Alessio Mininni in arte è Maninni, un cantautore di Bari con tanta voglia di fare e soprattutto di sperimentare con la propria voce. Da che ha memoria, è sempre stato legato alla chitarra e fin da piccolo si è appassionato al mondo della musica. Il suo sound fresco e giovanile è nato quasi per caso e da subito i suoi pezzi sono finiti in radio. La sua ultima uscita è “Bary NY” e oggi ce ne parla!
Nome: Alessio
Cognome: Mininni
In arte: Maninni
Età: 24
Città: Bari
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: Parlami di te, Peggio di ieri, Senza, Vestito Rosso, Vaniglia, Bari NY
Genere musicale: Cantautorato
Piattaforme: Spotify, Apple Music, iTunes Store, Youtube

Chi è Maninni nella vita di tutti i giorni?
Maninni nella vita di tutti i giorni è un ragazzo che ama la musica, l’arte e l’amore in tutte le sue forme. È una persona riservata e che fa entrare nella sua vita privata poche persone. Non è un mondano, per intenderci preferisce una serata in casa che in una discoteca.
Sembra che il tuo nome d’arte abbia a che fare sia col tuo nome che col tuo cognome: è così?
Esattamente. Mi chiamo Alessio Mininni, sin dai primi anni di scuola le maestre all’appello sbagliavano il mio cognome ed ho immaginato che questo sarebbe stato un problema per la mia carriera, così parlando con la mia manager Greta, abbiamo pensato ad un nome d’arte che riconducesse al nome e cognome, ed ecco MANINNI.
Ti sei avvicinato alla musica da bambino, imbracciando una chitarra e ascoltando molta musica. Cosa ti ha sempre legato ad essa?
Non so cosa di preciso, mi sono sempre sentito a casa con una chitarra tra le braccia, è un legame difficile da raccontare. Quello che so è che la musica riesce a farmi stare bene, e farne a meno è davvero impossibile.
Quali sono i generi che più ascolti e quali, invece, gli artisti a cui più ti ispiri?
Ho sempre amato il cantautorato italiano , ma allo stesso tempo il rock internazionale. Tra gli artisti che mi hanno influenzato maggiormente dal punto di vista testuale ci sono Ligabue e Vasco, per poi andare sempre più indietro con Battisti e Dalla. Musicalmente parlando mi affascina il britpop in stile “Oasis” per intenderci.
Quali sono stati i momenti fondamentali della tua carriera come artista fino ad oggi?
Sicuramente sentire le mie canzoni in radio è stata una grande soddisfazione, come anche l’entrata in una playlist editoriale di Spotify, ma credo che tutto questo non sarà mai appagante quanto qualcuno che si emoziona ascoltando una mia canzone. Ho deciso di scrivere canzoni per comunicare qualcosa alla gente, e questo è quello che mi interessa di più.
Parlaci ora della tua musica: come hai lavorato ad uno stile che ti rendesse unico e che ti rappresentasse totalmente?
Sincero, non ci ho lavorato, ma è successo in maniera casuale. Quando ti senti libero di lavorare senza schemi o regole da seguire, viene fuori te stesso, e così è stato. Ho scritto tante canzoni prima di pubblicare queste, e mi hanno portato a scoprirmi sempre di più.
“Bary NY” è il titolo del tuo ultimo singolo, una ballad intensa e malinconia. Come nasce?
Nasce dal concetto di routine e abitudine. Spesso negli anni si perdono delle emozioni e dei momenti in una coppia. In “”Bari NY” il concetto è quello di riviverle attraverso momenti semplici ma intenso come una cena in due o una serata in riva al mare.
Come hai lavorato alla produzione di questo brano e in che modo si relaziona con le tue release passate?
Ho lavorato con Diego Calvetti, produttore del brano, in modo coerente con gli altri brani, cercando di mantenere comunque la stessa pasta sonora, sperimentando verso altri suoni, ma parlando la stessa lingua.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Stiamo lavorando a nuove canzoni, non ci fermiamo qui. Ci sono altre canzoni in uscita, ora siamo in promozione con “Bari NY”. Chissà, magari faranno parte di un disco, una cosa che mi preme è portare la mia musica dal vivo.
C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?
Innanzitutto vorrei ringraziarvi per questa chiacchierata. Ascoltate il mio nuovo singolo “Bari NY”, ce ne saranno delle belle, non finisce qui.
Mannini for Siloud
Instagram: @maninni Facebook: @maninnimusic YouTube: Maninni Credits: Silvia Santoriello