblicato una versione live in studio di “Vendo casa” di Battisti/Mogol ed il primo singolo “Lo so, Lo so”.
I due singoli ufficiali li abbiamo incisi presso diversi studi di registrazione tra Parma, Reggio e casa nostra, mentre la cover di “Vendo casa”, pubblicata in sola versione video, l’abbiamo registrata in presa diretta al Dischi Soviet Studio di Cittadella (PD), presso la sede della nostra label.
In che modo queste si relazionano con le vostre produzioni passate?
Queste del 2021 sono le nostre prime produzioni ufficiali in assoluto. Volessimo fare un confronto con le prime cose che componevamo bè, ora lavoriamo più come un vero gruppo, con Francesca che ha una parte attiva anche nella composizione, mentre all’inizio i brani venivano scritti da me e Simone, quindi nascevano per voce e chitarra acustica, con Francesca che aggiungeva i suoi colori solo a posteriori.
Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Con Dischi Soviet Studio abbiamo stilato un calendario che prevede l’uscita di altre due tracce musicali “sciolte” nella prima parte del 2022 per poi arrivare all’album verso inizio estate. Estate durante la quale speriamo di poterci esibire dal vivo con assiduità.
C’è qualcosa che vorreste dire ai nostri lettori?
Li ringraziamo per aver dedicato il loro tempo alla lettura di queste righe e li invitiamo a seguirci, perché arriverà altra musica nei prossimi mesi, e a votare per noi alle prossime elezioni presidenziali. Su col morale ragazzi, il peggio è passato!
Il Peggio è Passato for Siloud
Instagram: @ilpeggioepassatomusic
Facebook: @ilpeggioepassato
YouTube: Il Peggio è Passato
Apple Music: Il Peggio è Passato
Credits: Dischi Soviet