Brida è una cantante e una cantautrice tosta, con nulla da nascondere e gran voglia di fare. Il suono che sta sperimentando ultimamente è quello della dancehall, con un approccio più soft e R&B. Ad anticipare il suo EP c’è il singolo “Qui”, che parla della paura di fidarsi e di lasciarsi andare all’interno di una relazione.
Nome: Beatrice Brigida
Cognome: Lari
In arte: Brida
Età: 26
Città: Pietrasanta (LU)
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: Normale, Se Di Domenica, Gin&Margarita, Effetto, Diversi Assieme
Periodo di attività: dal 2020
Genere musicale: R&B, Pop, Urban
Piattaforme: Spotify, iTunes, Tidal, Amazon music, YouTube

Brida è una cantante e una cantautrice tosta, con nulla da nascondere e gran voglia di fare, ma chi c’è dietro questo personaggio?
Sono una ragazza semplice di 26 anni che vive in un piccolo paese della Toscana, a due passi dal mare, che per mantenersi la produzione dei suoi brani lavora come cameriera e cantante nei locali.
Come sei passata dal tuo nome Beatrice a quello d’arte Brida?
Brida deriva dal mio secondo nome, Brigida, che era il nome della nonna di mio padre, una donna forte e tosta. L’ho estrapolato da lì.
Fin da piccola ti sei sentita vicina al mondo della musica, cosa ti ha portato ad avvicinarti a questo mondo?
La musica ha sempre fatto parte della mia vita sin dai primi anni: i miei per addormentarmi canticchiavano canzoni e la musica era l’unica cosa che mi calmava. Poi con le amiche sognavo sempre di essere una cantante e loro le mie ballerine, così allestivamo spettacoli nel paese e da lì ho iniziato a prendere lezioni seriamente di canto.
Amante della black music, chi sono i tuoi riferimenti musicali?
Il mio riferimento per eccellenza della black music è Billie Holiday, la ascolterei per ore ed è lei che mi ha fatto avvicinare al blues e alla storia della musica black. Poi Nina Simone, Beyonce, Whitney Houston. Mi ispiro molto a Rihanna, lei è la mia musa e mi lascio influenzare da artiste come Nathy Peluso, Rosalia e Jorja Smith.
Oggi, riusciresti a dare una descrizione al tuo sound?
Il suono che sto sperimentando ultimamente è quello della dancehall, con un approccio più soft e R&B.
Ad anticipare il tuo EP c’è il singolo “Qui”: di cosa parla e com’è nato?
Il brano parla della paura di fidarsi, di lasciarsi andare all’interno di una relazione. Ho scritto il pezzo in pochissimi minuti: avevo proprio bisogno di parlare a quel lato più intimo. Ha uno stile molto particolare, parte con una linea di piano molto soft e si evolve in un pezzo pop americano per concludersi usando dei richiami all’urban.
Come “Qui” anticipa e si lega alle altre tracce dell’EP?
“Qui” anticipa il mio primo EP che gira intorno al tema delle fragilità che cerco sempre di nascondere. È una delle tracce più soft, ho scelto proprio questa per il testo così sincero ed intimo in contrapposizione alle tracce fatte fin ora, che erano molto più sbarazzine, e perché penso che la strumentale sia in linea con il modo musicale italiano del momento.
C’è un messaggio di fondo che i tuoi ascoltatori possono scoprire nei tuoi testi?
Spero che i miei ascoltatori possano percepire empatia ascoltandomi. Vorrei trasmettere la libertà di essere sé stessi ed il coraggio di ascoltare e assecondare le proprie vibrazioni e passioni.
Cosa progetti per il futuro?
Per il futuro progetto molti live e vorrei dedicarmi di più alla scrittura.
C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?
È stato un piacere per me presentarmi a tutti voi con questa intervista. Spero che la mia musica possa tenervi compagnia e che vi faccia sentire in un posto sicuro.
Brida for Siloud
Instagram: @x.brida.x
Facebook: @bridabeatrice
YouTube: Brida