InTheMusic: Alessandro Furlan, interview

Alessandro Furlan è un 23enne di Anzano che ha cominciato a fare musica fin da adolescente. Dalla musica che compone emergono i vari colori della sua personalità. In queste prime produzioni lascia uscire la sensibilità e le riflessioni più profonde ma anche una forte energia. Oggi ci presenta il suo ultimo singolo “Ho sempre odiato il lunedì“: una metafora con le sue insicurezze.

Nome: Alessandro
Cognome: Furlan
In arte: Alessandro Furlan
Età: 23
Città: Anzano, Cappella Maggiore (TV)
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: Scappa, L’inverso, Ho sempre odiato il lunedì
Periodo di attività: dal 2019
Genere musicale: Alternative/Pop/Rock
Piattaforme: Spotify, Apple Music, Amazon Music, ecc.

Chi è Alessandro Furlan nella vita di tutti i giorni?

Sono un ragazzo di 23 anni, abito ad Anzano, un piccolo paesino in provincia di Treviso, e studio Economia Internazionale a Trieste.

Il tuo vero nome e quello d’arte coincidono: come mai questa scelta?

Penso che un nome d’arte o ti appartiene nel personale o non ha senso cercarlo. Io sono Alessandro Furlan anche quando canto, soprattutto quando canto.

Come è nata la tua passione per la musica e come l’hai coltivata nel tempo?

Da piccolo ero molto vivace, colpa della musica. Il letto dei miei era un palco e io ci saltavo su e giù come fossi a San Siro. Suono la chitarra da quando ho 6 anni ma ho dovuto iniziare con la classica, calmando il mio animo rock. La musica mi ha sempre trasmesso tanto, non la vedo solo come una passione, ma come un’esigenza, un bisogno. Mi ha aiutato a dire anche quello che non riuscivo a spiegare.

Quali sono i caratteri principali delle tue produzioni e come definiresti ciò che fai?

Ho iniziato a scrivere i miei primi pezzi a 16 anni, registravo tutto (voci, chitarre, synth, batterie) sulla loop station perché ancora non ero pratico con i programmi di registrazione sul computer (sono sempre stato un tipo molto analogico). Ho avuto la fortuna di conoscere il mio produttore che mi ha aiutato a rendere ancora più concrete le mie idee, quindi tra i 19 e i 20 anni ho iniziato a lavorare con lui in studio.

Dalla musica che compongo emergono i vari colori della mia personalità. In queste prime produzioni lascio uscire la mia sensibilità e le mie riflessioni più profonde ma anche una forte energia. Più avanti farò conoscere anche altre sfumature.

Quali sono le tue principali influenze musicali?

Credo sia importantissimo per un artista ascoltare più musica possibile e soprattutto la più varia. Ho sempre amato spaziare per questo nei miei brani ci sono tante influenze diverse: dal Rock classico di Beatles, Rolling Stones, Pink Floyd e Led Zeppelin ad artisti odierni come Imagine Dragons, Twenty One Pilots e Harry Styles; cantautori italiani come De Gregori, Silvestri, Cremonini e Jovanotti; tra i gruppi i Negrita e i Subsonica; per quanto riguarda il panorama Rap Salmo, Ernia e Rkomi.

“Ho sempre odiato il lunedì” è il titolo del tuo ultimo brano e trasforma in musica pensieri compresi da tutti. Cosa hai voluto raccontare?

Ho sempre odiato il lunedì. A nessuno piace il lunedì. Ho sempre odiato le mie insicurezze che, come il lunedì, ritornano e le devo affrontare. Mi fanno sentire a disagio, mi fanno pensare di non essere abbastanza. Cerchiamo sempre di nascondere Insicurezze e paure perché ci lasciano la sensazione di essere più fragili degli altri, ma con la consapevolezza di noi stessi e provando ad andare oltre potrebbero renderci più forti.

Più in generale, come hai lavorato alla produzione di questo singolo?

Il pezzo è nato pian piano. Non è stata una di quelle canzoni che scrivi di getto e lasci così com’è, soprattutto per quanto riguarda la scelta di alcune frasi. Prima di registrare le cose in maniera definitiva preferisco lavorarle a casa da solo quindi l’ho provato mille volte. Lo strumming di chitarra acustica mi convinceva, dava profondità alle parole e allo stesso tempo teneva (da solo) in piedi il pezzo con il ritmo delle pennate. In studio abbiamo deciso di lavorare sulle dinamiche per dare incisività ai ritornelli aggiungendo percussioni potenti e chitarre elettriche. Il finale volevo riprendesse solo chitarra e voce quindi ho deciso di lasciarlo scoperto come all’inizio, il pezzo sembra, infatti, ripartire da capo, ma è un nuovo giorno.

Qual è la relazione tra “Ho sempre odiato il lunedì” e i tuoi brani passati e in che modo credi anticipi le tue prossime produzioni?

Ho sempre odiato il lunedì ha un legame con le canzoni precedenti che hanno liberato il mio bisogno di uscire da un periodo di incertezze e paure. Anche il prossimo brano riflette quel periodo, poi si aprirà una nuova fase.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?  

A breve uscirà un nuovo pezzo che andrà a chiudere questa mia prima parentesi musicale. Poi lavorerò al primo album.

C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?

Grazie per l’attenzione, mi trovate su tutte le piattaforme digitali.

Alessandro Furlan for Siloud

Instagram: @_alessandro_furlan

Credits: MM Lab

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