Anima è Stefano, un ragazzo romano di 24 anni che ama il mondo della musica. Si definisce un artista sincero e un cantautore moderno. La sua musica presente e futura non è che l’evoluzione dell’insieme degli ascolti e delle esperienze accumulate nel corso degli anni. “Photogallery” è il suo album d’esordio, una raccolta di fotogrammi della sua vita.
Nome: Stefano
Cognome: Gentili
In arte: Anima
Età: 24
Città: Roma
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: Antiproiettile (feat. Uale), A parte te (feat. Spampy), Re (feat. Sinomine), Non Va (feat. Kaima), Non Vediamoci Più (feat. Bleu Smith)
Album pubblicati: Photogallery
Periodo di attività: dal 2016
Genere musicale: Pop, R&B, Rap
Piattaforme: Spotify, YouTube, Apple Music, Deezer, Amazon Music ,Tidal ecc.

Chi è Anima?
Anima è Stefano, un ragazzo romano di 24 anni che ama il mondo della musica. Negli ultimi anni oltre alla musica mi sono dedicato allo studio e mi sono laureato in scienze della comunicazione ed ora sto finendo un master. Mi affascinano il mondo della comunicazione e del marketing. Nel tempo libero mi piace giocare, vedere e parlare di calcio; l’altra mia grande passione, ovviamente vedermi con gli amici di sempre e fare le cose di sempre.
In che modo il tuo nome si è trasformato in “Anima”?
Aneddoto divertente: il mio primo nome d’arte, anche se per pochissimo tempo è stato ‘’Hate’’. Nome inventato sul momento perché la prima volta che sono andato a registrare il ragazzo dello studio me lo chiese. Successivamente, prendendo consapevolezza di che direzione volessi dare alla mia musica ho cambiato in ‘’Anima’’. Questo nome l’ho scelto in automatico quasi come conseguenza del fatto che tutto ciò che scrivo è sincero e viene appunto dall’anima.
Come ti sei avvicinato alla musica e cosa ti ha spinto ad intraprendere un tuo progetto artistico?
In quanto a scrittura ho iniziato a scrivere poesie a 15 anni perché sentivo di voler creare qualcosa di mio che trasmettesse emozioni ma utilizzando come fonte le mie emozioni; la musica è arrivata dopo. Mi sono avvicinato per la prima volta alla musica nel 2016 scrivendo una canzone per la mia ragazza dell’epoca. Sono andato in studio a registrarla e poi da quel momento non ho mai smesso di scrivere canzoni. Nel 2018/2019 ottenendo i primi piccoli risultati ‘’l’hobby musica’’ si è trasformato in un progetto artistico.
Pop, rap e R&B sono i generi che più ti accompagnano. Quali sono i tuoi principali riferimenti?
Come ascoltatore, attualmente non ho assolutamente un genere che ascolto di più quindi è difficile per me essere influenzato. Al momento direi che la mia musica presente e futura non è che l’evoluzione dell’insieme degli ascolti e delle esperienze accumulate nel corso degli anni. Partendo da quando ero bambino ed ascoltavo il cantautorato italiano grazie all’influenza di mio padre, passando poi per il rap italiano, il pop italiano e internazionale ascoltato in adolescenza, fino ad arrivare ad oggi dove non ascolto quasi per nulla musica e comunque ho una mia identità artistica. È probabile però che inconsciamente mi sia fatto ispirare da diversi artisti nel corso del tempo magari per qualche loro caratteristica che mi ha colpito e che ho fatto mia.
Ti definisci un artista sincero e un cantautore moderno. In che modo queste tue caratteristiche definiscono il tuo stile musicale?
L’essermi definito cantautore moderno trovo sia il giusto compromesso tra l’amore che provo per il cantautorato italiano e l’essere inserito nel mondo musicale di oggi che è in continua evoluzione. Sono un artista sincero perché in ogni mio brano mi metto a nudo e mi metto a servizio delle mie emozioni, esprimendomi sinceramente e dunque senza filtri.
“Photogallery” è il tuo album d’esordio, una raccolta di fotogrammi della tua vita. Come nasce?
“Photogallery” è l’insieme di brani raccolti nel corso di due anni. Ho scelto le canzoni in base alle loro sfumature emotive in modo da fare un album assortito. Altri brani vedranno la luce più avanti. L’idea dell’album mi è venuta dopo un periodo di grandissima produttività dovuto al fatto che con la quarantena ho messo su uno studio in casa. I brani più recenti sono nati con me che registravo le voci e le giravo a Pi Greco che faceva la produzione e poi il Bhr Studio si occupava del mix e master. Altri brani invece sono nati in studio con Dr.Wesh. Nell’album ci sono molti featuring perché su ogni pezzo ho voluto chiamare un artista che fosse in grado di completare l’immaginario di quel brano.
Qual è il filo conduttore tra i vari brani, in termini di tematiche trattate?
La tracklist dell’album non è casuale, all’interno del disco ci sono brani degli ultimi due anni che sono ognuno un fotogramma di quel momento di vita. Ad esempio, i primi 5 brani sono legati tra di loro al livello tematico poiché parlano di un lasso temporale specifico e in particolare si riferiscono tutti ad una relazione che ho avuto.
E in termini di sound, c’è una relazione tra i vari brani?
Certamente, porto lo stesso esempio, i primi 5 brani sono coerenti anche al livello musicale poiché rappresentano la parte introduttiva dell’album che, come sonorità, può essere inquadrata come R&B. Procedendo oltre nella tracklist si assiste ad un cambiamento sonoro tendente più al pop fino ad arrivare all’ultimo brano del disco ‘’alcune cose’’ che forse è il brano più ‘’rap’’.
Quali programmi hai per il futuro?
Per un anno e mezzo, per vicende discografiche, ho tenuto molta musica per me senza pubblicarla e il mio album “Photogallery” è solo l’inizio, sono pieno di musica e sicuramente prima dell’estate usciranno altri brani. Ora ho capito che il segreto per arrivare a fare musica come lavoro nella vita è semplicemente fare musica.
C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?
Ringrazio innanzitutto Siloud per questa intervista. Grazie a tutti i lettori per il supporto, vi ricordo di seguirmi su Instagram (@animavibes) per restare aggiornati su tutto.
Anima for Siloud
Instagram: @animavibes Credits: Astarte Agency