InTheShot: Bacco e Apollo, Artenisa Kokomani

“Una delle cime del Parnaso era consacrata a Bacco e l’altra ad Apollo”

Pensate ad un posto reale, consacrato al vino, all’arte, all’architettura, alla bellezza ed al piacere del vivere.

Esiste, è in Toscana, tra colline dolci come il vino che producono.
Chiunque abbia guidato nel Chianti, la campagna più commovente che esista, ha la sensazione di trovarsi in un luogo di una precisione di disegno e bellezza dove nulla è stato lasciato al caso.

E’ qui che troviamo una delle architetture contemporanee meglio integrate nella natura circostante: Antinori nel Chianti Classico. Una cantina che racconta di tradizione e di innovazione, e coniuga bellezza e sostenibilità in un modo tutto italiano, senza perdere l’autenticità del luogo in cui si trova. L’esperienza (si, l’esperienza) inizia appena arrivati, tutti i sensi vengono stimolati: dalla vista dei paesaggi, ai materiali con cui l’intera struttura è stata realizzata, all’odore del mosto poi all’interno, all’assaggio dei vini, ed alla percezione effettiva delle dimensioni dell’edificio: pensato per essere quasi invisibile dall’esterno, una volta entrati dal parcheggio si inizia ad avere un’idea di come realmente sia. Beh quindi, se il solo vino del Chianti non era già un buon incentivo per andarci, credo che questo lo sia decisamente!

(“One of the peaks of Parnassus was consecrated to Bacchus and the other to Apollo”

Think of a real place, dedicated to wine, art, architecture, beauty and the pleasure of living.
It exists, it’s in Tuscany, among hills as sweet as the wine they produce.
Anyone who has driven in Chianti, the most moving countryside that exists, has the feeling of being in a place of a precision of design and beauty where nothing has been left to chance. It is here that we find one of the contemporary architectures best integrated into the surrounding nature: Antinori nel Chianti Classico. A winery that tells of tradition and innovation, and combines beauty and sustainability in an all-Italian way, without losing the authenticity of the place where it is located. The experience (yes, the experience) begins as soon as you arrive, all the senses are stimulated: from the view of the landscapes, to the materials with which the entire structure was built, to the smell of the must then inside, to the tasting of the wines, and the actual perception of the size of the building: designed to be almost invisible from the outside, once you enter the parking lot you start to get an idea of what it really is like.
Well then, if Chianti wine alone wasn’t already a good incentive to go there, I think this definitely is!)

Artenisa Kokomani for Siloud


Artenisa Kokomani

Si definisce color’s enthusiast, nella vita studia e si dedica al design. La storia d’amore di Artenisa Kokomani con la fotografia (così la definisce) è nata per hobby circa 5 anni fa, quando i paesaggi che catturava erano utili solo a fungere da modelli per i progetti universitari. Oggi, invece, crede che il lato affascinante della sua passione sia proprio quella di riuscire a catturare tanti dettagli differenti e a renderli armonici.

Spera che le sue foto, i colori e le forme, possano farvi fermare qualche istante in più nel vostro “scroll” quotidiano dei social.

Instagram: @iamartenisa

Cerca “Artenisa Kokomani” su http://www.siloud.com per leggere l’intervista di Artenisa e per vedere tutti gli articoli in collaborazione con lei!

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