“Si ritorna sempre dove si è stati bene” così si dice, e in effetti, così accade sempre più spesso: che lo stare bene conti più di ogni altra cosa, in ogni ambito della vita sociale.
Nello scorso appuntamento vi abbiamo parlato di una realtà scoperta e poi scelta nel tour del Cilento, risalente alla prima estate post-covid. E oggi ripartiamo proprio da qui, dal Cilento, terra meravigliosa che accoglie, coccola e fa innamorare. E se Maometto non va alla montagna, sarà la montagna ad andare da Maometto. Così il Cilento, in una fresca giornata primaverile ci ha raggiunto ed ammaliato anche a Napoli.
Siamo a qualche minuto dalla fermata della metro Medaglie d’Oro, ed è qui che poco prima che il mondo si chiudesse inevitabilmente in se stesso, ormai due anni or sono, ha inaugurato un piccolo ristorante a conduzione familiare; forse non era la situazione più propizia, ma supportato da una solida base di competenza e passione.
Pietro e Andrea sono una coppia, nella vita e sul lavoro, che si amalgama e si completa per dar vita a piatti deliziosi con materie prime di altissima qualità e un ambiente in cui l’allegria regna sovrana. Lui, appassionato di caccia, cultore dell’ottima carne e napoletano doc, affabile ed esilarante in quanto tale; lei, chirurga ungherese, trasferitasi nella città partenopea per amore, meticolosa e ordinata, con due mani in grado di vivisezionare ogni ingrediente per farlo diventare la migliore versione di se stesso. Il locale, organizzato su due piani, è un vero e proprio gioiellino, raccolto e arredato con gusto, con quello stile “urban” che fa bella mostra di pentole in rame, foto di repertorio e bottiglie di vino. Tavoli in legno, lucine pendenti e qualche pianta ornamentale: vi conquisterà al primo sguardo.
Ma parliamo del menù.
Eravamo già rimasti incantati una volta dalle straordinarie abilità culinarie di Andrea, di cui ricordavamo profumi e sapori. Che bello scoprire che ci sono cose che, nonostante il tempo e le distanze, non cambiano mai, e ti lasciano sempre a bocca aperta. L’entrée proposta da Pietro è stata molto rustica e verace, salame nostrano e salame di cinghiale accompagnato da pane casareccio. Prima di passare all’antipasto vero e proprio, una combinazione di portate calde, tutte a base di verdure di stagione e prodotti locali: la classica parmigiana di melanzane, carciofi fritti, frittella di melanzane, tortino di patate, peperone ripieno, involtino di melanzane e prosciutto.
E a seguire quello che ci ha conquistati da subito e continuerà a farlo ogni volta che la mangeremo: la GENOVESE! Cottura lunga e lenta, una cremosità inenarrabile, una dolcezza unica, proprio come ce la ricordavamo, con quegli ziti spezzati che sembrano proprio la morte loro. E accanto, per mantenere alto il livello, un bel ragù napoletano, con tanto di braciole di cotica e carne annessi. Siamo pastaio, e qui c’è solo che da innamorarsi.
Il pranzo è stato accompagnato da un ottimo primitivo della casa, dolce e buono come pochi, prodotto personalmente dal nostro Pietro, che di qualità e buon gusto ne ha veramente tanto. Noi non abbiamo potuto, causa fioretto, ma voi che potete, assaggiate la caprese di Andrea, cioccolatosa e soffice, che sono passati due anni ma noi ancora ce la ricordiamo.
Un pranzo di successo, che ci ha lasciati più che soddisfatti e che si è solo unito a un ricordo che era già da incorniciare. La passione di Pietro e Andrea trasudano da ogni poro di questo locale, e dalla sua versione estiva, nella bella Scario; ospiti impeccabili che si assicurano, ognuno dalla sua mansione, che la vostra permanenza sia memorabile; sono di quelle persone che ti lasciano appagato, perché riempiono d’amore e buon umore tutto quanto li circonda. Con la speranza di poterli ritrovare quanto prima, magari a fioretto finito.
Voi, nel frattempo, non mancate di andare a trovarli, siamo più che certi che vi basteranno pochi minuti per innamorarvi.
Segna quest’indirizzo:
Braceria Da Pietro e Andrea,
Via Nicola Antonio Porpora 38, Napoli
EatDifferent for Siloud

Marianna e Pasquale sono stati la scoperta più gustosa che noi di Siloud potessimo fare. Con il loro progetto EatDifferent, nato dall’amore per il buon cibo, faranno conoscere a voi lettori i migliori posti dove mangiare in giro per il mondo.
Attenti al mondo della cucina, i due foodlover hanno fatto visita (insieme o anche da soli) a tantissimi locali e hanno partecipato a diverse serate di inaugurazione o di presentazione di nuovi menù. Sono stati in Italia e all’estero, in città e regioni differenti, conoscendo e assaggiando diverse culture culinarie.
Instagram: @eat_different_
Cerca “Eat Different” su http://www.siloud.com per leggere l’intervista dei ragazzi e per vedere tutti gli articoli in collaborazione con loro!