Dietro i Tonic ci sono tre ragazzi, tutti provenienti dalla provincia di Pordenone. Vogliono proporre la loro musica come fedele accompagnatore per i ragazzi della loro generazione e, non a caso, i loro testi trattano di esperienze di vita comuni a tutti i ragazzi. “Se ti dicessi” è il titolo del loro ultimo singolo.
Band: Tonic
Componenti: Andrea Camerin, Giorgio Baldo, Simone Dario
Età: 20, 19, 20
Città: Pordenone
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: @catene, Ultima pagina, Simon Bay, Se ti dicessi
Periodo di attività: dal 2020
Genere musicale: Pop-Rock, Indie-Pop, Indie-Rock
Piattaforme: YouTube, Spotify, Apple Music, Deezer, Amazon Music

Ciao ragazzi, non vediamo l’ora di scoprire qualcosa in più su di voi: chi sono i Tonic?
Siamo un trio originario di Sacile in provincia di Pordenone, formato da Andrea Camerin, Simone Dario, Giorgio Baldo. Il frontman Andrea (20 anni), suona il pianoforte da circa 10 anni, e studia canto da 2; alterna l’impegno musicale con il lavoro. Il chitarrista Simone (20 anni) pratica il suo strumento da 7 anni e studia Informatica all’Università di Udine. Il batterista Giorgio (19 anni) suona da circa 7 anni e frequenta il corso di Scienze Motorie a Gemona.
E di chi è stata l’idea di unirvi in una band?
Diversi anni fa un gruppo di amici si è trovato a suonare assieme per passione, senza particolari obiettivi, ognuno studiava il proprio strumento e l’esperienza della band era interessante anche a livello didattico, utile per la formazione di ogni singolo musicista.
Dopo diversi cambi di formazione è nato, a ottobre 2020, il progetto attuale: i “Tonic”.
Perché avete scelto il nome d’arte Tonic?
Il nome è stato suggerito dall’attuale frontman in seguito ad una riunione nella quale sono state decise le sorti del, all’epoca nuovo, progetto Tonic. In quell’occasione, infatti, Andrea aveva appunto ordinato nel locale di ritrovo un gin tonic. Il trio era in cerca di un nome semplice, breve ed incisivo, che potesse facilmente rimanere della mente delle persone.
Tre i componenti della band, con tre background musicali differenti. Qual è la musica che vi ispira e vi aiuta a creare un unico sound?
Sebbene ognuno abbia le proprie preferenze a livello musicale, i gusti di Andrea, Simone e Giorgio non differiscono in maniera radicale, permettendo quindi un punto d’incontro, ma garantendo una varietà di generi che viene mixata nel momento in cui i tre si trovano a scrivere i propri pezzi. Ad esempio, Andrea è più influenzato dal cantautorato italiano passato e presente come Massimo Ranieri, Tiziano Ferro, Ultimo, Tommaso Paradiso. Simone invece predilige sonorità estere, specialmente britanniche e statunitensi, passando dai moderni Coldplay al britpop anni ’90 degli Oasis, non mancano però i riferimenti ai grandi chitarristi del passato quali Slash, B.B. King, Santana.
Giorgio apprezza maggiormente stili come il funk, il jazz e il soul. Concede spazio però anche ad artisti italiani come Willie Peyote, Frah Quintale e Caparezza. Non mancano poi di certo i punti d’incontro apprezzati da tuti e tre, come ad esempio i rovere, Fulminacci, i Pinguini Tattici Nucleari ma anche Bruno Mars e i sopracitati Coldplay.
Come definireste, invece, il vostro stile?
I Tonic vogliono proporre la loro musica come fedele accompagnatore per i ragazzi della loro generazione. I testi del trio sacilese trattano infatti di esperienze di vita comuni a tutti i ragazzi come, ad esempio, in “Ultima pagina” pezzo che racconta in chiave autobiografica una storia d’amore, oppure “Simon Bay” brano che rappresenta la gioia e sintonia tra i membri del gruppo.
“Se ti dicessi” è il vostro ultimo singolo. Qual è la storia che racconta?
“Non succede… ma se succede”. Partiamo da qui per riassumere il significato e i pensieri suscitati da questa canzone. Abbiamo preso come esempio la leggenda che racconta la storia d’amore tra il sole e la luna, una storia impossibile dato che i due sono forzatamente separati dalla terra. Ma quanto sarebbe affascinante l’amore tra i due corpi celesti? Con questa canzone vorremmo che i nostri ascoltatori andassero a ripescare nella propria vita tutti quegli avvenimenti personali (presenti o passati) ritenuti impossibili ma nei quali, nonostante tutto, un pochino si spera.
Il fine della nostra riflessione è quello di trovare il fascino nel credere a qualcosa di impossibile, dato che se un avvenimento non può verificarsi realmente, la nostra mente rappresenta l’unico luogo possibile.
Ha un legame con le produzioni precedenti?
Per questo primo anno, i Tonic hanno optato per una serie di pubblicazioni tutte indipendenti l’una dall’altra in mono da “tastare” questo nuovo terreno musicale. Questa scelta ha permesso loro di migliorare la sintonia tra le tre menti, per una produzione più fluida e meno “macchinosa” e ha permesso loro anche di poter sperimentare con maggior libertà per quanto riguarda le sonorità di ciascun brano.
Progetti per il futuro?
Per quanto riguarda i progetti futuri, la band freme dalla voglia di concerti! Il 2022 infatti vuole essere per i ragazzi un anno dedicato principalmente all’esperienza da palco, attività che permette di maturare il gruppo per delle eventuali esibizioni future interamente composte da brani inediti.
Nonostante questa intensa mole di lavoro in preparazione ai live, i Tonic hanno manifestato il loro desiderio di un progetto più grande dei soli quattro singoli pubblicati. Chissà che magari questo 2022 possa permettere loro di lavorare “dietro le quinte” ad un possibile disco.
C’è qualcosa che vorreste dire ai nostri lettori?
Se avete voglia di compagnia, di quella compagnia che semplicemente ti si siede accanto e ti fa passare un’ora come se fossero dieci minuti, fateci uno squillo. Vi risponderemo con la nostra musica!
Tonic for Siloud
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