InTheMusic: Nathan Radovic, interview

Neif è il nickname con cui Nathan Radovic si presentava nei suoi progetti passati. Ora utilizza solo nome e cognome: vuole essere limpido ed essenziale, essendo un progetto molto personale vuole essere lui al 100%. “Zagabria” è il titolo del suo nuovo singolo, un viaggio verso una meta ma anche un viaggio dentro sé stessi.

Nome: Nathan Maria
Cognome: Radovic
In arte: Nathan Radovic
Età: 33
Città: Milano
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: Zagabria
Periodo di attività: dal 2022
Genere musicale: Alternative pop
Piattaforme: Spotify, Apple music, Tidal, etc.

Ci farebbe piacere conoscere meglio Nathan Radovic: cosa puoi dirci su di te?

Mi chiamo Nathan Maria Radovic, vivo a Milano dal 2016 e sono nato a Trieste nel 1988. Ho studiato BA Commercial Music alla Westminster di Londra dove ho vissuto per un periodo, dopo alcuni anni a Trieste mi son trasferito a Milano dove ora lavoro come Store Manager da Antonioli, un luxury store sul Naviglio Grande.

Ti conosciamo anche come Neif. Come nasce la scelta del tuo nome d’arte?

Neif è il nickname con cui mi chiamano i miei amici e le persone che conosco. Neif arriva da “Nath” scritto però all’italiana. L’ho usato precedentemente nei progetti passati. Ora utilizzo solo nome e cognome: voglio essere limpido ed essenziale, essendo un progetto molto personale volevo essere io al 100%.

Come ti sei appassionato al mondo della musica?

Mia nonna, insegnante di pianoforte, mi ha aiutato ad avvicinarmi alla musica. Già a 5 anni strimpellavo le prime note grazie a lei. Ora non c’è più, le volevo un gran bene. Era una seconda mamma. Dopo aver studiato pianoforte classico avevo l’esigenza però di fare qualcosa di mio, da lì ho studiato composizione e ho iniziato a scrivere. Dopo le superiori mi sono trasferito a Londra dove ho frequentato la Westminster studiando musica.

Dai film di Kusturica passando per i club d’Europa: qual è la tua ispirazione?

I film di Kusturica mi ricordano la mia infanzia: “Underground” è un capolavoro. Mi ricordo che comprai con mio papà la colonna sonora e dentro c’erano brani di Goran Bregovic. Da lì io e miei l’avremmo visto una decina di volte se non più. In questo nuovo progetto portato avanti con Alberto Ladduca e Giacomo Carlone ho cercato di portare quelli che sono i suoni delle mie terre (son di origine serbo-croata, a Trieste circa il 99% della popolazione ha sangue misto) e l’elettronica.

Avendo studiato in Inghilterra i club sono la situazione più intima per ascoltare buona musica: ho visto molte band dal vivo in small venues: dagli XX a dj set dello stesso Jamie, Sampha, RY X e molti altri. Non vedo l’ora di iniziare anch’io a suonare nei club.

Un filo rosso tra i Balcani e Milano, un ponte tra elettronica e musica popolare. Sapresti dare un nome al tuo sound?

Bella domanda. In realtà penso lo possiamo considerare come “experimental pop”. Insieme ad Alberto e Giacomo (i due arrangiatori) abbiamo spaziato molto usando synth analogici. Abbiamo usato il Prophet e il Moog (i suoni analogici hanno sempre una pasta diversa da quelli dei vst) più campioni di musica popolare.

“Zagabria” è il tuo nuovo singolo. Com’è nato?

“Zagabria” è un viaggio verso una meta ma anche un viaggio dentro sé stessi. Percorrere una strada, fare molti chilometri porta a pensare, magari ai propri sbagli e alle proprie colpe all’interno di una relazione. Ho voluto intitolarla “Zagabria” perché voglio scoprire le mie origini più profonde.

E qual è il messaggio che vuoi lasciare?

Da una città di confine come Trieste (dove sono nato e cresciuto) ed una cosmopolita come quella di Londra e Milano (dove attualmente vivo) molte volte l’autenticità è ciò che ci distingue: sapere chi siamo, da dove proveniamo, le nostre radici stanno alla base del nostro essere più interiore. La nostra unicità e la nostra storia è ciò che ci distingue gli uni dagli altri, è bello poterla condividere.

Possiamo sperare in un album?

Lo spero! Per un album occorre molto tempo e dedizione, spero di poter rilasciare un EP per l’autunno/inverno. Ora sto scrivendo nuovi pezzi e arrangiando demo da poter poi lavorare con Alberto Ladduca e Giacomo Carlone.

Hai progetti per il futuro?

A breve rilascerò il video di “Zagabria” diretto da Philipp Berezin, un regista russo super talentuoso con un estremo tatto per la fotografia. Ci siamo trovati super bene a registrare insieme, eravamo solo io e lui. Un video essenziale, molto minimalista, così come il sound di “Zagabria”. A fine estate vorrei rilasciare un altro singolo che ho già pronto.

C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?

Spero che “Zagabria” vi piaccia, non vedo l’ora che ascoltiate i miei pezzi e spero che mi supporterete in questo nuovo mio mondo musicale.

Nathan Radovic for Siloud

Instagram: @nathanradovic
Facebook: @nathanradovic
YouTube: Nathan Radovic

Credits: Astarte Agency

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