InTheMusic: Loren, interview

I Loren nascono ufficialmente nel 2019. In realtà, esistono da molto prima, ma con l’ ingresso in Garrincha Dischi hanno deciso di cambiare nome al gruppo. Hanno scelto di fare musica in una band perché credono nella dimensione d’insieme, di gruppo. Amano l’originalità che può venire dalla sintesi di cinque persone completamente differenti. Da poco hanno rilasciato un nuovo brano, intitolato “Viva La Paura”.

Band: LOREN
Componenti: Francesco Mucè, Marco Ventrice, Gabriele Burroni, Richard Cocciarelli, Dario Fischi
Età: 30,30,32,36,27
Città: Firenze
Nazionalità: Italiana, Americana
Brani pubblicati: Viva La Paura, Stendhal, Uniti, Ci Salveremo Tutti, Roland Garos, Blister, Oltreoceano, Giganti, Psicosi
Album pubblicati: Loren
Periodo di attività: dal 2019
Genere musicale: Indie Pop, Rock
Piattaforme: Spotify, Amazon Music, Apple Music, Facebook, Instagram, YouTube

Ciao ragazzi, siamo lieti di scambiare due chiacchiere insieme. Innanzitutto, diteci qualcosa in più su di voi!

Ciao! Noi siamo i Loren di Firenze. Siamo musicisti e nella vita. Oltre alla musica e al lavoro nello spettacolo, nel nostro gruppo puoi trovare di tutto, dall’insegnante di scuola, al matematico-sportivo, dallo sposato al single, dall’americano con doppio passaporto, a chi non ce l’ha proprio. Siamo tanti, siamo diversi, ma nei Loren siamo nella nostra dimensione.

Come e quando vi siete uniti in una band e quale obiettivo vi siete preposti fin dall’inizio?

La band nasce ufficialmente nel 2019. In realtà esiste da molto prima, ma con il nostro ingresso in Garrincha Dischi abbiamo deciso di cambiare nome al gruppo. Abbiamo scelto di fare musica in una band perché crediamo nella dimensione d’insieme, di gruppo. Ci piace l’originalità che può venire dalla sintesi di cinque persone completamente differenti. Più persone partecipano ad una canzone e più che quello che ne verrà fuori sarà un qualcosa di unico.

Perché proprio “Loren” come nome d’arte?

Il nome Loren nasce da “Lorena”, come la famiglia/dinastia che durante il governo del Granducato di Toscana, donò il patrimonio della città ai fiorentini e abolì, per prima in Europa, la pena di morte. Volevamo trovare un nome che fondesse il legame con la nostra città e il concetto di gruppo inteso anche come famiglia, che è un po’ il modo in cui tendiamo a viverlo noi, molto uniti. A quel punto Lodo de Lo Stato Sociale ha semplicemente tolto la “a” finale e niente, ci ha convinto immediatamente!

Ci sono artisti che hanno stimolato la vostra crescita musicale?

Non è facile raccogliere i gusti musicali di cinque persone molto diverse tra loro. Ognuno ha le sue preferite e i suoi mood, ma possiamo fare qualcosa di più che darvi una semplice risposta. Abbiamo creato una playlist su Spotify, in cui abbiamo raccolto tutti i brani che ci hanno influenzato e che, in qualche modo, ci hanno accumunato per la scrittura e l’arrangiamento di “Viva La Paura” (si chiama Viva La Playlist). Lì dentro c’è di tutto, da Zucchero ai Coldplay, passando per Fink, Tedeschi Trucks, Phoebe Bridgers o Billie Eilish.

La band formata da 5 elementi, ciò fa presagire un grosso lavoro di squadra. Come definireste il vostro stile e in che modo nascono i vostri brani?

Non sappiamo se esiste una definizione per il nostro stile, ma possiamo dirvi semplicemente come facciamo. Quando qualcuno di noi porta un brano, o una semplice idea, da sviluppare con il gruppo, comincia un lavoro di condivisione e partecipazione. Il brano, nella sua forma originale, può essere cambiato in qualsiasi modo e cerchiamo sempre di farlo tutti insieme o, comunque, mai da soli. Più gli anni passano, più ci conosciamo meglio, più si riesce ad intervenire insieme su una canzone, che sempre di più, percepiamo come nostra.

“Stendhal” è un brano che ci ha colpito molto, con tutte le sue sfumature e colori. Cosa avete voluto raccontare?

“Stendhal” è una canzone d’amore che gira intorno al tema della vita di coppia, a tutto ciò che può dividerci, che sia un litigio o una sofferenza che ti tieni dentro, una giornata storta o il cambiare nel crescere. Ecco tutta questa negatività, spesso inutile, può essere cancellata se riusciamo a continuare a guardarci, l’uno con l’altro, come la prima volta che ci siamo visti. Da lì, essendo ovviamente fiorentini doc e innamorati persi della nostra città, è venuto il paragone con la sindrome di Stendhal, che oltre a Firenze (per un monumento) ci piace credere che si possa provare anche per una persona.

Da poco avete rilasciato “Viva La Paura”. La canzone ci ha colpito molto per il testo e, a livello sonoro, è risultato molto introspettivo il coro gospel. Cosa vi ha stimolato e cosa vi ha spinto a realizzare questo brano?

Questo brano è spuntato quando, di fatto, l’album era già stato definito e stavamo chiudendo le registrazioni. Abbiamo sentito, fin da subito, che la sonorità poteva prestarsi ad un arrangiamento con un coro. Ed essendo nato proprio durante la pandemia, avere l’occasione di poter arrangiare e registrare in studio, insieme non ad un semplice coro, ma insieme ai Vocal Blue Trains e ad altri musicisti, ha portato un’energia e una voglia che, davvero, hanno reso l’incisione di questo pezzo una meravigliosa esperienza.

“Uniti”, “Stendhal” e “Viva La Paura” sono una sorta di trilogia che apre alla vista dell’ascoltatore un nuovo percorso intrapreso dai Loren. Cosa ci riservirà l’album?

L’album è una fotografia di ciò che abbiamo vissuto in questi ultimi anni. Ci potete trovare di tutto e sarà bello se ognuno riuscirà a trovarci qualcosa di proprio. Noi ci abbiamo messo noi stessi e ci siamo raccontati, guardando anche a ciò che ci accadeva intorno. Diciamo attraverso lo scrivere e arrangiare canzoni, insieme tra le nostre prove in sala e le registrazioni, abbiamo affrontato e superato questi ultimi anni.

Avete date live in programma?

Sì! Non vediamo l’ora di ricominciare con i live, ci sono mancati in questi anni. In questi anni, per chi era abituato a suonare in una band, non poter suonare insieme ad altre persone è stata una privazione difficile da digerire. Siamo già in contatto con qualche realtà e ci stiamo organizzando per qualche data già da questa estate!

C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?

Non vediamo l’ora di trasformare ogni live in una festa e speriamo di rivedervi tutti a cantare e ballare insieme!

Loren for Siloud

Instagram: @loren_in_foto
Facebook: @lorenlaband

Intervista di Mario Castaldo

Credits foto: Lina Gramignan
Credits: Garrincha Dischi

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