InTheWeb: Gaspare Bitetto, interview

@Casalegglo è un pezzo di storia dell’Internet, il primo twitter fake di successo in Italia. È lo specchio di ciò che è stata la situazione politica e sociale di questo Paese in un bizzarro periodo storico che ha gettato le basi per la realtà in cui viviamo oggi.

Nome: Gaspare
Cognome: Bitetto
Età: 38
Città: Roma
Nazionalità: Italiana
Professione: Autore Radio-Tv, Social Media Producer

Andiamo subito al sodo: cos’è @Casalegglo?

Potrei rispondere con le informazioni che saltano subito all’occhio: @Casalegglo è un pezzo di storia dell’Internet, il primo twitter fake di successo in Italia, pluripremiato agli Internet Awards, creatore dell’hashtag #VinciamoPoi e delle avveniristiche profezie di Apocalypso, l’account che tra il 2013 e il 2014 ha fatto da periscopio satirico nella vera realtà della base del M5S a colpi di tweet surreali e acrobatiche incursioni sui media tradizionali.

La verità è che, sopra ogni cosa, @Casalegglo è lo specchio di ciò che è stata la situazione politica e sociale di questo Paese in un bizzarro periodo storico che ha gettato le basi per la realtà in cui viviamo oggi (ma cos’è in fondo la realtà? Chi siamo? Dove andiamo? E perché il bus non passa mai in orario?).

Chi c’è dietro questo profilo Twitter?

Soros, i Poteri Forti, la corrente keynesiana degli Illuminati, una piccola sezione locale di Rettiliani con sede a Orgosolo (NU) e il club delle casalinghe per Kim di Pyong-Yang. È stato grazie al loro supporto se un gruppo di autori si è potuto riunire sotto lo pseudonimo Diecimila.me e pilotare le sorti di questo profilo e di tutte le attività che lo riguardano. Certo, per un breve periodo l’account potrebbe essere passato in mano a degli hacker russi, ma non posso né confermare né smentire che sia successo, e in ogni caso мне также очень нравится этот.

Ma soprattutto, com’è nata l’idea?

È stato un ripiego, noi avremmo voluto realizzare un fake account del Papa (che tra l’altro era già andato online e si chiamava @Pontifex_xxx). Purtroppo le alte sfere vaticane non hanno gradito e hanno convinto Twitter a spedire il profilo che avevamo creato nel Regno dei Cieli passando per vie diverse da quelle che ci eravamo prefissati. Francamente non ho mai capito il motivo. Perché censurarci quando, invece, sarebbero stati contrattualmente obbligati a porgere l’altra guancia? Dev’essere l’ennesimo caso di mistero della fede.  

Tweet surreali e telegrafici che, complice anche l’assenza del vero Casaleggio sul social network, si sono espansi a colpi di retweet tra chi ne coglieva l’ironia e chi invece lo credeva il vero “guru” del Movimento 5 Stelle. Com’è stato affrontare questa duplice reazione?

È stato un percorso catartico in quella che Honoré de Balzac avrebbe chiamato “Comédie humaine” (almeno credo, è da tanto che non sento Honoré e spero stia bene; se mi leggi, fatti vivo: andiamo a prencerci un caffè). Durante l’attività dell’account abbiamo visto e interagito con qualunque tipo di essere umano: politici, giornalisti, avvocati, padri di famiglia, madri disperate, bancari attendati, cultori della tintarella albina, pippatori di gas esilarante, patetiche attricette nevrasteniche, ciucciatori d’acido, coltivatori di funghi allucinogeni, bazzicatori di postriboli, ciccioni telematici, integraliste del separatismo lesbico e giapponesine ermetiche in tenuta tigrata; tutto documentato nelle risposte ai tweet di @Casalegglo e, per un certo periodo, nella nostra rubrica “Essere Casaleggio”. Vuoi sapere se è stato bello? Sì. Vuoi sapere se ci è piaciuto? Sì. Vuoi anche un altro consiglio? Non fare mai queste domande dopo che sei stato a letto con qualcuno.

Da qualche giorno è possibile acquistare un tweet del vostro account: cosa vuol dire comprare un tweet?

Comprare un tweet significa arrendersi all’idea che siamo solo proiezioni mentali del nostro io digitale, che quella che fino ad oggi abbiamo chiamato “realtà” non è altro che una scenografia da utilizzare per creare i nostri contenuti acchiappa-like e condividerli con gli altri sotto forma di video, immagini e parole codificate in sequenze di 1 e di 0 e salvate su supporti elettromagnetici che non moriranno mai, almeno finché non verranno a decadere le Leggi di Maxwell o il Sole non deciderà di arrostirci tutti. Un tweet, a volte, è molto più che un tweet, è un pezzo di storia dell’arte. Tu non vorresti avere a casa un paio di occhiali indossati da Elvis? Che ne diresti di un quadro originale di Hieronymus Bosch? E di pezzo di manoscritto dell’Amleto di Shakespeare? Quelli non te li puoi permettere (almeno credo), ma un tweet di @Casalegglo sì; ti basta un solo dollaro per fare un’offerta d’acquisto e portartelo a casa (sperando che nessun altro offra più di te, altrimenti se lo porta a casa lui, o lei, o lə).

E perché farlo?

Perché lo fai, disperato ragazzo mio? Puoi farlo per te, ma in questo caso lo fai anche per gli altri. Se ti interessi di arte digitale sai sicuramente cosa sono gli NFT (e se non lo sai ho creato una breve raccolta di FAQ che dovrebbero risolvere tutti tuoi dubbi). Progetti come questo sono la nuova frontiera dell’arte e sono destinati a crescere di valore nel tempo. Le case d’asta e i collezionisti privati ci stanno già investendo da un po’, e tu puoi unirti a loro. Aggiungici anche che partecipando a questo progetto aiuti a finanziare l’AIRC e la ricerca sul cancro. Mi sembra una situazione win-win. Cos’altro puoi volere di più? Una mountain bike con cambio Shimano e un set di pentole in acciaio inox 18/10? Per chi mi hai preso, per Giorgio Mastrota? Partecipate, l’AIRC ve ne sarà grata (e un po’ pure io).

Una parte del ricavato verrà donato in beneficenza alla Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, insomma, un modo per rendere qualcosa di fake reale e concreto. A tal proposito, cosa ne pensa Diecimila.me delle fake news e dell’utilizzo scorretto dei social come mezzo di informazione?

Come tutte le migliori band, anche Diecimila.me a un certo punto si è sciolto (non me ne vogliano i Rolling Stones che, comunque, fanno ancora in tempo), quindi non posso parlare a nome dell’intero gruppo. Dal mio punto di vista penso che le fake news siano il migliore strumento che abbiamo a disposizione per riconoscere gli idioti; ne trovi una, ci credi e la fai girare? Allora Darwin ha brutte notizie per te. In ogni caso io sono un autore, io creo mondi di fantasia e manipolo il mondo reale, quindi non sta a me parlare d’informazione, di quella devono occuparsi i giornalisti: se la gente condivide fake news è perché c’è qualcuno che le scrive, si facessero un esame di coscienza e si prendessero la loro parte di responsabilità. Noi con @Casalegglo non abbiamo mai voluto spacciarci per qualcosa di reale, ma noi siamo artisti, se ci prendete (troppo) sul serio la colpa è vostra.

Secondo te, quali cambiamenti subiranno ancora i social e in particolare Twitter?

I Social Network sono già il passato, e non lo dico io, lo dicono le stesse persone che se li sono inventati. Facebook ha cambiato nome in Meta, per esempio, perché sta già pensando al futuro, al web 3.0, al cosiddetto metaverso, fatto di mondi digitali in cui riunirsi e interagire, ma lo stesso Twitter sta già implementando soluzioni tecniche basate su blockchain decentralizzate; come sceglierà di utilizzarle, per ora, mi è difficile prevederlo. E lo so che a molti quest’idea dei mondi digitali sembra bizzarra o fa un po’ paura, ma è inevitabile (a prescindere che il Covid ci tenga ancora chiusi in casa per gli anni a venire). Anche quando arrivò l’internet di massa tutti, almeno all’inizio, la consideravano qualcosa di assurdo e insensato, il termine “virtuale” aveva quasi un’accezione negativa, ora invece siamo circondati da influencer, gruppi di mamme su whatsapp, buongiornissimi kaffè e via dicendo. Nessuno riuscirebbe più a immaginarsi un mondo senza internet, nel bene e nel male, e se a te va, possiamo risentirci tra 20 anni, e mi saprai dire se ho ragione o no, ti farò sapere su quale server avrò preso residenza (uno con slot machines e squillo di lusso, probabilmente).

Cosa progetti per il futuro?

Mi piacerebbe molto rispondere a questa domanda, ma poi sarei costretto a ucciderti per non farti divulgare informazioni che al momento sono riservatissime rovinandomi l’effetto sorpresa. I progetti sono molti, quasi tutti inaspettati e preparati nell’ombra, in silenzio, senza fare rumore, perché come diceva Banksy “In molti dimenticano che l’invisibilità è un superpotere”. Tu guardati attorno e ogni tanto passa a dare un’occhiata su www.gasparebitetto.com, non sai mai dove potrei spuntare all’improvviso.

C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?

Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi. Se dovesse chiamare un certo Gesù per lamentarsi di questa affermazione, ditegli che non lo conosco.

Gaspare Bitetto for Siloud

Twitter: @GaspareBitetto
Instagram: @gasparebitetto
Facebook: @bitetto.gaspare

Credits: Astarte Agency

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