La carriera di Midorii è iniziata prima da interprete, poi corista e oggi finalmente cantautrice. Lo studio è stato la parte più faticosa ma anche la più soddisfacente del suo percorso musicale. “Girotondo” è il suo terzo brano ed il più importante perché racchiude un po’ tutta la sua filosofia ed esprime musicalmente al meglio quello che sente vicino.
Nome: Valentina Cognome: Pinto In arte: Midorii Età: 30 Città: Roma, Matera Nazionalità: Italiana Brani pubblicati: Girotondo, Saturno, Salto Periodo di attività: dal 2021 Genere musicale: Pop Piattaforme: YouTube, Spotify, Apple Music, Deezer, Amazon Music, ecc.

Chi è Midorii nella vita di tutti i giorni?
Sono da sempre una cantante. La mia carriera è stata molto varia, ma ho iniziato da subito come interprete, poi corista e oggi finalmente cantautrice. Vivo a Roma, ma sono originaria di Matera e nella vita faccio la cantante e la vocale coach.
Qual è il significato del tuo nome d’arte?
“Midorii” nasce a settembre 2020, quando stavamo decidendo il percorso da dare ai miei inediti. Scegliere questo nome d’arte per me è stato molto semplice. Mi sono sentita perfettamente a mio agio con il mio nome di battesimo fin quando non ho iniziato a scrivere musica mia. La mia anima musicale e non, era cosi cambiata, cosi nuova che aveva bisogno di un nome diverso. Avevo da poco letto un libro molto bello di Murakami, “Norvegian Wood”, in cui Midorii era uno dei personaggi. Questo nome, oltre ad essere nome comune di persona in Giappone, significa anche “verde”, uno dei colori più positivi dell’arcobaleno: natura, equilibrio armonia sono solo alcune delle caratteristiche del verde. È stato semplice e immediato scegliere questo nome per la nuova me.
Come è nata la tua passione per la musica e qual è il tuo primo ricordo legato ad essa?
Nella mia famiglia ho respirato musica da sempre perché i miei genitori e i nonni paterni sono musicisti. È stato quindi naturale, quasi doveroso, per me avvicinarmi alla musica non solo per diletto. Ho cantato sin da subito in maniera molto naturale e istintiva, ricordo infatti che a due anni mio padre mi riprendeva mentre cantavo “Come Saprei” di Giorgia. Mi sono poi approcciata al violino alle scuole medie, percorso che poi ho concluso con i 10 anni di conservatorio.
Quali sono le tue principali influenze musicali e come le riporti nelle tue produzioni?
Le mie influenze musicali sono svariate e penso la mia musica sia la somma di tutto quello che ho ascoltato e ascolto. Sono nata con il pop degli anni ‘90/2000, poi ho studiato jazz e per 5 anni della mia vita ho cantato ed ascoltato solo quello. Ho fatto dance e funky per tanto tempo, genere che ancora oggi mi diverto a cantare in alcune situazioni. Da qualche anno a questa parte ho riscoperto il piacere del pop, della musica di oggi e soprattutto della nuova musica italiana.
Il tuo percorso nella musica è fatto soprattutto di studio, prima al Conservatorio e poi in un master post-laurea. Ti andrebbe di raccontarci i momenti più importanti che hai vissuto legati alla musica, fino ad oggi?
Lo studio è stato la parte più faticosa ma anche la più soddisfacente del mio percorso musicale. Sicuramente ricordo con piacere le discussioni delle tesi di canto jazz e con molta ansia il diploma di violino (forse una delle prove più dure che abbia mai affrontato). Per il resto non riesco davvero a fare un breve riassunto dei momenti più importanti legati alla musica, soprattutto quelli della carriera perché ogni concerto, dal più piccolo al più importante, ogni collaborazione, dalla più stupida alla più clamorosa, porta con sé aneddoti, ricordi ed emozioni.
Come definiresti il tuo modo di fare musica e in cosa senti di essere unica?
Faccio musica con lo stile di Midorii, l’unicità sta in quello. Non servono grandi cose per essere unici, basta essere sé stessi e raccontare le proprie verità. Se dovessi definire stilisticamente la mia musica direi che è non troppo pop, non troppo R&B, non troppo teen, non troppo seria, non troppo spensierata. Come si dice il troppo stroppia, spero che sia troppo bella per molti però.
“Girotondo” è il titolo del tuo ultimo singolo, che in realtà racchiude tutta l’essenza del tuo progetto artistico. Cosa puoi dirci di più?
“Girotondo” è il terzo brano del “progetto” Midorii ed il più importante di questo percorso perché racchiude un po’ tutta la mia filosofia ed esprime musicalmente al meglio quello che sento vicino. Girotondo è una sfida personale, quella di accogliere ciò che ci capita nella vita, perché non abbiamo sempre il potere di scegliere tutto quello che viviamo. La sfida è girare insieme al mondo, accettando quello che incontriamo nel nostro percorso di vita, non con rassegnazione ma con resilienza. “Girotondo” è un messaggio trasversale e universale che raccoglie paure e verità di tutti. È un dialogo con la vita, con il destino. Mi piace però lasciare all’ascoltatore la libertà di interpretare questo brano in versione ‘tailored’. Voglio che ognuno lo senta addosso, comodo come un bel vestito di seta.
Come hai lavorato alla produzione di questo brano e in che modo si relaziona con le tue produzioni passate?
La produzione non è la parte che curo io in prima persona, ma c’è un team dietro che mi aiuta per la realizzazione. “Girotondo” è uscita il 5 novembre ma è nata insieme agli altri brani, quindi anche a livello di sound abbiamo cercato di mantenere una linea comune nei suoni e nell’atmosfera al fine di legare tutti i brani in maniera da mettere una firma anche nel sound.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Continuare a fare musica, a scrivere e a far uscire tanti nuovi brani, facendo conoscere sempre di più la mia penna.
C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?
Come dico sempre nei miei live: ascoltate musica senza pregiudizi e lasciatevi trasportare dalle emozioni che vi trasmette.
Midorii for Siloud
Instagram: @midoriiofficial Facebook: @midoriiofficial YouTube: Midorii Credits: Alessandra D’Alessandro