InTheMusic: Saera, interview

Sara Errante Parrino, in arte Saera, si è avvicinata alla musica nel 2012 e, finito il liceo, ha deciso di concentrare i suoi studi proprio nell’ambito musicale. Contaminazione e sperimentazione sembrano essere i caratteri principali delle sue produzioni. Il suo ultimo singolo si intitola “Tu sei”, fatto di ritmi lenti, melodici ed ossessivi.

Nome: Sara
Cognome: Errante Parrino
In arte: Saera
Età: 24
Città: Roma
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: Prima Volta, Corpo Estraneo, Tu Sei
Album pubblicati: Saera (EP)
Periodo di attività: dal 2020
Genere musicale: R&B, Pop
Piattaforme: YouTube, Spotify, Amazon Music, Apple Music, Tidal, Deezer

Chi è Saera quando non fa musica?

Sono Sara Errante Parrino, ho 24 anni e vengo da Roma, precisamente di Rebibbia. Oltre a fare musica, ho intrapreso un percorso di studi di formazione digitale e nel tempo libero mi piace scattare foto e stare a contatto con la natura.

 “Saera” si ricollega al tuo vero nome?

In parte sì, essendo Errante (Parrino) il mio cognome. Però diciamo che è partito tutto dal fatto che la sera, quindi il momento del tramonto, è il mio momento preferito della giornata.

Ti sei avvicinata alla musica nel 2012 e, finito il liceo, hai deciso di concentrare i tuoi studi proprio nell’ambito musicale. Parlaci del tuo percorso in questo settore!

Ho iniziato a studiare canto in una piccola scuola del mio quartiere. Poi ho deciso di cambiare scuola e intraprendere un percorso più serio dopo il liceo. Sono entrata in un’accademia di musica e nel mentre ho preso lezioni di chitarra e pianoforte.

Sei influenzata maggiormente dal pop, dall’R&B e dalla black music. Quali sono i tuoi riferimenti principali?

Io sono cresciuta a pane e pop. Quindi tutto quello che riguarda il pop degli anni 2000 è la mia base. Poi studiando mi sono avvicinata al jazz, al soul e all’R&B e ho conosciuto artisti come: Frank Ocean, Jorja Smith, Bon Iver, Amy Winehouse, Kali Uchis e via dicendo. Di solito non scrivo facendomi influenzare da qualcuno in particolare, cerco sempre di essere più spontanea possibile senza darmi una struttura prefissata.

Contaminazione e sperimentazione sembrano essere i caratteri principali delle tue produzioni. Come definiresti il tuo stile?

Questa è sicuramente la domanda che mi manda più in crisi ogni volta. Se proprio devo darmi una definizione, direi un misto tra pop e R&B, che poi appunto sono i generi che mi hanno accompagnata per più tempo.

Il tuo ultimo singolo si intitola “Tu sei”, fatto di ritmi lenti, melodici ed ossessivi. Come nasce e di cosa parla?

“Tu sei” nasce in un momento di conflitto interiore, ero nella fase dopo la fine di una relazione importante. Quando vuoi bene ad una persona, ma allo stesso tempo sai che non è giusta per te. Mi ricordo che la prima cosa che ho tirato giù è stato il ritornello e da lì con Winniedeputa, il mio produttore, abbiamo costruito il resto.

Come hai lavorato alla sua produzione e come hai scelto il feat?

Io e Winniedeputa abbiamo cambiato varie volte la struttura di questo brano e alla fine siamo arrivati a decidere di fare un feat con Masamasa. Loro due lavorano già da tempo insieme, quindi dopo avermelo proposto non ho potuto dire di no, perché mi piace tantissimo Masamasa e il suo modo di raccontare storie.

Come hai lavorato alla produzione del singolo e in che modo, questo, si relaziona con le tue release passate?

Questo singolo è stato abbastanza modificato nel tempo. Prima doveva essere solo mio, poi abbiamo deciso di renderlo un feat. Non c’è una reale connessione tra i vari singoli, probabilmente è quello un po’ più cattivo rispetto alle altre canzoni scritte.

Il tuo ultimo progetto, invece, è un EP dal titolo “Saera”. Cosa puoi dirci in più?

Questo Ep è un esperimento per me. Prima di qualche anno fa non avrei mai pensato di poter essere qui oggi con un Ep completato. Ho iniziato a scrivere per gioco in cameretta. Non pensavo di poter poi lavorare con un team di persone e portarli a termine. Non vedo l’ora di continuare a scrivere e conoscere nuovi artisti con cui poter collaborare o anche solo semplicemente arricchirmi.

Quali programmi hai per il futuro?

Vorrei poter suonare tantissimo in giro, scrivere sempre di più e fare incontri interessanti.

C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?

Anche se vi sembra che sia tutto fermo, andate avanti senza abbattervi. Prendetevi del tempo, se ne avete bisogno. Non pensate al tempo come un nemico. Stare ferma per un periodo mi ha aiutata ad essere più produttiva. E in bocca al lupo a tutti.

Saera for Siloud

Instagram: @___saera
Facebook: @saeraaaaaaa

Credits: Astarte Agency

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