InTheMusic: DAH, interview

DAH e Davide sono molto legati, perché “DA” rappresenta il soprannome con cui sia i suoi amici che gli adulti lo hanno sempre chiamato e la “H” rappresenta la sua musica, perché è la lettera ‘immersa’ nelle altre lettere, circondata da tanto, a volte fondamentale per essere compresi. “Non so (se vorrò rivederti ancora)” è il titolo del suo nuovo singolo, in cui racconta delle verità che ci sono tra mille paranoie che ci attraversano.

Nome: Davide
Cognome: Farina
In arte: DAH
Età: 25
Città: Viadana
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: Mykonos, Cibo asiatico, Non so (se vorrò rivederti ancora)
Periodo di attività: dal 2019
Genere musicale: Pop, Electro pop, R&B
Piattaforme: YouTube, Spotify, Apple Music, Deezer, Amazon Music

Chi è DAH quando non fa musica?

Sono un ragazzo di provincia, che dopo essersi laureato ha deciso di dedicarsi alla musica e che, quando non fa musica, lavora in una concessionaria d’auto, dà ripetizioni, ama la socialità e stare in mezzo alle persone.

In che modo DAH e Davide sono legati?

DAH e Davide sono molto legati, perché “DA” rappresenta il soprannome con cui sia i miei amici che gli adulti mi hanno sempre chiamato e la “H” rappresenta la mia musica, perché è la lettera ‘immersa’ nelle altre lettere, circondata da tanto, a volte fondamentale per essere compresi.

Hai iniziato a scrivere le tue prime canzoni e a studiare musica a quattordici anni. Come si è evoluto poi il tuo percorso?

Ho studiato canto e pianoforte, le prime canzoni sono nate partendo da linee melodiche messe in musica insieme ad un mio amico, molto bravo a suonare il piano. Mi sono avvicinato sempre di più al mondo urban e al mondo della produzione, per riuscire a capire cosa davvero mi potesse rappresentare e mi facesse esprimere al meglio.

Sei nato a Napoli e sei cresciuto con la musica di Pino Daniele. In che modo ti ha ispirato?

Mi ha ispirato con i suoi testi tanto veri e tanto sognanti, la sua voce sottile, dolce e piana nei momenti giusti. Mi ha fatto sentire capito e mi ha aiutato a descrivere , quando sono in crisi spesso torno da lui.

Dopo la laurea in ingegneria hai deciso di dedicarti esclusivamente alla musica. In che modo questi due mondi si uniscono nella tua vita e in che modo si influenzano a vicenda?

Penso che la laurea in ingegneria mi abbia aiutato a vedere le cose in modo diverso, da un’altra prospettiva, e sia stata comunque funzionale. In fondo la musica, la matematica e la fisica sono estremamente collegate. Quel che però trovo da sempre nella musica è la libertà, cosa che mentre studiavo non riuscivo a trovare a pieno.

“Non so (se vorrò rivederti ancora)” è il titolo del tuo nuovo singolo, in cui racconti delle verità che ci sono tra mille paranoie che ci attraversano. Dicci di più!

Nasce dalla volontà di rappresentarmi nella condizione di pazzia quando sono da solo, rispetto alla condizione in cui mi immedesimo quando sono in mezzo a tante persone, dove creo un personaggio che ognuno vede un po’ a modo suo.  “Non so (se vorrò rivederti ancora)” si sofferma sul non rimanere in una verità a metà, ma di seguire la verità più viscerale.

Come hai lavorato alla produzione di questo brano, sia in termini di testo che di sound?

Per lavorare alla produzione di questo brano siamo partiti da una linea di basso, su cui ho scritto il ritornello e poi siamo andati a costruire il resto, utilizzando suoni elettronici che ci ispirassero e ci facessero sognare.

Più in generale, come definiresti il tuo stile musicale e su quali aspetti stai ancora lavorando?

Il mio stile musicale lo definirei un insieme di colori pastello, per la parte più intima, e colori accesi, per la voglia di ballare. Electro pop, pop, R&B, in continua evoluzione. Quello su cui lavoro sempre è la ricerca del suono giusto nella voce, cosi come nelle produzioni.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

I miei progetti per il futuro sono sicuramente di fare uscire il mio primo album, continuare a scrivere, fare uscire altri singoli e, perché no, sarebbe bello partecipare a Sanremo.

C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?

Di ascoltare sempre il proprio istinto, di navigare, di perdersi e mettersi in discussione per migliorarsi, ma anche vedere il bello.

DAH for Siloud

Instagram: @dah_quando
Facebook: @davidedafarina
YouTube: DAH

Credits per immagini: Alep
Credits: Astarte Agency

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