InTheMusic: Marvin Tramp, interview

Marvin Tramp è un ragazzo bolognese di 28 anni, attualmente vive in Ecuador, a Quito, e lavora in una ONG come educatore di una comunità di minori stranieri non accompagnati. Studiare lettere lo ha aiutato a conoscere diversi stili di scrittura e allegare citazioni letterarie ai suoi testi è una cosa che gli è sempre piaciuta fare. Il suo ultimo singolo si intitola “Tutto il mondo è una bugia”.

Nome: Massimiliano
Cognome: Mola
In arte: Marvin Tramp
Età: 28 
Città: Bologna
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: 
Polvere e paprika, Muffa, Tutto il mondo è una bugia
Album pubblicati: 
LBZ Mixtape Vol.1, Fuori dal mondo
Periodo di attività: dal 2013
Genere musicale: Pop, Rap, Indie
Piattaforme: Spotify, Apple Music, Instagram
Ph: Ilenia Tramentozzi

Chi è Marvin Tramp quando non fa musica?

Sono un ragazzo bolognese di 28 anni, attualmente vivo in Ecuador, a Quito, e lavoro in una ONG come educatore di una comunità di minori stranieri non accompagnati, lo stesso lavoro che ho sempre svolto anche a Bologna.

C’è una storia dietro il tuo nome d’arte?

Marvin Tramp è l’unione di due personaggi cinematografici, il primo rispecchia la mia adolescenza, l’altro è mia attuale fonte di ispirazione (nonché personaggio realmente esistito). Marvin deriva da un robot del film “Guida galattica per autostoppisti” e ha la peculiarità di provare forti sentimenti nonostante sia un automa, sentimenti che tuttavia sono solo tristi e deprimenti. Tramp deriva da “Supertramp” soprannome di Christopher McCandless nel film “Into the wild”.

Ti definisci come il ‘regaz’ che scarabocchia rime su un quaderno fin dai tempi dell’ultimo banco a scuola. Come ti sei appassionato alla musica e cosa ti ha spinto ad intraprendere un tuo percorso artistico?

Mi sono avvicinato alla musica come penso sia successo a tutti i rappusi della mia generazione: a 14 anni credi che nessuno al mondo riesca a capirti, poi ascolti artisti che esprimono esattamente quello che hai in testa, capisci di non essere solo e pensi “Anche io voglio dire la mia!”. E così inizi a scrivere. Ciò che più di tutto mi ha spinto era sicuramente la necessità ineludibile di vomitare su un foglio tutto ciò che in una conversazione normale non riuscivo a raccontare. Sono un tipo timido, ho sempre preferito foglio e penna.

Rap, urban e tante altre influenze caratterizzano il tuo stile. Quali sono i tuoi ascolti e quali, invece, i tuoi riferimenti principali?

Ascolto un po’ di tutto e un po’ di niente, ma principalmente musica italiana perché per me i testi vengono prima di tutto. Chi mi ha cresciuto sono sicuramente i rapper attivi negli anni 1990-2010. Chi ascolto maggiormente sono Frah Quintale (mio riferimento principale) e un po’ tutta la scena di Undamento. Navigo poi tra Gazzelle e dintorni. Lascio grande spazio anche ad artisti italiani delle vecchie generazioni, tra cui più di tutti spicca De Andrè. Se tuttavia devo dire chi è il mio cantante preferito, senza esitazione rispondo Brunori Sas. Brunori è tipo il mio idolo musicale.

In Marvin Tramp convivono tante personalità: il Massimiliano laureato in Lettere Moderne, l’educatore di comunità, quel tipo strano, silenzioso e solitario che cerca di catturare emozioni ambigue che non hanno etichetta. In che modo queste varie sfaccettature convergono in uno stile musicale?

In realtà convergono in maniera abbastanza spontanea. Sicuramente studiare lettere mi ha aiutato a conoscere diversi stili di scrittura e allegare citazioni letterarie ai miei testi è una cosa che mi è sempre piaciuta fare. E mi ritrovo spesso a scrivere canzoni che alla fine non si riesce a capire bene se siano felici o tristi, sono ambigue per l’appunto, e questo mi affascina perché non solo ognuno può dargli l’interpretazione che vuole ma addirittura modificarla a seconda del momento in cui l’ascolta.

“Tutto il mondo è una bugia” è il tuo nuovo singolo, con l’obiettivo di far ballare e mettere nostalgia allo stesso tempo. Come nasce?

Un giorno un vecchio amico producer con cui avevo già collaborato nell’uscita dei dischi prodotti con la mia crew, LBZ, mi chiama per chiedermi se avessi voglia di sperimentarmi in qualcosa di nuovo. Accetto la proposta anche perché era da parecchio che stavo cercando un mio costume musicale, e insieme a lui e ad un altro ragazzo con cui loro due stavano formando il progetto “Makeathousand” diamo vita a questo brano.

Quali sono le tematiche che tratti in questo brano?

Di base la voglia di tornare a vivere la vita con la spensieratezza di un bambino, che ogni giorno si sveglia pronto per vivere una nuova avventura, e anche con la voglia di combattere contro tutti e tutto tipica degli adolescenti, che non si pongono troppe domande sul futuro ma si concentrano sulle loro conquiste quotidiane. Che siano battaglie interiori o, per esempio, conquiste d’amore.  

Come hai lavorato alla produzione del singolo e in che modo, questo, si relaziona con le tue release passate?

Da parte mia, ci ho lavorato come ho sempre fatto con tutte le mie release passate, ovvero mettendomi il beat nelle orecchie, di notte, nel silenzio di casa mia, con una mano battevo la tastiera del computer e davo luce al testo, pian piano, modellandolo a puntino, e con l’altra consumavo tabacco. Al resto ci ha pensato una squadra di gente incredibile che mi ha supportato e spinto dal primo passo all’ultimo, io nemmeno me lo aspettavo.

Quali programmi hai per il futuro?

Mah, ogni volta che ho fatto programmi per il futuro sono saltati in aria, con una certa presunzione anche, quasi fossero fuochi d’artificio. Questo brano ricorda a me stesso che non devo arrovellarmici troppo.  Da un po’ di tempo a questa parte prendo le cose come vengono. Amo il mio lavoro e amo la musica, quando riesco provo a unire le cose, insegnando ai ragazzi a scrivere e a registrare. Per ora sono felice così.

C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?

Come dico nel brano, “io penso molto e parlo poco”, non sono un tipo da grandi discorsi ma se ti presenti alla mia porta con una questione filosofica di dubbia rilevanza sarò felice di disquisire con te fino all’alba. Ai lettori dico grazie, di cuore, per aver perso qualche minuto per conoscermi.

Marvin Tramp for Siloud

Instagram: @marvin.tramp
Facebook: IlGinger93

Credits: RC Waves

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