InTheMusic: Cocciglia, interview

Cocciglia scrive canzoni, poesie, ama ballare e gli piace la verità, quella che si nasconde sotto le apparenze, che quando la tiri fuori, fa tremare le gambe e la voce. La sua musica deve poter far ballare, divertire, saltare. gli piace raccontare storie, andare in profondità ma anche essere leggero, ironico, divertente. Il suo nuovo singolo si intitola “Animale sleale” e affronta temi legati all’attualità.

Nome: Simone
Cognome: Cocciglia
In arte: Cocciglia
Età: 35
Città: L'Aquila
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: Animale sleale, Narciso, Indisciplinato, Cercavo un senso, Pozzanghera
Album pubblicati: Lascio andare
Periodo di attività: dal 2013
Genere musicale: Pop, Elettronico
Piattaforme: YouTube, Spotify, Apple Music, Deezer, Amazon Music, ecc.

Chi è Cocciglia?

Cantautore abruzzese, classe ’87, nato e cresciuto a L’Aquila. Scrivo canzoni, poesie, amo ballare e mi piace la verità, quella che si nasconde sotto le apparenze, che quando la tiri fuori, fa tremare le gambe e la voce.

A cosa devi il tuo nome d’arte?

È il mio cognome, a cui sono molto legato perché mi ricorda mio padre e la mia famiglia, che mi ha sempre sostenuto. Una volta qualcuno mi disse: “i nemici, ti chiamano per cognome!” allora mi è piaciuta l’idea di confondere chi mi ama con chi mi odia.  

Nel tuo percorso fino ad oggi, molte sono state le occasioni importanti. Quali sono stati i momenti più importanti della tua carriera artistica fino ad oggi?

Sicuramente il Premio Mia Martini, nel 2017, inaspettato, importante, un’emozione enorme, unica. Ma anche la recente finale al Premio De André 2022 e la presentazione in anteprima al Mapei Stadium del mio brano “Pozzanghera” durante l’intervallo calcistico Sassuolo – Sampdoria, serie A Tim, davanti a 10.000 persone. Un ricordo straordinariamente bello.

Quali sono i tuoi ascolti principali?

Ascolto parecchie cose, tutte diverse tra di loro. Battiato, Stromae, Beyoncé, La rappresentante di lista, Cosmo, Giorgia. Un’artista illuminante, che mi ha spinto a tirar fuori la mia verità è senz’altro Giorgio Gaber. Ad ottobre abbiamo portato in scena uno spettacolo con i suoi brani e monologhi più importanti. Un’esperienza bellissima. Grazie Giorgio.

Parliamo ora della tua musica. In cosa si caratterizza il tuo stile?

La musica si evolve così come la vita e la mia si è letteralmente trasformata. Durante la pandemia ho iniziato a scrivere non solo il testo e la melodia, ma anche a creare gli arrangiamenti. Questo nuovo approccio mi ha permesso di tirare fuori il mio messaggio in maniera ancora più personale ed autentica. E poi la mia musica deve poter farmi ballare, divertirmi, saltare. Mi piace raccontare storie, andare in profondità ma anche essere leggero, ironico, divertente.

Il tuo singolo si intitola “Animale sleale” e affronta temi legati all’attualità. Perché ti sei voluto concentrare proprio su queste tematiche?

Perché sono quelle che, ora, mi toccano, a partire dai diritti civili. Dopo quella scena vergognosa in parlamento, dove tutta l’ala destra esultava, come se stessero allo stadio, per aver affossato il Ddl Zan, ho avuto la conferma che siamo secoli indietro rispetto a tante tematiche. Ho avuto la necessità di dire la mia.

Come hai lavorato alla produzione del brano e, soprattutto, che sound hai voluto creare?

Il brano è nato durante la pandemia, quindi in casa. È stato completamente arrangiato da me, inizialmente, poi in studio abbiamo concluso il lavoro insieme ad Alessandro Donadei. Un sound da disco, una cassa in 4 con cui poter lanciare un messaggio forte e chiaro.

In che modo “Animale sleale” si lega alle tue produzioni passate?

“Animale sleale” si distacca parecchio dal passato, per struttura del pezzo, dinamiche e tematiche. Credo sia giusto così, la vita ci trasforma, la musica non può far altro che aderire a questo cambiamento.

Quali progetti hai per il futuro?

Usciranno nuovi brani, singolo per singolo, mattone su mattone. Tanti live, e tante nuove opportunità, sempre più grandi, da cogliere e vivere.

C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?

Grazie per essere arrivati qui, fino al fondo di questa intervista.

Cocciglia for Siloud

Instagram: @cocciglia_
Facebook: @simonecoccigliaofficial

Credits: Alessandra Placidi

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