Giuseppe Ricca è una persona riservata, curiosa e con l’animo incline alla risata. Creativo, intenso, eccitante: tre aggettivi, questi, che descrivono perfettamente ciò che fa. “Woody Allen” è il titolo del tuo nuovo singolo, una ballata romantica.
Nome: Giuseppe Cognome: Ricca In arte: Giuseppe Ricca Età: 41 Città: Roma Nazionalità: Italiana Brani pubblicati: Woody Allen, Fuoco e cenere, La mia casa, La la la Album pubblicato: Luci e ombre Periodo di attività: dal 2012 Genere musicale: Cantautorato Piattaforme: YouTube, Spotify, Apple Music, Deezer, Amazon Music, ecc.

Chi è Giuseppe Ricca nella vita di tutti i giorni?
Sono una persona riservata, curiosa e con l’animo incline alla risata. Classe 1981, sono nato a Noto e cresciuto a Pachino fino all’adolescenza per poi incontrare il primo grande amore: la bici da corsa. Oggi vivo a Roma dove insegno pianoforte e scrivo le mie canzoni.
Come mai hai deciso di mantenere il tuo vero nome anche per il tuo progetto artistico?
Non ne sentivo il bisogno, appartiene alla mia identità, senza artefatti. È il mio modo di stare al mondo e di vivere la mia musica.
Come hai scoperto la tua passione per la musica e cosa ti ha spinto ad intraprendere una carriera in questo settore?
Da bambino assistevo alle lezioni di pianoforte di mia sorella Valeria e appena tornavo a casa mi mettevo al piano e tentavo di riprodurre quello che avevo sentito. Così un giorno chiesi a mia madre di iscrivermi a lezioni di musica. La bici, invece, mi ha aiutato ad ordinare pensieri e parole. Incoscientemente e senza alcun riferimento, ho unito le due cose e ho provato a scrivere canzoni. Quale carriera?
Quali sono i tuoi principali riferimenti artistici?
Temevo questa domanda e, ahimè, non so rispondere. Certamente sarò influenzato dai miei ascolti musicali ma non saprei dire in particolare da chi.
Riusciresti a definire ciò che fai con tre aggettivi?
Creativo, intenso, eccitante.
“Woody Allen” è il titolo del tuo nuovo singolo, una ballata romantica. Come nasce?
Nasce tempo fa dopo aver visto il film Midnight in Paris di Woody Allen. Essere catapultati in una realtà parallela e scoprire di ritrovarsi a proprio agio. Credo abbia molto a che fare con la nostra esistenza e mi piaceva l’idea.
Il brano è una riflessione su come alcuni rapporti siano destinati ad essere vissuti con la sola immaginazione. Come mai questo testo?
Tutti noi definiamo la realtà per come la percepiamo, ma allo stesso tempo ci confrontiamo con la realtà oggettiva e spesso le due cose non coincidono e non ci resta che immaginarle. È un brano che parla d’amore, mai confessato.
C’è una relazione tra “Woody Allen” e le tue esperienze musicali passate?
Ho iniziato producendo da solo le mie canzoni mentre “Woody Allen”, insieme agli ultimi singoli pubblicati, nasce dalla collaborazione con Tony Pujia (T-Recs Music), il mio produttore. Da qui è nato un nuovo sound ed è cambiato il mio modo di scrivere e anche di cantare. L’unica relazione rimane la stessa penna e lo stesso piano.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Nell’immediato il mio desiderio è quello di riprendere a suonare. Per il prossimo anno, pubblicare il nuovo disco.
C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?
Di continuare a cantare.
Giuseppe Ricca for Siloud
Instagram: @giuseppericcapage Facebook: @giuseppericcapage YouTube: Giuseppe Ricca Credits foto: Gianluca Moro Credits: CGP