SOLO è un gruppo musicale italiano nato dalla collaborazione di tre musicisti incontratisi in studio di registrazione. “Solo” è una sorta di protagonista che anima i nostri brani e che alla fine – appunto – si ritrova sempre solo. Questo il significato del loro nome d’arte. Oggi ci parlano di “Stato di Abbandono”, il singolo in coda al debutto che preannuncia l’uscita di un album!
Band: SOLO
Componenti: Alberto Piccolo (Little Albert), Alex Fernet, Giovanni Beghetto "Pacio"
Città: Bassano del Grappa; Cittadella
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: Stronza, Stato di Abbandono
Periodo di attività: dal 2019
Genere musicale: Rock, Funk
Piattaforme: Spotify, Apple Music, Amazon Music, ecc

Parlateci di voi ragazzi!
Siamo tre musicisti veneti attivi in diversi progetti musicali. La scommessa del gruppo è quella di realizzare un disco in cui ogni membro si cimenta in uno strumento diverso da quello propriamente suonato nei relativi progetti paralleli.
Perché vi chiamate “Solo”?
Ci piaceva l’immaginario che questa parola evocava abbinata alla nostra musica. “Solo” è una sorta di protagonista che anima i nostri brani e che alla fine – appunto – si ritrova sempre solo. La parola “Solo”, inoltre, fa riferimento alla sua accezione di “assolo”, a rappresentare la volontà di ognuno di noi di esprimere se stesso attraverso lo strumento musicale.
Quando avete deciso di suonare insieme?
Nel 2019 Alberto ha scritto le canzoni che compongono il nostro primo album. Non potendo proporle ai suoi progetti già attivi, per via della loro natura cantautoriale, è emersa la necessità di mettere in piedi una nuova band. Di conseguenza Alex e Giovanni hanno aderito al progetto nei rispettivi ruoli di bassista e batterista.
C’è un gruppo a cui vi ispirate particolarmente?
No, non c’è un gruppo a cui ci ispiriamo particolarmente, talvolta i nostri ascolti e le nostre rispettive fonti di ispirazione sono diverse se non addirittura divergenti. Piuttosto, ci accomuna l’amore per la canzone anni Settanta, per il funk ed il rock anni novanta, i tre principali ingredienti che hanno indubbiamente contributo al nostro sound. Una sorta di connubio tra Alan Sorrenti, Steve Wonder e i Verdena.
E come definireste la vostra musica?
È una musica che evoca un immaginario notturno, noir, fatto di solitudine e malinconia, ma senza peccare di energia. Alla fine si tratta pur sempre di rock e funk!
“Stato di abbandono” è il vostro secondo singolo: qual è la sua storia?
“Stato di Abbandono” descrivere il momento in cui si decide di abbandonare una storia d’amore. Lasciare andare e lasciarsi andare. Questo disagio dà il via ad un flusso di coscienza psichedelico.
Qual è, invece, il messaggio per gli ascoltatori?
Cercate sempre di esprimere voi stessi liberamente senza paure.
Come questo singolo si relaziona al vostro brano di debutto?
In realtà “Stronza” e “Stato di Abbandono” marcano in modo significativo gli antipodi del nostro suond. La prima è una canzone di derivazione funk, la seconda è di matrice prettamente rock. Il punto d’incontro, eventualmente, esiste in quell'”atmosfera complessiva” malinconica, così come nei testi delle due canzoni: “Solo”, in entrambi i casi, si ritrova sempre e comunque nella sua condizione di solitudine e abbandono.
Cosa progettate per il futuro?
È un periodo in cui risulta difficile progettare potendo contare su una solida base di certezza. Sicuramente c’è la volontà di suonare dal vivo i brani del nostro album.
C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?
Auguriamo a tutti di poter trovare soddisfazioni e felicità in questo tempo un po’ vuoto. Non smettete di supportare gli artisti anche in questi giorni senza più serate.
Solo for Siloud
Instagram: @_solo_band Ph: Marco Zanin Grafiche: Devilsindetails Credits: Dischi Soviet