Giovanni Neve è un ragazzo apparentemente come tanti altri, ma in realtà si tratta di un pezzo più unico che raro. È un sognatore, un suonatore di chitarra, uno scrittore, un attore, un artista, un grande cuore e per finire, un ricercatore della semplicità. “Timbrami le labbra” è il titolo del suo nuovo singolo.
Nome: Giovanni Cognome: Morbidoni In arte: Giovanni Neve Età: 23 anni Città: Roma, Civitanova Marche Nazionalità: Italiana Brani pubblicati: Camini, Astronavi da crociera, Te quiero mama, Timbrami le labbra Periodo di attività: dal 2021 Genere musicale: Pop, Indie Pop, Musica d’autore Piattaforme: YouTube, Spotify, Apple Music, Amazon Music

Chi è Giovanni Neve nella vita di tutti i giorni?
Giovanni Neve è un ragazzo apparentemente come tanti altri, ma in realtà si tratta di un pezzo più unico che raro. È un sognatore da 23 anni, un suonatore di chitarra dai 13, un fratello di 6 fratelli, un calciatore, uno scrittore, un attore, un artista, un grande cuore e per finire, un ricercatore della semplicità. Vivo da poco con mia nonna nella mia città natale Civitanova Marche dopo che è venuto a mancare mio nonno, però sono spesso in giro per l’Italia.
Perché hai deciso di modificare il tuo cognome per il tuo progetto artistico?
“Giovanni Neve” nasce dalla traduzione di un personaggio della serie fantasy “Il trono di spade” e niente, rappresenta l’ideale di uomo a cui ambisco, per questo ho scelto questo nome.
Dici che la passione per la musica ti accompagna da sempre. C’è però un primo ricordo legato ad essa?
Sì, un ricordo nitido è quando in quarta elementare, la maestra ci fece ascoltare “Io, mammeta e tu” del mitico Renato Carosone ci fu un trasporto strano, dopo due ascolti già la sapevo quasi a memoria. si accorse anche la maestra che mi chiese se già la conoscessi, io ovviamente non l’avevo mai sentita e mi chiese di cantarla. La cantai prima davanti alla classe e poi ci fu anche la classica recita di fine anno in cui mi chiesero anche il bis.
Pop, indie e musica d’autore sono i tuoi stili principali: quali artisti ti influenzano di più?
Devo essere sincero, non c’è un’influenza diretta, anzi cerco sempre di allontanarmi da quello che già c’è, però De Andrè sicuramente è stato l’artista che mi ha fatto avvicinare alla scrittura. Poi chiamo in causa Leopardi che mi ha aperto il cuore alla poesia, ed essendo marchigiano c’è un amore alle radici che mi richiama verso di lui. La musica contemporanea mi piace ma non mi influenza, sono ancora legato a Cremonini, Tricarico, Jovanotti, Bersani, insomma gli artisti dei primi del 2000.
Parlaci del tuo percorso fino ad oggi. Quali sono stati gli step fondamentali?
Il mio percorso musicale inizia dopo una delusione d’amore, quindi da una donna, questo sono tenuto ovviamente a farlo presente: tutto inizia sempre da una donna. Le prime canzoni le ho scritte su beat trovati su YouTube e una di queste canzoni mi fecero arrivare al mio produttore attuale, che mi propose di rifare tutto d’accapo nel suo studio e da lì è iniziata la mia vita artistica. Passavamo le notti in studio, tornavamo alle 4, il tempo volava e le canzoni si facevano quasi da sole.
I due anni in studio mi hanno aiutato a capire molto di come si produce e si fa musica. Una volta finite un bel po’ di canzoni, le abbiamo fatte girare e ho ricevuto delle proposte di contratto, alcune vantaggiose per me, altre meno, fino a che i ragazzi della Ventidieci mi hanno catturato con il loro modo schietto di fare e dire le cose e da lì ho iniziato a tutti gli effetti la mia vita artistica. Dopo pochi mesi abbiamo fatto uscire “Camini”, il primo singolo con un bellissimo video di Dario Aita, poco più in là “Astronavi da Crociera” sempre con video annesso, in estate “Te quiero mama”, fino ad arrivare a “Timbrami le labbra”, l’ultima uscita. Sono state molto importanti le aperture ai concerti sold out degli Psicologi di quest’estate che mi hanno dato l’opportunità di ampliare il mio pubblico e in cui ho capito veramente che fare musica mi diverte troppo.
Il tuo è uno stile molto personale, che vuole creare atmosfere particolarmente coinvolgenti e cariche di energia. Come definiresti la tua musica e in cosa si caratterizza?
Creo atmosfere cariche di energia e coinvolgenti per trasportare chi ascolta la mia musica dentro la mia storia. Non è facile semplificare la sfera emotiva di un essere umano e dentro le mie canzoni richiamo questo concetto: semplificare è portare tutto in superficie senza essere superficiali e questo richiede coraggio. La mia musica è manifesto di semplicità e leggerezza, e oggi bisogna avere coraggio per essere sia semplici che leggeri.
“Timbrami le labbra” è il titolo del tuo nuovo singolo, che anticipa il tuo album di debutto. Dicci di più!
Su “Timbrami le labbra” ci sarebbe da scriverci un libro per quante cose sono successe. È il primo brano che ho scritto dopo la fine di una storia e nasce appunto da un episodio dentro un autobus con la mia ex ragazza, a quei tempi, che in realtà è la mia attuale fidanzata.
“Timbrami le labbra”, come del resto tutto l’album, racconta una storia di speranza, appunto quella di ritornare con chi si è stati bene.
Come è stato prodotto questo brano e qual è la relazione con le tue produzioni passate?
C’è stato un vero e proprio processo di evoluzione del pezzo. All’inizio era molto più elettronico e con sonorità più ricercate, poi abbiamo rimodellato il tutto cercando di creare il giusto compromesso. Personalmente ho spinto molto nel far uscire la poesia degli archi, che ricompariranno anche nell’album. Rispetto alle produzioni passate questa di “timbrami le labbra” si defila un po’, ma proprio il concept della canzone è diverso. Le altre sono produzioni più fresche, questa è molto più avvolgente.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Come ho già detto c’è un album da lanciare nel miglior modo possibile, poi conto di poterlo portare dal vivo in giro per l’Italia. Ovviamente ci sono altre canzoni nel cassetto pronte per essere incise, quindi di strada fare ce n’è, bisogna andare avanti giorno per giorno, uscita dopo uscita.
C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?
Vogliatevi sempre bene, ascoltate Giovanni Neve e tenetevi pronti, perché questo è solo l’inizio.
Giovanni Neve for Siloud
Instagram: @giovi.neve Facebook: @giovannineveofficial Credits: Big Time press